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Eco-sensibilità: VIP che predicano bene e razzolano male!

Bravi, belli…ed agguerriti ecologisti. Attori, musicisti, atleti e politici, soprattutto inglesi e americani, appaiono spesso sulle copertine dei giornali gossippari intenti a difendere e perseguire le istanze della nostra bistrattata Madre Natura. Un dubbio però rimane sempre, ossia quanto lo facciano spontaneamente e quanto per un mero opportunismo legato allo show-business.

Eco-sensibilità: VIP che predicano bene e razzolano male!

Questo dubbio, umano e spontaneo, viene sovente alimentato dalla venuta a conoscenza di notizie non proprio felici nei loro confronti. Non poche volte capita infatti di leggere o ascoltare news che parlano di vip “dal pollice verde” incappati in comportamenti non proprio rispettosi dell’ambiente. Dal semplice utilizzo di un prodotto cosmetico inquinante, a quello di un mezzo di trasporto non proprio eco. Fino alla richiesta di realizzare progetti lussuosi ad altissimo impatto ambientale. Partiamo proprio da quest’ultima tipologia di comportamento contraddittorio, per presentarvi una carrellata di Vip che predicano bene…e razzolano male.

Cominciamo proprio dall’ultimo eco-scandalo in ordine di tempo. David Evans, leggendario chitarrista degli U2 conosciuto con il nomignolo “The Edge”. Oltre ad essere una notissima Popstar, è famoso anche per essere un ambientalista impegnato in ogni continente per salvare foreste e orsi polari, castelli abbandonati in Irlanda e Scozia, e per le sue battaglie infinite a favore degli aborigeni australiani, indios dell’Amazzonia e tibetani.
A conferma del suo impegno green, The Edge ha donato lo scorso mese di aprile un milione di dollari al Santa Monica Mountains Conservancy, un’agguerrita associazione ecologica californiana.
Un gesto apparentemente encomiabile, ma che forse nasconde secondi fini tutt’altro che generosi. L’Associazione Santa Monica da sei anni si batte energicamente contro la costruzione di cinque megaville da 2 mila metri quadrati ciascuna. Indovinate di chi? Proprio del batterista degli U2, il quale vorrebbe farle sorgere in una zona protetta da vincolo ambientale, in cima alle splendide e vergini montagne di Malibu che si affacciano a picco sull’Oceano Pacifico.
Ha voluto dunque “comprare” la loro approvazione con quella lauta offerta? Probabilmente sì, e ci è pure riuscito. Dopo la donazione ricevuta, gli ambientalisti chic del Santa Monica Mountanis Conservancy hanno cambiato giudizio. A loro parere, non vincolante fortunatamente, la popstar degli U2 avrebbe potuto sventrare un’intera montagna e tagliare migliaia di pini per far passare la strada che conduce alle cinque megaville.
Ma per fortuna a Malibu c’è una commissione edilizia seria, composta da professionisti veri, i quali non guardano in faccia a nessuno e sanno dire no anche a popstar di fama mondiale. Così il progetto di 5 megaville a picco sull’oceano del famoso batterista è stato bocciato sonoramente per la terza volta in tre anni. Ma il buon Evans, ecologista a tempi alterni, non si è arreso ed ha intentato perfino causa alla Commissione.

Ma veniamo ad altri casi. Restando nel mondo della musica, Chris Martin, frontman dei Coldplay, – nonché marito dell’attrice Gwyneth Paltrow – è un campione dell’ambientalismo internazionale. Come l’illustre consorte – madrina della campagna americana per il risparmio energetico Act Green e tra le prime star a utilizzare cosmetici naturali – il cantante ha molto a cuore la riduzione di emissioni di CO2. Al punto da compensare le emissioni prodotte per l’uscita dal secondo album del suo gruppo finanziando una piantagione di alberi di mango in India.

Peccato che, secondo gli esperti della Irt Survey – la società di rilevazioni ingaggiata un paio di anni fa dal «Sunday Times» per scovare le magagne dei vip ecologisti – la casa della coppia, un bijou da 2,5 milioni di sterline (circa 2,7 milioni di euro) in Belsize Park, a Londra, disperda 1020 chilowattora di calore l’anno. E con l’energia di rinforzo, necessaria per non morire dal freddo, quell’immobile produca 265 chili di anidride carbonica, quanto un automobile di media cilindrata in un percorso di 1300 chilometri.

