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Estate 2014: idee di ecovolontariato

Tra le tante lodevoli esperienze, quella di ecovolontariato è la possibilità di spendersi in favore dell’ambiente.

Estate 2014: idee di ecovolontariato

Se cercate un’occupazione per tutto l’anno e non solo estiva, sappiate che esistonole Guardie ecologiche volontarie (Gev), impegnate su svariati fronti, dalla tutela floro-faunistica all’educazione ambientale nelle scuole e nei parchi, fino alla vigilanza sulle più importanti questioni riguardanti la salvaguardia del nostro ecosistema.

Per diventare Gev non vi sono limiti di età e basta possedere alcuni requisiti, quali la maggiore età, la cittadinanza italiana e il pieno godimento dei diritti civili e politici (non bisogna aver subito condanne penali definitive). Dopo la frequentazione di un corso di formazione obbligatorio e il superamento di un esame finale si è infine riconosciuti come agenti di polizia amministrativa, col potere di comminare sanzioni pecuniarie nel caso di accertata violazione a specifiche leggi di tutela ambientale.

In Italia non mancano però i problemi a livello legislativo e finanziario, che a differenza delle guardie ittiche e venatorie, non è tutelata da una legge nazionale che riconosca quelle ambientali volontarie, che sono regolate da norme regionali, creando notevoli difficoltà di coordinamento. Senza trascurare le critiche condizioni finanziarie, tanto che perfino il regolare svolgimento dei corsi di formazione obbligatori risulta a rischio.

Se pensate di partecipare come eco-volontari a qualche progetto estivo, ricordatevi che le attività sono organizzate dalle più importanti associazioni ambientaliste. Vediamone alcune.

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LIPU
Se siete grandi appassionati di ornitologia, potrebbero fare al caso vostro i campi estivi organizzati dalla Lega italiana protezione uccelli (Lipu) presenti dal Piemonte alla Toscana fino alle isole. Un’esperienza ricca, gratificante e senza limiti d’età, che consentirà ai partecipanti di entrare a far parte di una grande comunità e di rendersi utili e sentirsi importanti. Nel mondo dell’eco-volontariato Lipu non contano i titoli di studio e lo status sociale ma si “impara facendo”, ovvero seguendo un volontario più esperto durante una visita guidata in un’Oasi Lipu, prendendo parte a un censimento di uccelli in un’area naturale, sporcandosi le mani con una staccionata da riparare o svezzando i piccoli animali o curando gli animali in difficoltà che, numerosissimi, giungono nei centri di recupero.
Scopri come diventare eco-volontario lipu su: http://www.lipu.it/come-aiutare-la-natura/volontari-natura

LAV
Sempre per gli amanti degli animali, segnaliamo l’opportunità di partecipazione all’11.a edizione della LAVacanza, organizzata quest’anno dalla Lega antivivisezione (Lav) a Croce d’Aune (Belluno), con partenza il 30 agosto. Una settimana dedicata all’approfondimento del rapporto uomo-animali-ambiente, con escursioni, visite guidate, workshop, conferenze, giochi e tantissime altre attività pensate per esser svolte a sei zampe, nella splendida cornice del Parco nazionale delle Dolomiti bellunesi. Il tutto nel massimo rispetto degli animali e dell’ambiente, poiché LAVacanza sarà all’insegna della scoperta di nuovi colori, sapori e profumi che non comportano maltrattamenti e sofferenze per qualsiasi tipo di animale. Preparatevi allora ad assaggiare i gustosi manicaretti vegan, preparati ogni giorno dallo chef dell’albergo e basati sui prodotti di stagione.
Per maggiori informazioni sul volontariato LAV: www.lav.it

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WWF
I volontari svolgono un lavoro fondamentale anche per il WWF, mettendo a disposizione grauittamente le proprie competenze e capacità per svolgere tutto l’anno una serie di attività che vanno dal trasporto di animali feriti in uno dei tanti Centri di Recupero per Animali Selvatici (Crase) alla segnalazione degli illeciti ambientali, dalla pulizia delle spiaggia alla distribuzione di volantini durante l’evento “L’Ora della Terra” ecc.

Vi è inoltre la possibilità di partecipare ai campi di volontariato a Lampedusa e Palizzi (Rc) per prendersi cura delle tartarughe marine. La bellissima Isola di Lampedusa, col suo mare pulito e i suoi splendidi fondali ricchi di biodiversità, rappresenta la base fondamentale del Progetto Tartarughe del WWF Italia, che qui ha realizzato un centro per la cura e lo studio di questi affascinanti animali. Lampedusa, infatti, si trova al centro di un’area tra le più frequentate del Mediterraneo dalla tartaruga marina Caretta Caretta. Ogni anno vengono recuperate decine di esemplari di questa specie che necessitano di cure. Varie sono le attività richieste ai volontari, che spaziano dalla sensibilizzazione dei pescatori e dei turisti alla salvaguardia dei nostri mari, al supporto ai biologi e ai veterinari nel corso delle attività di ricerca e di cura, fino alla manutenzione degli ambienti e delle strutture in cui le tartarughe marine trascorrono la loro convalescenza.

