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Curiosità, il labirinto di mais per tutti… anche per i ciclisti!

In Olanda un enorme labirinto fatto da piante di mais

Pare che sia l’ultimo grido in fatto di labirinti vegetali. Basta bosso, bambù e altre piante da siepe, ora il labirinto di mais! Si tratta di vere e proprie installazioni di land art, ispirate dalle peuliarità del luogo in cui andranno a sorgere.

Curiosità, il labirinto di mais per tutti… anche per i ciclisti!

In Olanda, ad esempio, colorata e affascinante per le tante distese di fiori è stato creato un incantevole labirinto con delle piante di mais.

Sull’isola di Texel, vi è infatti un’attrazione in più: ben 2 ettari di piante di mais dentro le quali ciclisti e pedoni si divertono a circolare, sperando di trovare prima o poi l’uscita.

Ideatore di questa ingegnosa “opera” è l’inglese Adrian Fisher. Conosciuto ai più dal 2003 per le sue opere che sono diventate vere e proprie attrazioni, ogni anno Fisher regala ai turisti e ai residenti opere a tema, tra cui appunto il labirinto.

labirinto di mais

Privo di vicoli ciechi, qui il divertimento è assicurato, e all’interno del manto di pannocchie è possibile trovare anche un punto ristoro: ovvero un ‘giardino da tè’. Il labirinto è accessibile dalle 11 alle 18.00.

Anche l’Italia  non ci facciamo mancare un’attrazione fatta di mais.

  • Labirinto di mais di Alfonsine, in provincia di Ravenna, qui l’azienda agrituristica Carlo Galassi ha istituito 6 ettari di terreno con un percorso realizzato solo da piante di mais. Qui è possibile effettuare birdwatching e scoprire da vicino il funzionamento delle stazioni meteorologiche e climatiche. E in più, rispetto all’opera olandese, non c’è neanche il rischio di perdersi.
  • Labirinto di mais di Mezzago, in provincia di Lodi, è giunto ormai alla diverse edizioni. Un luogo magico a due passi da Bergamo e Milano dove perdersi e poi ritrovarsi anche in compagnia di musica, poesia, teatro, arte e prodotti della natura. Promosso da Pro Loco Mezzago e realizzato dall’artista Maria Mesch, è lungo ben 4 km ed è inteso come uno spazio temporaneo di socialità e di ritrovo per tutti, adulti e bambini, con una festa campestre di fine stagione.

Luca Scialò

Nato a Napoli nel 1981 e laureato in Sociologia con indirizzo Mass Media e Comunicazione, scrive per TuttoGreen da maggio 2011. Collabora anche per altri portali, come articolista, ghost writer e come copywriter. Ha pubblicato alcuni libri per case editrici online e, per non farsi mancare niente, ha anche un suo blog: Le voci di dentro. Oltre alla scrittura e al cinema, altre sue grandi passioni sono viaggiare, il buon cibo e l’Inter. Quest’ultima, per la città in cui vive, gli ha comportato non pochi problemi. Ma è una "croce" che porta con orgoglio e piacere.

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