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Il gatto del Bengala, una razza di gatti tutta da scoprire

Un "micio leopardo" vivace e giocherellone, che conserva alcuni tratti selvatici

Turbolento, dinamico e affettuoso con la famiglia: il gatto del bengala conserva nel nome, nell’aspetto e nel carattere i tratti tipici della sua natura selvatica. Cosa lo distingue da tutti gli altri gatti? Adora l’acqua!

Il gatto del Bengala, una razza di gatti tutta da scoprire

Gatto del Bengala: la storia

Nato da un esperimento non riuscito del dottor Centerwall che nel 1973 tentò di studiare la leucemia felina nei gatti domestici, il gatto del bengala è una razza felina ibrida derivante dall’incrocio del gatto domestico e del gatto leopardo asiatico.

Successivi incroci per rendere meno selvatico il ‘Bengal’ furono sperimentati con il gatto egiziano, il Burmese, l’Abissino e l’Ocicat.

Tutto sul gatto del bengala
Il gatto del bengala è una razza felina ibrida che conserva circa il 10% del patrimonio genetico del gatto selvatico.

Ad oggi, gli esemplari di gatto del bengala di terza generazione conservano solo in parte il carattere selvatico del loro progenitore, ma in generale si dimostrano molto più docili e mansueti di quanto si creda.

Il riconoscimento ufficiale della razza è avvenuto solo nel 1991, il che fa del gatto del bengala una razza felina relativamente recente.

gatto del bengala
Per quanto addomesticato e docile, un gatto del bengala non abbandona mai il suo istinto predatorio. Occhio quindi ai piccoli animali per casa…

Gatto del Bengala: aspetto e fisiologia

Il gatto del bengala è un gatto domestico di grossa taglia e forma allungata che a seconda dei casi può arrivare a pesare anche 9 kg.  Fisicamente presenta una struttura muscolare molto sviluppata che si accompagna ad una reattività, una dinamicità e una velocità di corsa davvero notevoli.

Per questo motivo ha bisogno di muoversi e ‘sfogarsi’ in grandi spazi o giardini. Esattamente come quella del suo progenitore selvatico, la testa del gatto del bengala è di forma triangolare, ben proporzionata al corpo e con un naso molto lungo rispetto ai gatti comuni. Gli occhi grandi e intelligenti, possono essere gialli, verdi o azzurri nel caso della variante ‘Snow Bengal‘, varietà simile al siamese ma dalla colorazione del mantello molto più chiara.

Il mantello è costituito da un pelo corto, fitto, aderente al corpo e setoso, a macchie o striato, con colorazioni di base che variano dal giallognolo all’arancio-rossastro con macchie marroni, cioccolato o cannella. Altro particolare estetico distintivo è la coda, di media lunghezza ma con la punto arrotondata.

Il gatto del bengala
Il gatto del bengala è iperattivo e presenta alcuni tratti caratteriali assolutamente distintivi

Il carattere del gatto del Bengala

Pur essendo un gatto domestico, è bene ricordare che nelle sue vene scorre sangue selvatico che caratterizza la vita di questo gatto in ogni sua fase. Adora saltare, correre, dar la caccia ai piccoli animali e nonostante sia affettuoso, docile e giocherellone il suo rimane un caratterino turbolento e imprevedibile. Ciò che colpisce di più è al sua iperattività e l’irrefrenabile voglia di arrampicarsi, saltare, curiosare ovunque e osservare il mondo ‘dall’alto’.

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Per tutti questi motivi ha bisogno di spazio per sgranchirsi le gambe, affilare le unghie ed esercitare i muscoli. La vita in appartamento gli è congeniale e anche la convivenza con bambini e altri animali, a patto che si rispetti la sua privacy e si osservi qualche regola basilare di pacifica convivenza. Non adatto a padroni pigri o non disposti al gioco.

Rufus gatto del bengala
La varietà di gatto del Bengala detta “rufus” si distingue per i colori che vanno dal bronzo-marrone al mogano-rosso

Gatto del Bengala: prezzo e allevamenti

Veniamo ad alcune importanti notazioni di carattere pratico per i padroni o gli aspiranti padroni di queste splendide creature. Come detto, questo gatto ha bisogno di ampi spazi per correre e saltare.

Ad ogni modo vive in appartamento tranquillamente, purché gli si dedichi un angolo-gioco con tiragraffi ad albero e cuccia. L’alimentazione deve essere regolare e attenta perché tende a soffrire di problemi gastro-intestinali. Predilige pollo crudo e carne cruda magra, da evitare il latte e i suoi derivati.

La toelettatura non necessita di particolari cure, a parte la regolare manutenzione delle unghie, un’adeguata pulizia delle orecchie di tanto in tanto e sporadiche spazzolate, più frequenti durante la muta. Il prezzo di un gatto del bengala può arrivare oltre i 2.500 euro.

gatto del bengala
Apprezzatissimo per la sua bellezza “selvaggia”, il gatto del bengala è una specie da conoscere in modo approfondito

Approfondimenti utili

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Erika Facciolla

Giornalista pubblicista e web editor free lance. Nata nel 1980, si trasferisce a Bologna dove si laurea in Scienze della Comunicazione. Dal 2005 è pubblicista e cura una serie di collaborazioni con redazioni locali, uffici stampa e agenzie editoriali. Nel 2011 approda alla redazione di tuttogreen.it per occuparsi di bellezza e cosmetica naturale, fonti rinnovabili e medicine dolci.

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