Bevande

Tutto sul chinotto: proprietà di questo agrume, i benefici e le principali ricette

Noto più che altro per l'omonima bibita, può essere usato in diverse altre preparazioni

Tutti conoscono la bibita chiamata chinotto, ma non tutti conoscono l’agrume dal sapore acidulo da cui si ricava, oggi coltivato anche tra le piante ornamentali. Ecco le sue principali caratteristiche, gli utilizzi e le sue proprietà.

Tutto sul chinotto: proprietà di questo agrume, i benefici e le principali ricette

Cos’è il chinotto

Si tratta di una varietà di agrumi originaria della Cina meridionale, oggi molto presente anche in Toscana, nella Riviera ligure di Ponente, in Calabria e Sicilia.

La tradizione vuole che sia stato importato in Italia da un navigatore ligure. Il suo nome scientifico è Citrus Myrtifolia ed appartiene alla famiglia delle Rutacee. Viene considerato come un’evoluzione genetica dell’arancio amaro, frutto di anni di selezione spontanea.

Chinotto: caratteristiche della pianta

Esistono diverse varietà di chinotto: il chinotto grande, quello piccolo, il crispifolia e il chinotto a foglie di bosso.

La pianta (del tipo sempreverde) raggiunge un’altezza di circa 3 metri e fra tutte le piante di agrumi è l’unica a non presentare spine. Le foglie sono verdi e a punta, molto piccole, i fiori sono bianchi e profumati.

Il frutto è di colore giallo-arancio, piccolo e tondeggiante, schiacciato alle due estremità. All’interno presenta una decina di spicchi, senza la presenza di semi.

I tempi di crescita sono molto lenti, il frutto per diventare maturo può impiegare anche un paio di anni. Compaiono generalmente nel periodo compreso tra giugno e dicembre. Il sapore non è dolce, ma molto acidulo ed amaro, difatti non piace a tutti.

Caratteristiche del chinotto

Questo agrume è simile all’arancia, ma comunque alcune caratteristiche peculiari che lo fanno riconoscere:

  • Forma simile ad un’arancia ma di dimensioni più piccole
  • Buccia ruvida e sottilissima di color giallo-arancione
  • Profumo piacevole, fresco, frizzante ed intenso
  • Foglie piccole, lucide e di un bel verde brillante
  • Polpa gialla piuttosto asciutta
  • Sapore amarognolo, ricorda l’arancio amaro
  • Racchiude 10 spicchi

Quando fiorisce la pianta del chinotto

L’abbondante e rigogliosa fioritura avviene tra aprile e giugno. I suoi fiori bianchi hanno un profumo che ricorda la zagara.

Pianta di chinotto
Pianta di chinotto

La coltivazione del chinotto

La pianta che produce questo agrume può essere coltivata anche in vaso. Il terreno deve essere fertile e ben drenante; bisogna fare attenzione alla presenza di ristagni che potrebbero far marcire le radici.

Le temperature ideali dovrebbero oscillare tra 18 e 32°. Gli inverni rigidi e le gelate mettono a dura prova la sopravvivenza della pianta. Durante la stagione fredda basterà annaffiarla ogni 10 giorni circa, assicurandosi che riceva la giuste dose di luce. D’estate le irrigazioni devono essere più abbondanti.

Quando avviene la raccolta del chinotto

Nell’arco di un anno, a seconda del luogo di esportazione del frutto, la raccolta viene eseguita in 3 diversi momenti:

  • in autunno, tra settembre e ottobre
  • a novembre, con i frutti semi-maturi
  • a dicembre, in concomitanza con la maturazione ormai completamente avvenuta
Frutto del chinotto
Frutto del chinotto

Quali sono i valori nutrizionali del chinotto

100 grammi di chinotto verde contengono 29 calorie. Tra i principali nutrienti, si segnalano:

  • 4,79 g di carboidrati, di cui 2,8 gr di zuccheri
  • 1,4 g di proteine
  • 0,1 gr di grassi
  • 1,9 mg di fibre

Per quanto riguarda vitamine e sali minerali, si segnalano:

  • 332 mg di Vitamina C
  • 51 mg di sodio
  • 1,9 mg di zinco
  • 1.374 mg di potassio
  • 1.315 mg di calcio

Quali sono i benefici del chinotto

Come tutti gli agrumi, anche questo frutto possiede numerose proprietà benefiche per il nostro corpo. Grazie alla naringina, la sostanza che determina proprio il gusto amarognolo del chinotto, il frutto garantisce buone proprietà digestive, antiossidanti e e antinfiammatorie. 

