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Quali sono i rimedi naturali per lenire i fastidi del fuoco di Sant’Antonio? La guida pratica

Fuoco di Sant’Antonio: tutti i rimedi naturali per lenire i fastidi derivanti dai sintomi di questa patologia cutanea di carattere virale.

Quali sono i rimedi naturali per lenire i fastidi del fuoco di Sant’Antonio? La guida pratica

Il Fuoco di Sant’Antonio (il cui nome scientifico è Herpes zoster) è un disturbo che colpisce la pelle e le terminazioni nervose. Il nome deriva dal forte dolore dell’esantema, che sembra cingere il corpo con un fuoco intenso. Sant’Antonio era infatti il protettore non solo degli animali, ma anche del fuoco.

Fuoco di Sant’Antonio cause

Questa patologia virale viene causata proprio dall’herpes zoster, il microorganismo che provoca la varicella e che una volta terminata la malattia, rimane comunque nel nostro corpo.

Quando si verificano forti depressioni del sistema immunitario (come nei casi di linfomi, tumori o virus dell’HIV), è possibile che il virus torni di nuovo in azione. Questo significa che sono a rischio solo le persone che hanno già avuto la varicella e soggetti in età avanzata.

Spesso ci si chiede se il Fuoco di Sant’Antonio è contagioso: in realtà è davvero raro che il contagio avvenga nella fase acuta della malattia, perché bisognerebbe entrare in contatto diretto con il pus contenuto nelle vescicole nei primissimi giorni. Mentre è del tutto improbabile che avvenga nella fase di cronicizzazione.

Fuoco di Sant'Antonio virus
Fuoco di Sant’Antonio: il virus dell’herpes zoster

Fuoco di Sant’Antonio sintomi

I sintomi del Fuoco di Sant’Antonio si manifestano in maniera caratteristica su un solo lato del corpo, poiché riguardano un singolo nervo. Il disturbo si presenta prima con un leggero formicolio nelle zone colpite. Successivamente compaiono dei puntini rossi che poi lasceranno posto a delle vesciche. Queste sono piene di pus, ma dopo un po’ si seccheranno, formando delle croste.

A volte si presentano anche mal di testa, spossatezza, febbre, dolori addominali, brividi. Esiste anche una forma di Fuoco di Sant’Antonio senza eruzione cutanea, ma si tratta di percentuali davvero minime. Generalmente la zona interessata è quella del torace e della schiena. In alcuni casi, seppure in forma minore, possono interessare anche gambe e braccia o alcune zone del viso.

La sintomatologia può durare da 10 giorni a 2-3 mesi, ma in alcuni casi si verifica una cronicizzazione del disturbo sotto forma di nevralgia post-erpetica. Quando accade, la persona continuerà a provare forti dolori proprio nella stessa zona colpita dall’esantema.

vesciche fuoco di sant'antonio
Fuoco di Sant’Antonio: le classiche vesciche

Esistono rimedi per il fuoco di Sant’Antonio?

Per i sintomi del Fuoco di Sant’Antonio non esistono rimedi nel vero senso della parola, nel senso che le vesciche vanno via da sole, senza l’intervento di farmaci (che in ogni caso solitamente vengono prescritti). Normalmente, il medico curante prescriverà degli antivirali, ossia farmaci che agiranno in via terapeutica contribuendo ad inibire alcuni stadi in cui tipicamente il virus si replica.

Tuttavia, esistono dei rimedi naturali che possono alleviare il dolore dato dagli esantemi che compaiono normalmente con l’herpes zoster. Andiamo a scoprirli di seguito.

Fuoco di Sant’Antonio rimedi naturali

Vediamo ora quali sono questi rimedi al naturale

Agopuntura

L’agopuntura riesce a ridurre la sensazione di dolore in numerose malattie, compreso il Fuoco di Sant’Antonio. Rivolgetevi ad un professionista qualificato della vostra zona e chiedete sempre il parere del vostro medico prima di iniziare.

Olio essenziale di niaouli

Utilizzato comunemente come antisettico, antispasmodico, vermifugo ed espettorante, riesce a contenere anche i sintomi di questa patologia. Bisogna applicarne due gocce direttamente sulla zona colpita, fino a 6 volte al giorno in base alla gravità.

Peperoncino e aloe vera

Potete creare una pomata da soli unendo i semi di un peperoncino con il gel di aloe vera per poter disinfettare la zona e alleviare i dolori.

Impacchi d’acqua

Fare un impacco umido sulle vesciche in stato avanzato. Potete bagnare un telo o un asciugamano con dell’acqua fredda, strizzatelo per bene e aspettate che si intiepidisca a temperatura ambiente.

Tintura madre di echinacea

Unite 30-40 gocce in mezzo bicchiere di acqua e bevete lontano dai pasti fino a 3 volte al giorno.

Miele

Applicate del miele puro direttamente sulla zona e ripetete l’operazione varie volte al giorno per eliminare il forte bruciore. Non avete del miele in casa? Non c’è problema, lo potete ordinare online, ricevendolo a casa domani stesso.

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Farina d’avena o amido di mais

Provate a fare un bagno immergendovi nell’acqua della vasca dove avrete versato un pugno di farina d’avena oppure di amido di mais. Aspettate almeno 20 minuti per iniziare a provare sollievo dal prurito e dal fastidio delle vesciche. Potete farlo ogni giorno, magari prima di coricarvi a letto.

Miscela di oli essenziali

Potete creare anche una miscela sfruttando le numerose proprietà degli oli essenziali. Unite 10 gocce di olio vegetale di iperico, 2 di menta piperita, 2 di lavanda spica, 2 di ravintsara e 4 gocce di olio essenziale di naiuoli. Potete applicarlo fino a 6 volte al giorno.

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Corteccia di salice

Potete acquistarla in capsule in erboristeria o sotto forma di tisana. Sfrutterete le proprietà anti-infiammatorie e antidolorifiche.

fuoco di sant'antonio rimedi
Fuoco di Sant’Antonio: la corteccia di salice aiuta ad alleviare i sintomi

Melissa

Questa pianta è un potente antivirale. Potete farne degli infusi da bere diverse volte al giorno e poi utilizzare le stesse bustine da applicare localmente.

Bardana

Ecco un altro rimedio naturale per un impacco rinfrescante. Fate bollire alcune foglie di bardana in mezzo litro d’acqua, poi fate raffreddare e preparate un impacco da far agire almeno mezzora.

Altri approfondimenti utili

Leggi anche le nostre guide per le problematiche e i malanni più comuni e inizia a curarti in maniera naturale:

Alessia Fistola

Nata in Abruzzo nel 1982, si trasferisce a Roma per conseguire una laurea e un master in psicologia, ma dopo una decina d'anni rientra nel suo piccolo paese ai piedi della Majella, fuggendo dalla vita metropolitana. Attualmente coniuga l'attività di psicologa libero professionista con la passione per la scrittura, un hobby coltivato sin dalle scuole superiori. Collabora con la redazione di Tuttogreen dal 2011, cura un blog personale di taglio psicologico e scrive articoli per un mensile locale. Nel tempo libero ama passeggiare nei boschi e visitare i piccoli borghi, riscoprendo le antiche tradizioni d'un tempo.

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