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Approvazione bilancio USA, a rimetterci anche l’ambiente e la salute

Abbiamo letto dello ‘shutdown‘ del Governo federale americano – ossia la ritardata approvazione del bilancio statale – approvato in extremis dal Congresso. Le conseguenze evidenti erano il fallimento degli USA ma forse non sono state spiegate anche le gravi ripercussioni che questo evento di natura politico-economica avrebbe avuto sulla salute dei cittadini e sull’ambiente.

Approvazione bilancio USA, a rimetterci anche l’ambiente e la salute

Alcuni danni sono un duro colpo sia sul breve che sul lungo periodo, e riguardano soprattutto le attività di ricerca.

Vediamo i danni alla salute. Nei laboratori di ricerca medica si è verificata una battuta d’arresto dalle conseguenze immediate: il National Institutes of Health ha fermato le sue attività e molti pazienti hano dovuto essere dimessi anzitempo.

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Anche l’aenzia che vigila sulla pericolosità dei prodotti introdotti nel mercato USA – la Consumer Product Safety Commissionha dovuto sospendere alcune attività di controllo sui componenti tossici. Anche la Food and Drug Administration non ha potuto eseguire le sue ispezioni sul cibo fresco importato da altri Paesi.

Ma parliamo di quelli relativi all’ambiente. Bloccati i controlli sulla potabilità dell’acqua, nonché l’attività di tutela del lupo grigio americano; una specie in via di estinzione, che gli zoologi statunitensi stavano catturando per trapiantarlo da zone a rischio in aree di maggior tutela.

Anche le missione in Antartide che erano pianificate da molto tempo, hanno subito ritardi o sono state cancellate per mancanza di fondi all’ultimo minuto. Anche la ricerca sul lungo periodo potrebbe essere compromessa per la sospensione di test fondamentali per il nuovo telescopio che la NASA utilizzerà al posto del vecchio Hubble, così come gli esperimenti sulle condizioni di lavoro della strumentazione da utilizzare nelle missioni spaziali.

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Bloccate anche le attività di ricerca che non erano direttamente finanziate dal Governo ma che si svolgevano in sue strutture.

Tutte problematiche che devono far ricredere i detrattori liberisti americani sull’inutilità dello Stato.

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Luca Scialò

Nato a Napoli nel 1981 e laureato in Sociologia con indirizzo Mass Media e Comunicazione, scrive per TuttoGreen da maggio 2011. Collabora anche per altri portali, come articolista, ghost writer e come copywriter. Ha pubblicato alcuni libri per case editrici online e, per non farsi mancare niente, ha anche un suo blog: Le voci di dentro. Oltre alla scrittura e al cinema, altre sue grandi passioni sono viaggiare, il buon cibo e l’Inter. Quest’ultima, per la città in cui vive, gli ha comportato non pochi problemi. Ma è una "croce" che porta con orgoglio e piacere.

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