Abbonda inoltre di vitamina C e di beta-carotene. Per questo motivo, insieme alla paprika e all’acerola, veniva consumato spesso dai marinai per prevenire lo scorbuto, una malattia dovuta proprio alla carenza di vitamina C.

In fitoterapia con la scorza ed i fiori si prepara un infuso in grado di combattere il fastidioso e diffuso problema dell’insonnia.

Riassumiamo qui di seguito le principali benefiche proprietà di questo agrume.

  • Antiossidante per l’alta concentrazione di flavonoidi
  • Potente antinfiammatorio in grado di influire soprattutto sulla salute del fegato, il diabete, l’obesità e la sindrome metabolica
  • Favorisce la salute dell’intestino e la sua regolarità
  • Svolge effetti benefici sulla qualità e la durata del sonno contrastando gli stati di insonnia
  • Contrasta il colesterolo LDL (quello cosiddetto “cattivo”) grazie alla naringenina che agisce riducendo i lipidi plasmatici
  • In cosmetica: rende i capelli più lucenti e brillanti. Ne bastano 3 gocce di olio essenziale aggiunte nello shampoo
  • Per digerire: basta bere una un’ottima tisana digestiva. Mettete a bollire 250 ml di acqua e versate in una tazza con 20 gr di foglie secche di chinotto. Fate riposare per 10 minuti, filtrate e sorseggiate ancora calda a fine pasto.

Quali sono gli utilizzi del chinotto in ambito erboristico

Dalla spremitura a freddo della scorza del frutto si ottiene l’olio essenziale. Per diffondere il caratteristico aroma amarognolo basta metterne 2-4 gocce in un diffusore per ambienti, magari unito ad altri oli come quello di mirto, lavanda e bergamotto.

Versarne un paio di gocce su un fazzoletto e respirare profondamente il suo profumo, può aiutare ad alleviare gli stati di ansia e di stress.

Come si mangia il chinotto

Questo agrume non è adatto da mangiare crudo, cosa che spiega la sua scarsa popolarità rispetto a tanti altri agrumi che possono essere consumati appena colti.

Viene invece utilizzato per la preparazione della nota bevanda gassata, per liquori e digestivi, marmellate, sciroppi, canditi.

Le foglie possono essere impiegate anche per preparare un infuso o una tisana digestiva, mentre i fiori vengono utilizzati in erboristeria per realizzare saponi e prodotti profumati.

Dai fiori e dalle foglie si ottiene poi anche un prezioso olio molto apprezzato per la produzione di profumo e deodorante per la casa e per a persona.

chinotto utilizzi
Il chinotto viene utilizzato per marmellate, infusi e liquori

Che sapore ha il chinotto

Ha un sapore amarognolo e per niente dolce, dovuto alla presenza di naringina. Si tratta quindi di un agrume più simile al pompelmo che non all’arancia.

Ricetta della bibita chinotto

Volete provare a preparare in casa la famosa bibita nera dal gusto amaro? Ecco cosa ci serve:

  • 800 ml di acqua gassata
  • 100 ml di caffè
  • 60 gr di zucchero di canna
  • 60 gr di estratto di chinotto
  • succo di 1 limone
  • succo di 1 arancia

Procedimento. Preparate il caffè e, ancora caldo, scioglietevi lo zucchero di canna e aggiungete poco per volta lo sciroppo di chinotto. Mescolate per bene e fate raffreddare. Prendete una bottiglia di vetro sterilizzata e travasatevi all’interno il composto di chinotto e caffé. Aggiungete il succo di limone e di arancia. Chiudete la bottiglia ed agitatela piuttosto vigorosamente per mescolare il tutto. Infine, stappate e versate l’acqua gassata pian piano. Chiudete nuovamente la bottiglia e mescolate ancora una volta. Capovolgete un paio di volte e conservate in frigorifero. Servite la bevanda bella fresca!

