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Germania: parte il primo treno ibrido

In alcune città (e purtroppo non è ancora il caso dell’Italia) auto e pullman ibridi sono entrati quasi a pieno titolo tra le opzioni di trasporto. Anche il settore ferroviario potrebbe ricavare notevoli vantaggi dal passaggio alla tecnologia ibrida, essendo uno dei mezzi maggiormente utilizzati sia dai pendolari che da chi percorre tratte più lunghe per motivi di lavoro o di piacere.

Germania: parte il primo treno ibrido

In teoria la conversione all’ibrido per le locomotive potrebbe avvenire in modo quasi automatico.

Molti treni sono già dotati di una doppia unità, una per il diesel e una per il motore elettrico, di modo da consentire l’utilizzo del sistema più appropriato in base alla tratta ferroviaria che si sta percorrendo. Tuttavia, vuoi per mancanza di investimenti finanziari adeguati, vuoi per le caratteristiche fisiche proibitive di alcuni percorsi, ad oggi i treni ibridi rappresentano ancora un lontano  miraggio.

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La Germania però prova a stupire il mondo dei trasporti con un progetto pilota di cui sarà protagonista il primo treno ibrido per passeggeri. Sarà coperta la tratta fra Aschaffenburg e Miltenberg, a sud est di Francoforte sul Meno, per un totale di 37 km e 14 fermate.

Ogni fermata darà modo al treno di ricaricarsi grazie all’esclusivo meccanismo di sistema di ricarica in frenata.

E’ stata utilizzata una locomotiva Siemens Desiro Classic VT 642 dove i due motori diesel da 275 Kilowatt sono stati sostituiti da due sistemi di propulsione ibrida da 315 Kilowatt.

Il consumo di carburante e le emissioni di gas serra dovrebbero ridursi del 25%, ammortizzando costi e danni all’ambiente.

In più le batterie agli ioni di litio saranno in grado di conservare l’energia prodotta dal sistema di frenatura per poterla poi riutilizzare per l’avviamento, l’ accelerazione o per alimentazione del treno.

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Se il progetto pilota dovesse andare a buon fine, si potrebbe dare l’avvio alla revisione e all’adattamento delle vecchie locomotive verso la nuova tecnologia ibrida. Difatti quasi tutti i treni attualmente sono già predisposti per il passaggio, per cui non sarà necessario acquistarne di nuovi.

Per il settore della mobilità sostenibile questo potrebbe rappresentare un grosso passo in avanti, ma bisogna saper guardare con occhi nuovi e fiduciosi per il futuro.

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Alessia Fistola

Nata in Abruzzo nel 1982, si trasferisce a Roma per conseguire una laurea e un master in psicologia, ma dopo una decina d'anni rientra nel suo piccolo paese ai piedi della Majella, fuggendo dalla vita metropolitana. Attualmente coniuga l'attività di psicologa libero professionista con la passione per la scrittura, un hobby coltivato sin dalle scuole superiori. Collabora con la redazione di Tuttogreen dal 2011, cura un blog personale di taglio psicologico e scrive articoli per un mensile locale. Nel tempo libero ama passeggiare nei boschi e visitare i piccoli borghi, riscoprendo le antiche tradizioni d'un tempo.

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