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Alcuni cartelli pubblicitari strani: uno applaude, un altro produce acqua e c’è chi ospita una casa

Ci sono dei cartelli pubblicitari strani: da quello che applaude e incita a continuare se state correndo o andando in bici, a quello che produce acqua potabile dall’aria, da quello che coltiva bambù a quello con l’alloggio per senza-tetto.

Ci sono dei cartelli pubblicitari strani, che vanno ben oltre il messaggio pubblicitario; eccone alcuni veramente divertenti e green.

Alcuni cartelli pubblicitari strani: uno applaude, un altro produce acqua e c’è chi ospita una casa

Ad esempio, muoversi fa bene al corpo, alla mente e alla salute. Nella quotidiana corsa del topo, intrappolati nelle nostre auto o nei mezzi pubblici compressi, spesso dimentichiamo i benefici del movimento quotidiano, come una bella camminata o la corsa, ed è la pigrizia a farci preferire il divano alle scarpe da jogging. Ma se manca la motivazione o qualcuno che ci invogli a combattere la pigrizia e sfidare qualunque condizione atmosferica, ad una giovane designer è venuto in mente di farsi uno sponsor che si complimenti con noi ogni qualvolta che riusciamo a sconfiggere il momento del “no” all’attività fisica.

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La designer inglese è Sarah Weigold, e la sua idea è quella di sfruttare il cartellone pubblicitario, uno strumento di comunicazione molto utilizzato, e frequente da incontrare per le strade; Sara però l’ha reso interattivo.

E’ sufficiente passargli davanti camminando, correndo o andando in bici, per sentire all’improvviso un pubblico di persone incitarvi a proseguire così, con applausi e grida da stadio. Se vi sembra già abbastanza, sappiate che più siete veloci nel passaggio e più i fan grideranno e vi inciteranno a fare di più!

A questo punto qualche furbetto potrebbe pensare di ingannare il cartellone sfrecciandogli davanti con la macchina. Ma l’astuta Weigold ha pensato proprio a tutto, anche a disincentivare l’uso dell’auto a favore di uno stile di vita più sano e sostenibile da un punto di vista ambientale. Quindi nessun applauso per chi utilizza l’auto.

L’idea nasce dal bisogno che sentono molte persone, persino la stessa ideatrice del “cartellone parlante”, durante l’attività fisica di sentirsi motivati e spronati. Invece di immaginare di essere sulle piste di uno stadio durante le Olimpiadi mentre si corre la gara della vita, si potrà avere lo stesso effetto tramite una claque digitale, in attesa del passaggio di aspiranti corridori.

La visione della Weigold, però, va anche oltre, e immagina addirittura il crearsi di gruppi di competizione, che potranno fissare degli obiettivi da perseguire ed ottenere punti ad ogni performance sportiva. Lo scopo non è quello di scoraggiare i partecipanti, fissando traguardi troppo ambiziosi, ma di spingerli e motivarli a salire, volta dopo volta, un gradino in più verso il proprio obiettivo personale.

Quello del manifesto-claque non è però il primo modo di utilizzare i cartelloni pubblicitari  in modo insolito e per dar voce ad un messaggio, trasformando uno strumento di comunicazione statico in interattivo.

Guarda il video del cartellone-claque:

In Perù, l’installazione di un cartellone in grado di generare acqua potabile, grazie ad un sistema di ritenzione dell’umidità dell’aria, di filtraggio e bonifica dell’acqua, offre acqua pronta da bere per i cittadini e pubblicizza un corso tecnico all’Università di Lima.

In California invece sono state realizzate installazioni con il duplice scopo di creare delle piccole serre (con piante di bambù) e misurare la qualità dell’aria, fornendo un servizio di controllo e compensazione delle emissioni inquinanti nell’ambiente, con delle sembianze che ricordano un giardino urbano pensile.

cartellone bambu
Segnali stradali dismessi diventano aiuole in California

E’ infine di un designer slovacco l’idea di sfruttare la forma triangolare dei cartelloni installati lungo le autostrade del suo Paese, per creare delle mini-abitazioni per senzatetto, la cui manutenzione potrebbe essere finanziata da parte dei proventi dei manifesti pubblicitari appesi sulla parete creata dal cartellone, mentre l’elettricità potrebbe provenire dall’illuminazione notturna già utilizzata per consentire la visibilità dello spazio pubblicitario.

cartellone homeless
In Slovenia un cartellone è anche alloggio per senza-tetto

Poi è stata la volta di una massiccia campagna di promozione dell’arte e della pittura, attraverso affissioni pubblicitarie sulle principali strade urbane ed extra-urbane di tutto il Regno Unito (iniziativa replicata anche negli Stati Uniti e anche a Milano), aventi come soggetto delle tele esposte nei più noti musei.

cartellone arte
I cartelloni che propongono quadri famosi vogliono invogliare la gente a visitare i musei

Il messaggio che si vuole passare è la volontà di far evolvere uno strumento di comunicazione pubblicitaria, da una consolidata staticità, verso un’interattività con l’utente finale sempre più grande e mirata a molteplici scopi, che non abbracciano più solo l’elemento di vendita di un prodotto o di un servizio, ma arrivano anche ad offrire un servizio sociale, promuovendo anche uno stile di vita nuovo e più salutare.

Claudia Raganà

Classe 1977, romana di nascita, cittadina del mondo di adozione. Una laurea in Economia e un master in mobilità sostenibile in tasca, la aiutano ad approfondire un tema per lei sempre caro, la sostenibilità dello sviluppo economico e la green economy. Ha un'innata passione per la scrittura fin da quando è bambina ed è così che, coniugando le due cose, nel 2012 entra nel mondo di tuttogreen.it. Nel tempo libero ama viaggiare, fotografare, leggere, stare a contatto con la natura, praticare yoga e sognare.

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