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Follie della scienza: mattoni dal sangue di animali

Da tempo gli scienziati sono impegnati nella ricerca di materiali da costruzione che siano al contempo a basso costo e resistenti. Un giovane architetto di nome Jack Munro, per la sua tesi di laurea presso l’Università di Westminster a Londra,  ha presentato un progetto originale e alquanto strampalato: perché non utilizzare il sangue degli animali per costruire dei mattoni?

Follie della scienza: mattoni dal sangue di animali

Trascurando i dettagli raccapriccianti, a quanto pare il sangue presenta buone caratteristiche di impermeabilità e robustezza e potrebbe rappresentare un’ottima soluzione per i Paesi sottosviluppati.

Ogni giorno il sangue drenato dalle carcasse degli animali viene gettato o incenerito. Pensate che per ogni mucca destinata al macello sono “sprecati” 8 litri di sangue, mentre se venisse raccolto e trattato potrebbe servire per  dare una mano a piccole comunità povere.  Questa proposta, secondo l’architetto, potrebbe tradursi anche in ulteriori posti di lavoro per gli addetti alla fabbricazione dei mattoni di sangue che, detta così, fa un po’ accapponare la pelle a prescindere o meno dal fatto che si sia animalisti.

Munro ha testato la sua ipotesi raccogliendo il sangue di 4 mucche: prima ha aggiunto un agente antibatterico per evitare la proliferazione di funghi, poi ha mescolato il tutto con della sabbia. Ha versato il composto in una casseruola e lo ha cotto per un’ora alla temperatura di 160 gradi. Al termine della cottura il composto era diventato una massa impermeabile, capace di resistere all’erosione prodotta dagli agenti atmosferici.

Secondo l’architetto questi mattoni rappresenterebbero l’ideale per le zone del Medio Oriente, dove sono ancora utilizzati i mattoni di fango.

Noi siamo un po’ titubanti, voi che ne pensate?

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Alessia Fistola

Nata in Abruzzo nel 1982, si trasferisce a Roma per conseguire una laurea e un master in psicologia, ma dopo una decina d'anni rientra nel suo piccolo paese ai piedi della Majella, fuggendo dalla vita metropolitana. Attualmente coniuga l'attività di psicologa libero professionista con la passione per la scrittura, un hobby coltivato sin dalle scuole superiori. Collabora con la redazione di Tuttogreen dal 2011, cura un blog personale di taglio psicologico e scrive articoli per un mensile locale. Nel tempo libero ama passeggiare nei boschi e visitare i piccoli borghi, riscoprendo le antiche tradizioni d'un tempo.

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