Ricetta del liquore di chinotto

Se volete cimentarvi con la preparazione del liquore di chinotto, vi proponiamo questa ricetta semplice e dai pochi ingredienti.

  • 600 gr di chinotti maturi
  • 600 ml di alcool a 90°
  • 600 ml di acqua
  • 1 kg di zucchero
  • 1 stecca di vaniglia

Procedimento. Lavate i frutti e poi eliminate la scorza, grattugiandola con attenzione e mettendola da parte. Con uno spremiagrumi estraete il succo. Recuperate le scorze e mettetele in un recipiente in infusione con l’alcool, il succo estratto, la stecca di vaniglia. Chiudete per bene e lasciate almeno 2 settimane al buio.
Al termine del periodo, versate acqua e zucchero in una pentola e fate bollire. Quando si sarà raffreddato, aggiungete al liquido in infusione. Dovrà restare al buio ancora 1 altra settimana. Alla fine filtrate più volte il liquido fino a quando non sarà limpido. A questo punto il vostro liquore al chinotto sarà pronto. Ottimo da servire come digestivo.

Quanta caffeina contiene il chinotto

In una lattina da 33 cl ci sono 30,36 gr di caffeina. Per dare un’idea, basti pensare che lo stesso quantitativo di cola ne contiene 25,41 gr. In una tazzina di caffè espresso ce ne sono ben 87,85.

Quanto zucchero c’è nel chinotto

100 ml di prodotto contengono 11,1 grammi di zucchero.

Quando si beve il chinotto

Si tratta di una bevanda godibile in qualsiasi momento della giornata.

Rinfresca piacevolmente durante una giornata estiva particolarmente calda e afosa e, dato il suo particolare aroma amarognolo, si presta molto bene anche come aperitivo o nel dopocena.

Qual è il chinotto più buono?

Su una nota rivista di stampo eno-gastronomico, veniva riportata una sorta di classifica emersa da una prova d’assaggio tra varie marche.

Tra il chinotto Neri e i chinotti Chinò, Lurisia ed Abbondio, si è aggiudicato il primo premio Chin8 Neri.

Quanto costa il chinotto

Ovviamente il prezzo varia in base alla marca e dal quantitativo (bottiglia o lattina). Ad ogni modo, il costo è di circa 2,5-3 euro per 33 cl.

Chinotto bibita

Bibita analcolica che si ottiene tramite un processo di estrazione del frutto della pianta Citrus myrtifolia, aggiunta ad altre sostanze aromatiche. Di colore molto scuro, il chinotto può essere confuso con la cola ma il sapore è decisamente diverso: più amarognolo e ben più dissetante.

Chi lo ha inventato?

Le origini della bibita sono incerte. Comunque sia, pare che si stata inventata nel 1932 dall’azienda San Pellegrino.

CQiuali sono le controindicazioni del chinotto

Non si conoscono interazioni certe tra il consumo di chinotto e altre sostanze come ad esempio i farmaci. Ad ogni modo, è utile ricordare che gli agrumi in generale interferiscono con le molecole metabolizzate dal CYP3A4, classe farmaceutica di cui fanno parte gli antidepressivi triciclici, gli antibiotici, le benzodiazepine, gli antistaminici, gli antifungini e gli antiepilettici.

Prima di assumere questo agrume o i prodotti da esso derivati, è quindi sempre opportuno consultare il proprio medico.

Altri approfondimenti utili

Scopri le proprietà e gli utilizzi dei vari agrumi:

Alessia Fistola

Nata in Abruzzo nel 1982, si trasferisce a Roma per conseguire una laurea e un master in psicologia, ma dopo una decina d'anni rientra nel suo piccolo paese ai piedi della Majella, fuggendo dalla vita metropolitana. Attualmente coniuga l'attività di psicologa libero professionista con la passione per la scrittura, un hobby coltivato sin dalle scuole superiori. Collabora con la redazione di Tuttogreen dal 2011, cura un blog personale di taglio psicologico e scrive articoli per un mensile locale. Nel tempo libero ama passeggiare nei boschi e visitare i piccoli borghi, riscoprendo le antiche tradizioni d'un tempo.

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Pulsante per tornare all'inizio