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A Palizzi (Rc) si svolgerà un altro campo di volontariato per la protezione delle tartarughe marine, in quel tratto di litorale (Costa dei Gelsomini) che rappresenta l’area di nidificazione più importante d’Italia per questa specie. I partecipanti collaboreranno al monitoraggio, controllo e protezione dei nidi individuati fino alla schiusa, in orario sia diurno che notturno, a supporto e secondo le esigenze del progetto TARTACare dell’Università della Calabria, che fornirà le indicazioni operative. Inoltre i volontari potranno partecipare ad incontri con esperti del settore, approfondire la conoscenza delle profondità marine mediante prove di immersione subacquea e prender parte, durante le ore libere, a escursioni nei paesi greganici dell’entroterra.

Legambiente
Molto attiva nel campo del volontariato ambientale è anche Legambiente, che organizza campi un po’ in tutta Italia e anche all’estero, sia per adulti che per under 18. In 13 anni di attività il settore Volontariato di quest’organizzazione ha realizzato migliaia tra campi e progetti che hanno avuto le questioni ambientali come temi d’azione. Basta andare nel sito per scoprire la ricca proposta di campi e i progetti che per i ragzzi saranno un’esperienza di vita pressoché unica: oltre alle attività di ripristino, tutela e valorizzazione ambientale, paesaggistica e culturale (il 90% dei campi si svolgono all’interno delle aree protette), i volontari di Legambiente praticano nel quotidiano l’ambientalismo, attraverso la raccolta differenziata, la riduzione del volume dei rifiuti, il consumo di prodotti del commercio equo e solidale, il risparmio energetico e idrico».

Si organizzano anche giornate come “Puliamo il mondo” e “Spiagge pulite”, oltre agli interventi di protezione civile: un lavoro che ha recuperato fisicamente porzioni di territorio, creato una rete di relazioni e incrementato la consapevolezza nei riguardi dell’ambiente, arricchendo personalmente tutti i partecipanti.

Tra i tanti campi attivi quest’estate, ci limitiamo a riferirvi su quello di Petralia Soprana (Pa), organizzato dal 29 luglio al 7 agosto in collaborazione col Centro Studi dedicato ad Epifanio Li Puma, un sindacalista ucciso dalla mafia nel 1948. Il progetto mira a riqualificare un’area semiabbandonata ai margini del fiume Salso e a creare un Giardino della Memoria intitolato a quell’uomo che lottò con coraggio contro la criminalità organizzata.
Vai al www.legambiente.it per maggiori dettagli.

Costarica
Anche spostando l’ottica all’estero sono molte le opportunità di volontariato. Da quasi vent’anni, la collaborazione con l’Associazione di amicizia Emilia Romagna-Costarica permette ai vlontari di recarsi in questo paese centroamericano per svolgere attività all’interno dei parchi. Tra queste segnaliamo la realizzazione e manutenzione di sentieri, la collaborazione alla realizzazione di centri visita e spazi per la comunicazione, l’educazione ambientale svolta all’interno delle riserve boschive ecc.

Sempre in Costarica, GapYear collabora con Fundecodes, una fondazione nata nel 2000 a Hojancha (Guanacaste) con l’obiettivo di equilibrare lo sviluppo umano e le risorse naturali. Tra le attività, le due associazioni lavorano al progetto di studio delle tartarughe marine a Ostional, una meta privilegiata per l’osservazione di questi rettili, poiché una volta al mese, nello spazio di tre notti, giungono sul litorale tra i 3mila e i 10mila esemplari. In questo ambito, i volontari sono addetti alla pulizia delle spiagge, alla protezione delle tartarughe più piccole ed alla prevenzione della caccia illegale.

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Sempre in Costarica, uno dei più verdi sulla terra e al primo posto per l’indice di felicità, e senza un suo esercito, è stato avviato anche il progetto FincaFeliz (Fattoria felice), all’insegna dei principi dell’auto-produzione, della decrescita felice e soprattutto della sostenibilità ambientale. Un ritorno alla terra e alla natura, dunque, dove all’interno della ‘fattoria felice’ uomini e donne di tutte le età possono abitare e lavorare per brevi periodi, sperimentando modi di vivere, consumare, produrre e costruire che abbiano il minimo impatto ambientale. Trovate ulteriori notizie in questo link: http://www.love4globe.org/

Africa, Asia e America Latina
Se volete provare esperienze di volontariato ambientale in Africa, Asia e America Latina vi consigliamo di prender contatto con Projects Abroad, l’organizzazione che lavora per la tutela dell’ambiente e della fauna selvatica. Potrete così conoscere la più ampia varietà di ecosistemi, dalla giungla amazzonica alla savana africana, e prender parte a varie attività con i partner locali di Projects Abroad, vivendo in area di straordinaria bellezza naturalistica e popolate da animali affascinanti. Sara così possibile realizzare studi sulla biodiversità, promuovere l’agricoltura biologica, impegnarsi per la tutela della flora e della fauna e sensibilizzare le comunità locali ai temi dell’ambientalismo.

Gli interventi dei partecipanti ai progetti di volontariato rientrano in tre categorie principali: la ricerca scientifica sulle diverse categorie di animali; i lavori manuali (piantare alberi, proteggere le grotte, costruire punti di osservazione, prendersi cura degli animali in cattività, creare pannelli esplicativi multilingue ecc.) ed infine l’educazione ambientale, per sensibilizzare sia i turisti che le popolazioni locali sull’importanza della tutela degli ecosistemi. Porte aperte anche agli studenti delle discipline scientifiche, che potranno far valere tale esperienza come stage o tirocinio convenzionato.

Come avete visto, le opportunità rivolte a coloro che vogliono partire per dedicarsi alla protezione dell’ambiente non mancano. Avete già le valigie pronte?

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