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L’aeroporto di Singapore diventa una serra con tante piante

L’aeroporto di Singapore è in fase di restyling: sarà una serra gigantesca con piante e alberi ad alto fusto, e una cascata centrale alimentata da acqua piovana, per trasformare l’attesa del proprio aereo in una sosta piacevole in mezzo alla natura.

Una serra nell’aeroporto di Singapore? Ci hanno pensato i progettisti dello studio Safdi Architects, e da poco sono stati avviati i lavori al Changi Airport. La serra, che si chiamerà Jewel, sarà bioclimatica, e ospiterà molte specie vegetali, ma la vera novità è l’essere plurifunzionale: fungerà cioè sia da hub aeroportuale, da spazio pubblico, da area commerciale ma anche da spazio per l’intrattenimento.

L’aeroporto di Singapore diventa una serra con tante piante

Si tratta di un progetto da 726 milioni di euro per costruire accanto all’attuale Terminal 1 un enorme centro polifunzionale sotto la cupola di una grande serra che potrà accogliere l’aumento del flusso dei passeggeri dagli attuali 17 a 24 milioni l’anno.

singapore changi airport
L’aeroporto di Singapore si rifà il look e diventa una serra

Sotto una grande cupola di vetro di circa 134,000 mq, che ospiterà anche un capsule-hotel (un albergo in cui le stanze sono ‘capsule’ con il solo letto e i servizi in comune, per chi perde il volo o deve attendere coincidenze distanti diverse ore tra loro e si vuole riposare o dormire a basso prezzo senza uscire dall’hub, i classici ristoranti e negozi, e vere e proprie attrazioni, tra cui la più rilevante è l’immenso giardino costituito da alberi, palme, arbusti di ogni genere, sentieri in cui passeggiare, ma soprattutto una cascata di 40 metri denominata da una simil-pioggia (il rain vortex), che scende dal centro della cupola. Particolarità di essa è che “casca” da un’apertura sul tetto e verrà ricaricata dall’acqua piovana raccolta e riutilizzata.

changi airport
Il nuovo terminal di Singapore è sotto una grande cupola di vetro

L’idea di una serra in uno spazio destinato al viaggio e all’attesa è già stata sperimentata in altri ambiti, per esempio la stazione madrilena di Atocha, che ospita una spettacolare serie di piante nel suo interno.

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changi airport vista interna
Si potrà passeggiare in un immenso giardino costituito da alberi, palme, arbusti di ogni genere, sentieri

Quanto al design, lo spazio avrà una forma curvilinea, sorretta da strutture che ricordano la forma di un albero con le fronde ampie e ramificate, e ospiterà su vari livelli terrazze che permettono di ammirarne la sua straordinarietà da più angolazioni.

particolare changi airport
Un rendering della serra all’interno

L’aeroporto che ospita questa suggestiva sezione è il sesto più trafficato del mondo, e nel 2013 vi sono transitati quasi 54 milioni di passeggeri. Senza dubbio questo restyling renderà il Changi Airport più fruibile e interessante e l’attesa del proprio aereo sarà decisamente più piacevole. Un esempio di architettura naturalistica anticonvenzionale che speriamo sia presa da esempio da tanti altri aeroporti nel Mondo.

Luca Scialò

Nato a Napoli nel 1981 e laureato in Sociologia con indirizzo Mass Media e Comunicazione, scrive per TuttoGreen da maggio 2011. Collabora anche per altri portali, come articolista, ghost writer e come copywriter. Ha pubblicato alcuni libri per case editrici online e, per non farsi mancare niente, ha anche un suo blog: Le voci di dentro. Oltre alla scrittura e al cinema, altre sue grandi passioni sono viaggiare, il buon cibo e l’Inter. Quest’ultima, per la città in cui vive, gli ha comportato non pochi problemi. Ma è una "croce" che porta con orgoglio e piacere.

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