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Quello che c’è da sapere sul bergamotto, il “pero del Signore”

Proprietà, utilizzi in cucina e cosmetica, e consigli per la coltivazione

Il bergamotto è il frutto di una pianta appartenente alla famiglia delle Rutaceae. Pur essendo di origini asiatiche, oggi viene coltivato quasi esclusivamente in Calabria, dove ha trovato delle condizioni climatiche favorevoli. È conosciuto soprattutto per l’olio estratto dalla scorza,impiegato nell’industria profumiera per il suo inconfondibile aroma frizzante, energetico e fresco. L’agrume ha anche numerose proprietà benefiche per il corpo, testimoniate sin dall’800.

Quello che c’è da sapere sul bergamotto, il “pero del Signore”

Quali sono le origini del bergamotto

La pianta (Citrus bergamia) produce un frutto simile a un limone piccolo e rugoso, che deve il suo nome ai turchi che lo chiamavano beg armudi cioè ‘pero del signore’ per la sua caratteristica forma.

A differenza del lime, questo agrume ha trovato nel Mediterraneo un clima ottimale e l’Italia – in particolare la Calabria –  ne è una delle maggiori produttrici.

Come frutto intero, non è facilmente reperibile in commercio, si trova in alcuni supermercati nel reparto frutto esotici, e in negozi di ortofrutta specializzati e lo si può acquistare anche direttamente dai produttori.

bergamotto

Com’è il frutto della pianta di bergamotto

Questo agrume, che dà il nome anche alla pianta, è caratterizzato da una forma tondeggiante e bulbosa. La scorza è spessa, anche se non come quella del cedro, ed ha una superficie piuttosto irregolare.

In base al grado di maturazione, vira dal verde al giallo, in tutte le loro sfumature. Per molti aspetti, ricorda un po’ il limone, un po’ il lime e, per certi versi, anche l’arancio amaro.

La pianta del bergamotto: le varietà

Si tratta di un albero che arriva i 3-4 m di altezza. Se ne coltivano 3 varietà.

  • Fantastico, il più produttivo (il 75% circa della produzione)
  • Castagnaro: pianta vigorosa che produce frutti meno sferici e con la scorza un po’ rugosa
  • Femminello: presenta rami sottili e produce frutti lisci

Che differenza c’è tra bergamotto e limone

I due agrumi sono simili, ma il bergamotto è più aromatico, anche se più tendente all’amaro, e viene utilizzato principalmente per la produzione di olio essenziale, mentre il limone è più acido ed è utilizzato come alimento. Le grosse differenze tra i due agrumi stanno nella forma e nell’aspetto.

  • bergamotto è più piccolo e tondeggiante, quasi sferico. La sua scorza è bulbosa e più spessa, ha colore giallo-verde che vira al giallo col progredire del processo di maturazione, restando comunque più verdognola. Il sapore è sapore unico, con note di agrumi e un leggero amaro. Si impiega principalmente per la produzione di olio essenziale in profumeria.
  • limone è più grande e leggermente allungato alle estremità, quasi ovale. La scorza è di colore giallo vivo soprattutto quando è maturo, ha una scorza sottile, ed è ricco di succo. Esternamente è più liscio. Ha un sapore più acido e meno aromatico. È sia un alimento che un ingrediente di molti prodotti per la pulizia, negli alimenti, in cosmetica. Si usa il succo di limone per berlo o per le pulizie.
bergamotto
Il limone è ovale, ha scorza gialla e sottile, ed è ricco di succo. Esternamente è più liscio. Ha un sapore più acido e meno aromatico.

Quali sono le differenze tra chinotto e bergamotto

A livello di proprietà il succo di bergamotto contiene principi attivi in grado di ridurre i livelli di colesterolo cattivo nel sangue, mentre il chinotto è noto per le sue proprietà digestive.

Come aspetto i due agrumi differiscono per diverse caratteristiche, tra cui:

  • chinotto è una piccola arancia, di forma tondeggiante e con una buccia ruvida e scura. Ha un sapore dolce-amaro, con note di caramello e cioccolato. Inoltre, è originario della Cina, ma è stato introdotto in Italia e coltivato soprattutto in Liguria e Calabria. Si usa per bibite e liquori.
  • bergamotto è simile a un limone, di forma ovale e con una buccia gialla-verde. Il sapore è più aspro e intenso, con note di limone e arancia. Originario dell’Italia, viene coltivato principalmente in Calabria. Si utilizza per la produzione di oli essenziali e profumi, ma anche per la preparazione di dolci e marmellate.
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Il chinotto è tondeggiante, scorza ruvida giallo scuro con leggere sfumature verdi, scorza fine e gusto dolce-amaro

Quali sono le differenze tra cedro e bergamotto

Le differenze tra i due agrumi sono diverse:

