Facebook vuole dei droni per espandere internet là dove non c’è
L’espansione dei colossi della rete, Facebook, Amazon e Google, non conosce limiti visto che i rispettivi manager sono attualmente impegnati in ‘mirabolanti’ progetti aerospaziali per far arrivare internet anche negli angoli più remoti del Globo. Secondo diverse fonti, la plurimiliardaria azienda di Mark Zuckerberg – recentemente balzata agli onori della cronaca per l’acquisto di WhatsApp – si starebbe preparando a un ulteriore investimento da 60 milioni di dollari per comprare il Titan Aerospace, ovvero una flotta di 11.000 droni alimentati attraverso pannelli solari in grado volare senza sosta per 5 anni consecutivi fino a 20.000 metri di quota.
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A riportare la notizia è l’autorevole blog specializzato in nuove tecnologie TechCrunch, che sottolinea la perfetta continuità del progetto promosso dal popolare social network con il lancio internazionale di Internet.org, partnership globale impegnata a rendere internet accessibile a due terzi della popolazione mondiale che ad oggi non è ancora connessa al web.
‘Chiunque e dovunque’: è questo il motto del colosso americano pronto a lanciare nello spazio gli aerei a pilotaggio remoto per utilizzarli come satelliti e permettere a quei 2,7 miliardi di cittadini del mondo senza accesso digitale di avere la rete.
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Che i colossi del web puntino sempre più decisi sulla robotica per ampliare i loro ‘orizzonti’ non è una novità. Non molto tempo fa Google ha annunciato l’acquisizione della Boston Dynamics, azienda americana specializzata nella produzione di robot a 4 zampe in grado di correre senza sosta alla velocità di 47 km/h. Benché l’utilizzo che ‘Big G’ farà di questi animali meccanici non è ancora molto chiaro, è molto probabile che l’operazione serva a implementare il sofisticato sistema operativo mobile di Google (composto da automobili senza pilota e palloni volanti) così da portare connettività anche nei luoghi più sperduti della Terra.
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La corsa all’acquisto dei droni è stata ufficialmente inaugurata anche da Amazon, la più popolare piattaforma online dedicata all’e-commerce, che alla fine del mese di dicembre ha detto ‘addio’ ai classici fattorini per affidare le consegne a mini-robot volanti telecomandati, capaci di recapitare fino a 2,5 kg di merce in soli 30 minuti su un raggio di 16 km dal magazzino.
Insomma, la battaglia dei ‘robot’ sembra essere appena iniziata…