Ambiente

Come ridurre l’emissione di CO2 in 7 mosse!

La riduzione di emissioni di CO2 è una grande scommessa e un oneroso impegno che ognuno di noi deve assumersi: dalle industrie e dai centri di ricerca che investono soldi, tempo ed energie per migliorare ed applicare nuove “tecnologie verdi”, ai piccoli consumatori, la gente comune, con le loro scelte quotidiane e di stile di vita. Riportiamo qui di seguito un elenco di 7 mosse giuste per combattere le emissioni di CO.

Come ridurre l’emissione di CO2 in 7 mosse!

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1 – Veicoli elettrici. La mobilità a basso impatto ambientale è una delle priorità e la limitazione dei veicoli inquinanti a benzina e diesel in favore dei veicoli elettrici per il trasporto nei centri urbani impatterebbe significativamente su rumore ed inquinamento. Molte case automobilistiche hanno già sviluppato dei modelli di veicoli elettrici e altri prototipi stanno nascendo. Purtroppo questa tendenza è ancora di nicchia e uno dei motivi è la mancanza di un quadro normativo e d’incentivazione finanziaria che possa amplificare la diffusione di auto elettriche, la mancanza di stazioni di servizio dotate di centraline di ricarica distribuite sul territorio, l’effettivo alto costo d’acquisto, la ancora scarsa autonomia delle batterie che permettono poche centinaia di chilometri e la mancanza di parcheggi attrezzati per questo tipo di auto, anche presso le aziende e vicino alle abitazioni private (se non si ha un box come si ricarica la nostra auto elettrica?). Come non pensare a Lotus, un sistema di arredo urbano a pannelli solari che serve da punto di ricarica e da parcheggio di auto elettriche, ed è un progetto tutto italiano.

GUARDA: Auto elettriche, come funzionano e quali sono i vantaggi? e Lotus: il punto di ricarica per auto elettriche di design made in Italy

2 – Calcestruzzo-green. Forse non lo sapete ma la sua produzione rappresenta la terza più grande fonte di emissione di CO2. Dunque, la riduzione dell’impronta ecologica di questo materiale edilizio potrebbe realizzarsi adottando il calcestruzzo-green, che è prodotto da scarti industriali, riducendo in questo modo l’estrazione di materie prime. La sua formula innovativa, inoltre, prevede l’impiego di silicati di magnesio che sono in grado di assorbire grandi quantità di CO2 durante le fasi raffreddamento e di messa in opera.

GUARDA: Come realizzare la casa ecologica: dai materiali di costruzione all’arredamento

3 – Bio-carburanti. Ottenuti dagli scarti della lavorazione del grano, legno, grassi o con la parte non commestibile delle piante, hanno il vantaggio di offrire fino al 90% in meno di emissioni di CO2 rispetto alla benzina e di non “affamare il mondo” come invece il bio-etanolo, che invece deriva dalla lavorazione dei cereali, accusato di depauperare la produzione agricola di mais e altri cereali e quindi di essere il responsabile dell’aumento dei prezzi degli alimenti negli ultimi anni. La sua commercializzazione è in fase di rapida crescita. Adottiamolo per le auto!

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4 – Energie rinnovabili alternative. Adottare in maniera massiccia al posto dei combustibili fossili delle fonti di energia rinnovabili permetterà di eliminare una delle principali cause di emissioni di gas serra nell’atmosfera. E studiare anche sorgenti alternative per produrre energia ci renderà meno dipendenti da quelle ad oggi più utilizzate ma ancora instabili come il solare e l’eolico. Come, ad esempio, sfruttare l’azione delle maree con aquiloni sottomarini perché sono giornaliere e possono offrire una forma di energia stabile e duratura. Esistono due principali metodi di produzione di energia dalle maree ma sono ancora poco efficienti. L’azienda anglo-svedese Minesto sta lavorando ad un prototipo che garantisca maggiore efficienza: è un aquilone sottomarino collegato a 100 m di cavo con una “apertura alare” di 12 m e munito di una turbina dal diametro di 1 m. Al momento il prototipo, è in fase di test perché molti aspetti sono ancora da verificare e valutare ma la società potrebbe rendere commercializzabile questa tecnologia nei prossimi 4 anni.

GUARDA: Deep Green: energia pulita dalle maree grazie ad aquiloni

5 – Grattacieli eco-sostenibili. Progettare edifici alti caratterizzati da bassi consumi energetici e con materiali naturali o di riciclo, e sfruttando l’illuminazione diurna e la ventilazione naturali. Come la spettacolare Bligh Office Tower di Sidney che con i suoi sistemi innovativi come il filtraggio delle acque che permette di recuperare le acque di scarico e di renderle nuovamente utilizzabili è stato riconosciuto come l’edificio più eco-sostenibile d’Australia.

GUARDA: Architettura green: la Bligh Office Tower, uffici in una torre eco-sostenibile

6 – Piccole case e condomini eco-friendly. La tendenza della nuova generazione di costruttori e architetti è di sviluppare case eco-sostenibili per integrare la vita di ognuno con il mondo esterno, riducendone un pò  gli spazi ma non lo stile ed il confort. Come il progetto di “The Cube” (3m x 3m x 3m), casette per 1-2 persone  ma con tutti i confort; all’esterno sono dotate di un sistema che permette di generare energia e avere acqua calda assorbendo il calore dall’aria esterna e quindi azzerando emissioni di CO2. Come il primo condominio eco-sostenibile ma di grande design certificato Minergie P-ECO, che si trova avicino a Berna.

GUARDA: In Svizzera un condominio green design The Cube: una Eco-casa in soli 9 mq

7 – Le smart-city. Città avveniristiche, iper-tecnologico ma sostenibili, dove si intrecciano efficienza energetica e adeguata presenza di verde urbano. Come il progetto di Tianjin Eco-City, che ospiterà 350.000 persone in 30 km2 e sarà dotata di un avanzato sistema di tram ultraleggero per eliminare l’uso delle auto, si affiderà in modo quasi integrale alle energie rinnovabili e avrà molti parchi urbani. Il completamento è previsto per il 2020. Come Masdar City, negli Emirati Arabi, un mega-progetto del tutto carbon-free perché auto-alimentata da energie pulite.

GUARDA: 10 Smart Cities del futuro: verde e tecnologia a misura d’uomo

Insomma, le idee e i progetti non mancano per affrontare la questione della riduzione e dell’abbattimento della CO2 in atmosfera. Alcuni sono pronti per venire applicati,a ltri in fase ancora sperimentale ma resta il fatto che non possiamo più tanto tirare la corda perché a rischio è la nostra stessa salute (se non addirittura, a lungo termine, la nostra stessa esistenza). Non ci è rimasto più molto tempo per iniziare ad agire seriamente in questa direzione. Quello che conta è la volontà delle persone dal singolo cittadino alle istituzioni ad impegnarsi per concretizzare un cambiamento green.

Cominciamo da queste idee, perché abbiamo bisogno di aprtire ora affinchè divengano presto realtà!

 

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Un commento

  1. Ci siamo dimenticato la salvaguardia delle foresete pluviali e la piantaggione massiva di alberi. Peccato che a livello mondiale non è passata l’idea dei CASCHI VERDI proposte alle Nazioni Unite nel 2011 e nemmeno quella di una vendita della fortesta tropicale ai privati ecologisti tramite un sistema di crowdfunding…

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