  • cedro: di forma grande, ovale e allungata, ha una buccia spessa che copre quasi il 70% del frutto, molto rugosa in superficie e di colore giallo-verde. Il sapore è dolce e aromatico, con note di limone e di agrumi Originario dell’Asia, è coltivato anche in Italia, Spagna e Israele. In cucina è utilizzato per marmellate, canditi e liquori.
  • bergamotto: di dimensioni più piccole, è rotondo e la sua buccia giallo-verde è più sottile, ma non quanto il limone. Ha un sapore intenso e aspro, con note di limone e arancia. Originario dell’Italia, viene coltivato quasi solo in Calabria. Se ne fa più un uso cosmetico soprattutto per la produzione di oli essenziali e profumi, ma anche per la preparazione di dolci e marmellate.
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Il cedro è ovale con scorza rugosa e molto spessa e sapore dolce con una punta di asprigno e si usa soprattutto in cucina

Qual è la stagione del bergamotto

Nei supermercati e nei negozi di ortofrutta, così come online, in alcuni siti specializzati, fresco si trova da ottobre fino a marzo. Candito ovviamente è disponibile tutto l’anno.

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Come si chiama il fiore del bergamotto

La pianta produce piccoli fiori bianchi o rosa pallido che emettono un profumo delicato. I fiori fanno la loro comparsa verso fine marzo e fioriscono per l’intero mese di aprile.

Queste corolle non sono da confondere con le profumatissime zagare, che sono il grande fiore bianco della pianta di arancio. E neppure con il neroli, il fiore dell’arancio amaro.

Dove si coltiva il bergamotto in Italia

Cresce e fruttifica in Calabria, lungo la Costa dei Gelsomini. È proprio in questa specifica zona, infatti, che si viene a creare quel particolare microclima caratterizzato da estati calde e secche, inverni miti con temperature che restano sopra ai 10° e piogge abbondanti durante le mezze stagioni.

Dove cresce il bergamotto nel mondo

Diversi Paesi dell’America del Sud, come Argentina e Costa Rica, ma anche la Costa d’Avorio e la Turchia. Tuttavia, la maggior parte dell’olio essenziale di bergamotto utilizzato in profumeria e aromaterapia proviene ancora dall’Italia.

La Calabria ne è il produttore mondiale con il 90%. È proprio qui che le condizioni climatiche e del suolo sono particolarmente favorevoli per la sua crescita.

Valori nutrizionali del bergamotto

Costituito per l’80% d’acqua, un bergamotto di medie dimensioni apporta poco più di 40 calorie così ripartite:

  • 10,7 gr di carboidrati: 8,48 gr di zuccheri e 1,4 gr di fibre
  • 0,65 gr di proteine
  • 0,25 gr di grassi

Per quanto riguarda poi vitamine e sali minerali, contiene:

  • 36% del fabbisogno giornaliero di vitamina C
  • 11% del fabbisogno giornaliero di vitamina A
  • 3% del fabbisogno giornaliero di calcio
  • 1% del fabbisogno giornaliero di ferro
  • potassio (133 mg)
  • sodio (2 mg)Si rilevano inoltre anche buone quantità di magnesio, acido citrico e flavonoidi.

Quali sono le proprietà del bergamotto

Questo agrume, al di là dell’olio essenziale per cui è più conosciuto, ha anche delle proprietà benefiche per il corpo, tanto che in Calabria, principale regione produttrice, viene chiamato ‘oro verde’. Può essere definito a tutti gli effetti un frutto curativo.

Ecco tutti i benefici in grado di apportare per il nostro organismo:

  • Abbassa il colesterolo: contiene flavonoidi (neoeriocitrina, naringina e neoesperidina) in grado di ridurre il colesterolo e quindi il rischio di patologie cardiovascolari.
  • Antitumorale: gli stessi flavonoidi sarebbero in grado di contrastare la diffusione del cancro al colon, ma sono necessari ulteriori studi scientifici per verificarne gli effetti.
  • Antiossidante: combatte i radicali liberi e l’invecchiamento della pelle.
  • Antidepressivo: utilizzato sotto forma di olio essenziale, sprigiona alcune sostanze (alfa-pinene e limonene) che riescono a migliorare il tono dell’umore.
  • Favorisce la digestione: il bergamotto è in grado di aumentare la produzione di succhi gastrici, grazie alla sua azione diretta sugli ormoni.
  • Antipiretico e analgesico: riesce ad abbassare la febbre e a ridurre il dolore, intervenendo direttamente sui recettori. Questo lo rende ideale per contrastare i sintomi influenzali.
  • Benefici per la pelle e i capelli: è un buon cicatrizzante, contrasta la caduta dei capelli e la forfora.

