Erbe medicinali e aromatiche

La china: una pianta molto utilizzata in erboristeria e fitoterapia

Sin dall’antichità, la china era apprezzata per le sue proprietà antimalariche, antidolorifiche e antifebbrili che l’hanno resa una delle droghe più importanti. Scopriamo tutte le virtù di questa pianta così utilizzata in erboristeria e fitoterapia.

La china: una pianta molto utilizzata in erboristeria e fitoterapia

Con il nome China ci si riferisce ad una pianta arborea appartenente alla famiglia delle Rubiaceae originaria delle Ande, la Cinchona. Da secoli utilizzata come aperitivo e digestivo, veniva apprezzata tradizionalmente anche in erboristeria grazie alle sue proprietà eupeptiche e soprattutto antimalariche.

La maggior parte dei principi attivi della pianta sono concentrati nella corteccia, ricca di alcaloidi chininici, tannini, oli essenziali, resine e sostanze amare dalle molteplici virtù benefiche per la salute umana.

China: origine e storia

Il nome ‘Cinchona‘ deriva da quello della moglie del viceré peruviano, la contessa di Chinchón, città della Castiglia, che, secondo la tradizione, sperimentò su stessa le virtù della corteccia di questa pianta capace di sconfiggere perfino la malaria.

I diversi tipi di cinchona

Le diverse specie di piante da cui si può ricavare la corteccia di China si distinguono per il colore (rossa, gialla, grigia) che corrispondono anche a diverse qualità della droga.

La qualità più pregiata per le proprietà benefiche è la rossa, mentre la china grigia è utilizzata sopratutto dalle aziende che producono liquori.

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La pianta e la corteccia di China officinalis

Proprietà della China e utilizzi

Sia dal punto di vista dell’utilizzo nei liquori che da quello erboristico, si tratta di un ingrediente molto utilizzato come aperitivo e digestivo naturale poiché i suoi principi attivi aumentano le secrezioni dello stomaco favorendo la digestione e proteggendo le mucose gastriche. La sua principale applicazione in medicina deriva dalle virtù antimalariche, antidolorifiche e antifebbrili.

Da essa, infatti, si ricava il ‘chinino‘, un antimalarico naturale. Oltre a queste applicazioni, si tratta di una droga apprezzata anche per contrastare la pressione bassa.

Infine, è utilizzata anche in campo cosmetico per la produzione di prodotti dedicati al trattamento dei capelli grassi.

La ricetta con la china

Come noto, gli estratti fluidi della sua corteccia sono un’ottima base per preparare aperitivi e digestivi naturali fatti in casa. Diluendo qualche goccia di estratto in un bicchiere d’acqua si ottiene un aperitivo molto salutare per stomaco, fegato, cistifellea e pancreas da consumare mezzora prima dei pasti.

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Utilizzata tradizionalmente come aperitivo e digestivo, la china è stata usata molto anche in erboristeria per le sue proprietà eupeptiche e soprattutto antimalariche.

Le controindicazioni della china

Attenzione alle controindicazioni: è sconsigliato l’uso in gravidanza e allattamento. L’assunzione di estratto di china può provocare reazioni allergiche e intolleranze gastriche.

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Erika Facciolla

Giornalista pubblicista e web editor free lance. Nata nel 1980, si trasferisce a Bologna dove si laurea in Scienze della Comunicazione. Dal 2005 è pubblicista e cura una serie di collaborazioni con redazioni locali, uffici stampa e agenzie editoriali. Nel 2011 approda alla redazione di tuttogreen.it per occuparsi di bellezza e cosmetica naturale, fonti rinnovabili e medicine dolci.

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