L’Istituto Superiore Sanità dichiara che l’inquinamento porta al tumore
Inquinamento e salute, inquinamento e tumori. Un nesso esiste, lo dimostrano numerose ricerche scientifiche degli ultimi decenni, cui ora si accoda anche un importante progetto di studio tutto italiano. L’Istituto Superiore di Sanità e l’Associazione Italiana Registri Tumori hanno istituito un gruppo di lavoro con lo scopo di trovare delle risposte all’incremento dei casi di tumore registrato nel decennio 1996-2005.
Nel periodo in questione, sono stati diagnosticati 57.391 casi di cancro negli uomini e 49.058 nelle donne. Rispettivamente il 9% e il 7% in più di quanto previsto.
A questo dato contribuiscono in particolare, per entrambi i generi, i tumori maligni di esofago, colon-retto, fegato, colecisti e vie biliari, pancreas, laringe, polmone, pelle (melanomi), rene e vie urinarie, vescica e linfoma non Hodgkin.
Negli uomini, inoltre, si osservano eccessi di mesotelioma e tumori maligni di prostata, testicolo ed encefalo; fra le donne, tumori maligni della mammella, del sistema linfoemopoietico nel suo complesso e, in particolare, della leucemia mieloide cronica.
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Lavorando in un’area di 44 Siti d’interesse nazionale, l’equipe di scienziati ha posto un assunto come punto di partenza: tutti i tumori considerati possono essere causati da numerosi e diversi agenti attinenti sia all’ambiente, sia all’alimentazione e agli stili di vita.
Di conseguenza, per comprendere a fondo il significato dei dati raccolti, è necessario confrontarli con altre due variabili: i dati di caratterizzazione ambientale, che indicano il livello di contaminazione delle diverse matrici (aria, acqua e suolo), e quelli cosiddetti di esposizione, che esprimono quanto la popolazione sia stata esposta a possibili fattori di rischio.
L’obiettivo è isolare la quota di casi di tumore in eccesso, e inoltre smascherare gli agenti chimici e le vie di esposizione responsabili. In questo modo si potrà orchestrare un efficace opera di prevenzione e risanamento ambientale. Entro la fine del 2013 è prevista la pubblicazione di un documento contenente le analisi definitive, che permetteranno di mettere in luce l’incidenza di un’ambiente avvelenato e malsano sulle forme tumorali.
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