Come utilizzare il bergamotto per abbassare il colesterolo

Si può assumere questo agrume sotto varie forme per beneficiare dei suoi effetti anticolesterolo:

  • succo: assumete 50 cc al giorno, lontano dai pasti, per 2 mesi
  • frutto fresco: consumato in dosi abbondanti e piuttosto di frequente, ha un controllo delicato sui valori di colesterolo per 1-2 mesi
  • estratto puro: bere 1 bicchiere di acqua con aggiunte 1-2 gocce lontano dai pasti per 1 mesi

Utilizzi del bergamotto in cosmetica

L’olio essenziale è destinato quasi esclusivamente allindustria cosmetica, per farne delle essenze. Viene estratto dalla scorza, la parte che ne è più ricca.

Questo olio è molto ricercato perché dona una nota fresca a profumi e colonie di ogni marca, sia da solo che in composizioni agrumate maschili e femminili.

Oggi viene per lo più utilizzato sotto forma di olio essenziale, rivelandosi utile tra i rimedi naturali per diverse problematiche.

bergamotto

Come si usa il bergamotto in cucina

Il succo è amaro e non adatto a farne spremute, sebbene sembri abbassare efficacemente il colesterolo. Può rientrare nella preparazione di cocktail, essere unito a spremute di arancia e nella preparazione di vinaigrette per le insalate.

Anche la scorza può comunque essere utilizzata in cucina: è infatti utilizzata soprattutto come aromatizzante. Chi non conosce l’Earl Grey, la miscela di tè neri aromatizzata proprio dal bergamotto?

Nell’industria alimentare è impiegato come aroma per caramelle, liquori e dolci.

Ora andiamo a scoprire come usarlo in cucina, con tre ricette che potete facilmente riprodurre a casa.

Cosa si può fare con il succo di bergamotto

Aromatizzare il tè al posto del limone. Inoltre, emulsionato con olio e sale, diventa un’ottima vinaigrette per condire le insalate.

Che gusto ha il bergamotto

Deciso, amarognolo ed intenso, ma comunque non troppo pungente, con una punta di asprigno che ricorda molto quello del limone anche se più fruttato e aromatico.

Ricetta del liquore al bergamotto

Utilizzato come liquore, può essere un buon digestivo a fine pasto. Alcuni lo impiegano per esaltare il gusto di piatti a base di carne o pesce, sfumandolo in padella. Ingredienti:

  • 4 bergamotti
  • 1/2 l di alcool etilico
  • 1/2 l di acqua
  • 300 gr di zucchero

Preparazione. Sbucciate i bergamotti e mettete le bucce in una ciotola di vetro che poi andrà chiusa ermeticamente. Versateci l’alcool e lasciate a macerare per 10 giorni, al buio, poi togliete le bucce. In un’altra ciotola, unite lo zucchero all’acqua tiepida e fate uno sciroppo che lascerete raffreddare. Quando sarà pronto, aggiungete l’alcool. Filtrate il tutto, fate riposare almeno 20 giorni ed ecco il vostro liquore al bergamotto.

Marmellata di bergamotto fatta in casa

La frutta fresca può essere utilizzata per preparare delle marmellate fatte in casa, in maniera molto semplice e naturale. Ingredienti:

  • 2 kg bergamotti
  • 1,6 kg di zucchero
  • 1/2 bicchiere d’acqua

Preparazione. Lavate il bergamotto, tagliate con un coltellino affilato la buccia e anche la parte bianca. Tagliate a spicchi e metteteli in una pentola, fate ‘sudare’ a fiamma bassa finché evapora l’acqua e si riduce a un purè e a questo punto aggiungete lo zucchero e l’acqua. Fate cuocere a fiamma più alta, mescolando continuamente e controllando di tanto in tanto se è arrivato alla giusta consistenza. Togliete la schiuma in superficie con la schiumarola. Per capire quando la marmellata è pronta fate la prova del piattino: fate cadere una cucchiaiata di marmellata su di un pattino freddo. Capovolgete. Non deve scivolare. Mettete la marmellata nei vasetti che avrete già sterilizzato e chiudeteli, capovolgendoli 10 minuti e lasciandoli in dispensa al buio, si conserveranno 3 mesi.

Risotto al bergamotto

Ecco invece un’idea per un primo piatto tutto da gustare, adatto anche ai vegani e vegetariani. Ingredienti:

  • 4 bergamotti
  • 400 gr di riso carnaroli
  • 500 ml di brodo vegetale
  • basilico

Preparazione. In una padella versate l’olio e fate tostare il riso. Nel frattempo estraete il succo dagli agrumi, versate in padella, fate sfumare. Aggiungete poi il brodo vegetale che avrete preparato in precedenza e fate cuocere il riso. Quando sarà pronto, aggiungete la buccia grattugiata dei bergamotti, un filo d’olio extra-vergine ed il basilico.

