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Il lampione intelligente a Prato è una realtà

Ad una prima occhiata lo si potrebbe scambiare per un comune lampione, dal design più moderno forse, ma nato per assolvere alla sua classica funzione: quella di illuminare i percorsi stradali delle nostre città.

Il lampione intelligente a Prato è una realtà

Ma a ben guardare si tratta di un lampione ‘smart’, un prototipo di luminarie di ultima generazione, frutto della tecnologia più innovativa in fatto di centraline ‘multitasking’ in grado di fornire una quantità di servizi aggiuntivi davvero sorprendenti, oltre che di controllare il consumo energetico in un’ottica di risparmio e luminosità intelligente.

Già perché la luce di questi speciali lampioni che da Prato a Mantova inizia ad illuminare le strade italiane non è una luce qualunque: sotto di esse si può navigare in internet, acquisire informazioni sulla viabilità in tempo reale e perfino ricaricare la batteria di biciclette e vetture elettriche.

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E non è tutto: le speciali centraline rilevano la quantità di polveri sottili presenti nell’atmosfera e dosano l’intensità della luce in base all’orario e alla presenza di veicoli e pedoni che transitano nelle immediate vicinanze. In caso di guasti o malfunzionamenti, il sistema di telegestione invia tempestivamente un segnale alla sala operativa comunale consentendo un taglio dei costi di manutenzione non indifferente.

L’ultimo tratto di sistema di lampioni intelligenti è stato installato proprio a Prato, in via Vannetti Donnini, dove l’avveniristico progetto è diventato realtà, con notevoli vantaggi per cittadini e Comune: un ottimo alleato, dunque, in tempi in cui la corsa al risparmio e la spending rewiew impongono un controllo sempre più serrato dei consumi energetici.

Non a caso, sono sempre più numerose le piccole e medie città italiane che hanno ceduto al fascino dell’illuminazione intelligente offerta da questi lampioni ‘smart’: a San Giovanni in Persiceto (BO), ad esempio, l’impianto telegestito offre servizi di videosorveglianza, Wi-fi e controllo meteo; a Barletta il Comune ha già ottenuto un risparmio energetico del 32% a settimana e anche nella provincia di Mantova il 70% dei comuni ha già approvato l’installazione di 50mila lampioni nei prossimi mesi.

Restano fuori da questo circolo virtuoso le grandi città che faticano a recepire e far propri gli enormi vantaggi che le nuove tecnologie possono offrire. La colpa, manco a dirlo, è della burocrazia lenta e farraginosa, dei contratti di gestione degli impianti pubblici lunghi e difficilmente convertibili che limitano le possibilità di investimento su ampia scala. Valide motivazioni o, più probabilmente, comodi alibi? Di certo c’è che al cospetto dei nostri cugini europei continuiamo a sfigurare…

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Erika Facciolla

Giornalista pubblicista e web editor free lance. Nata nel 1980, si trasferisce a Bologna dove si laurea in Scienze della Comunicazione. Dal 2005 è pubblicista e cura una serie di collaborazioni con redazioni locali, uffici stampa e agenzie editoriali. Nel 2011 approda alla redazione di tuttogreen.it per occuparsi di bellezza e cosmetica naturale, fonti rinnovabili e medicine dolci.

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2 Commenti

  1. Salve. C’è modo di copiare il testo dei vostri interessanti articoli in formato PDF, così da conservarli in modo + ordinato? Grazie. Attendo una vs. gentile risposta.

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