Poi ci sono gli atleti. Shaquille O’Neal, popolarissima e amatissima ex stella del Basket,  si è spesso dichiarato preoccupato dal riscaldamento globale. Con tanto di partecipazione a congressi ed eventi. Ma in rete circolano più voci riguardanti la sua spesa mensile per la benzina: ben 23mila dollari. Vox cyber populi…

Non possono ovviamente mancare i politici, principi del praticare in un modo e razzolare in un altro. Boris Johnson ad esempio, Sindaco di Londra, è un ciclista convinto e fedele alla causa ecologista, tanto da offrire ai londinesi incentivi per isolare termicamente gli appartamenti. Peccato però che la sua magione vittoriana nel quartiere di Islington, la culla del New Labour, rilascia un extra bonus di 1388 kWh e 360 chili di CO2 l’anno. Un dato che ha mandato su tutte le furie il consigliere verde Janny Jones: «In questi casi bisogna essere credibili, deve mettersi in regola». La causa della perdita, rivela sempre il Sunday Times, sarebbero gli infissi delle finestre troppo vecchi e irreparabili che avrebbero indotto il primo cittadino a cercarsi a breve una nuova sistemazione.

Il caso più eclatante è pero quello di Al Gore. Già proprio lui: vice Presidente americano ai tempi di Clinton, candidato poi del Partito democratico sconfitto alle presidenziale del 2000 da George Bush, e soprattutto, protagonista del documentario diretto da Davis Guggenheim riguardante il problema mondiale del riscaldamento globale. Se questo non vi basta, mettiamoci pure che è stato tra i principali sostenitori dell’etanolo come fonte di energia eco-sostenibile.
Ma proprio quest’ultimo punto svela un interesse politico. Lo Stato dell’Iowa, uno dei principali produttori di grano negli Usa, è stato decisivo per la sua vittoria alle primarie democratiche del 2000. Sostenere la produzione di etanolo è dunque un ottimo modo per ammiccarsi gli agricoltori di quelle terre. Ma ormai, come egli stesso ha ammesso, attorno all’etanolo si muove una macchina lobbistica difficile da fermare.
Poi c’è anche per lui un peccatuccio “tra le mura domestiche”. Il colosso televisivo americano Fox News ha pizzicato il fatto che il buon Al si sia fatto costruire una piscina riscaldata dentro casa, ad alto consumo energetico. Insomma, non tutti i surriscaldamenti gli fanno schifo.

E siamo così giunti agli attori. Abbiamo già citato Gwyneth Kate Paltrow, nota attrice statunitense. La sua collega, nonché regista e produttrice cinematografica, Jennifer Aniston, bacchetta chi consuma troppa acqua, e poi fa da testimonial a una marca di minerale in bottiglia di plastica.
Perfino Angelina Jolie, sempre in prima fila su questioni umanitarie, commette qualche piccolo eco-peccato. Per i suoi figli usa solo shampoo biologico, ma quando si tratta di viaggiare non rinuncia a elicotteri e jet privati.
Lo stesso vizietto riguarda pure Julia Roberts, tra i sorrisi più incantevoli di Hollywood. Anche lei folgorata dall’ambientalismo, ma pizzicata a girare in Suv nella sua verde campagna. Per di più, proprio il giorno in cui aveva girato uno spot in favore dell’ambiente. Peggio di così…

Certo, quando si gode di certi stipendi, è difficile rinunciare a case di lusso o mezzi di trasporto comodi. Ma almeno questi Vip non ci vengano a fare la predica, la morale, tanto per apparire in qualche rivista da spiaggia o in un servizio al Tg.

Luca Scialò

Nato a Napoli nel 1981 e laureato in Sociologia con indirizzo Mass Media e Comunicazione, scrive per TuttoGreen da maggio 2011. Collabora anche per altri portali, come articolista, ghost writer e come copywriter. Ha pubblicato alcuni libri per case editrici online e, per non farsi mancare niente, ha anche un suo blog: Le voci di dentro. Oltre alla scrittura e al cinema, altre sue grandi passioni sono viaggiare, il buon cibo e l’Inter. Quest’ultima, per la città in cui vive, gli ha comportato non pochi problemi. Ma è una "croce" che porta con orgoglio e piacere.

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