Controindicazioni del bergamotto

Potrebbe interagire con farmaci che aumentano la sensibilità della pelle alla luce. Senza poi tralasciare eventuali allergie o intolleranze.

Inoltre, bisogna usare cautela anche se si soffre di patologie quali l’asma bronchiale, la bradicardia e il glaucoma. Per questo, prima di assumerlo in maniera continuativa, è bene consultare il proprio medico specie se si segue una cura farmacologica regolare.

Cosa fare con la buccia del bergamotto

La sua scorza è perfetta per insaporire varie pietanze, dai risotti ai piatti a base di pesce. Inoltre, è anche un ottimo aromatizzante per gelati, caramelle, torroni, canditi, liquori e diverse bevande.

Quanto bergamotto assumere al giorno

Se si tratta di succo naturale, 50 ml al giorno. In caso invece di succo diluito, la quantità ideale da assumere dipende da quanto il succo è diluito.

Quando va bevuto il succo di bergamotto

Per beneficiare di tutte le buone proprietà del frutto, l’ideale sarebbe assumerlo la mattina, prima di fare colazione.

Come usare il bergamotto per dimagrire

Poiché il bergamotto aiuta a controllare i livelli di colesterolo cattivo e contribuisce alla diminuzione dei livelli di glucosio nel sangue, se ne deduce che, all’interno di un regime alimentare equilibrato e uno stile di vita sano e attivo, il bergamotto aiuterebbe anche a perdere peso.

Nello specifico, per tale scopo, si consiglia di assumere ogni mattina, a stomaco, la spremuta di un frutto e poi fare colazione.

Quanto costa 1 kg di bergamotto

Il costo del frutto fresco all’ingrosso parte da 2,5-3,5 euro/kg.

Quanto costa una pianta di bergamotto

Nei garden center e anche online si trovano piante da 20-40 cm in vaso a partire da 13 euro.

La varietà Femminello in un vaso da 20-22 costa circa 36-40 eur. La varietà Fantastico, sempre in vaso da 20-22 cm, alta 75-90 cm varia da 35 a 50 euro. Una pianta già ben radicata da 1,5-1,8 m si aggira sui 100 euro.

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Come piantare un albero di bergamotto

Va piantato in un terreno fertile, profondo e ben drenato. E con un pH compreso tra 6,5 e 7,5.

Quando piantare un albero di bergamotto

ll periodo più ideale è la primavera, quando il rischio gelate è ormai superato. Si deve optare per una posizione soleggiata e riparata dai venti.

Di quanta acqua ha bisogno l’albero del bergamotto

In termini di annaffiature non ha particolari esigenze. Vuole acqua al momento dell’impianto e durante i primi anni di crescita, soprattutto in primavera e in autunno.

Le irrigazioni vanno poi sospese completamente in inverno mentre in estate bisogna valutare in base al livello di siccità dell’annata.

Quando e come concimare l’albero di bergamotto

Alla fine della stagione invernale, somministrate del concime a base di azoto così da garantire alla pianta tutti i nutrienti necessari per la ripresa vegetativa in primavera e la successiva fioritura.

Quanti chili di frutti fa un albero di bergamotto

Si tratta di una pianta che tende all’alternanza. Ad ogni modo, durante le annate più ricche, una sola pianta può produrre fino a 200 kg di frutti.
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Come capire se il bergamotto è maturo

Basta osservarne il colore della scorza dell’agrume, che va dal verde al giallo. Quando vira verso il giallo è segno che è pronto per essere raccolto e consumato. Più è intensa la tonalità di giallo e più il frutto è maturo.

Quando si raccolgono i frutti del bergamotto

Tra la fine dell’autunno e l’inizio dell’inverno. Quindi, da metà novembre e gennaio.

Perché il bergamotto non fa frutti

Nei primi 3 anni di vita la pianta tende a vegetare molto, ed a fruttificare poco.

Una volta trascorso tale periodo, però, se l’albero non produce molti frutti, ciò può dipendere da una concimazione troppo ricca di azoto e povera si fosforo e potassio. Oppure dall’utilizzo di un vaso eccessivamente grande.

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Alessia Fistola

Nata in Abruzzo nel 1982, si trasferisce a Roma per conseguire una laurea e un master in psicologia, ma dopo una decina d'anni rientra nel suo piccolo paese ai piedi della Majella, fuggendo dalla vita metropolitana. Attualmente coniuga l'attività di psicologa libero professionista con la passione per la scrittura, un hobby coltivato sin dalle scuole superiori. Collabora con la redazione di Tuttogreen dal 2011, cura un blog personale di taglio psicologico e scrive articoli per un mensile locale. Nel tempo libero ama passeggiare nei boschi e visitare i piccoli borghi, riscoprendo le antiche tradizioni d'un tempo.

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