Normativa

Legge sugli ecoreati: arriva anche in Italia

Finalmente approvata la legge sugli ecoreati anche in Italia, si raddoppiano le pene e si rischiano anni di carcere e multe più salate, rimane fuori l’eternit.

Ci sono voluti 20 anni di attese, dibattiti e appelli, ma alla fine la legge sugli ecoreati è diventata realtà. Con 170 voti favorevoli e 29 contrari, il Senato ha approvato uno storico provvedimento che pone fine all’impunità per chi commette delitti a danno dell’ambiente e introduce nel codice penale 4 nuovi reatil’inquinamento ambientale, il disastro ambientale, il traffico ed abbandono di materiale di alta radioattività’ e l’impedimento del controllo.

Legge sugli ecoreati: arriva anche in Italia

Il provvedimento prevede, tra le varie cose, la soppressione della tecnica dell’air gun per la ricerca di idrocarburi in mare, pene più leggere in caso di ravvedimento operoso, il raddoppio dei termini di prescrizione dei reati e la confisca dei beni (con obbligo al ripristino dei luoghi oltraggiati) in caso di condanna o patteggiamento.
Ma vediamo nel dettaglio cosa prevede la legge in alcuni casi specifici.

Legge sugli ecoreati: inquinamento ambientale

L’articolo del Codice Penale che d’ora in avanti punirà questo delitto è il 452-bis. La pena prevista è la reclusione da 2 a 6 anni oltre ad una sanzione pecuniaria che va da 10.000 a 100.000 euro. Il reato di inquinamento ambientale potrà essere contestato a chiunque causi una compromissione o un deterioramento significativo e tangibile di acqua, aria, suolo e sottosuolo o di un ecosistema, della biodiversità, anche agraria, della flora o della fauna.

Legge sugli ecoreati: disastro ambientale

un’alterazione irreversibile dell’equilibrio di un ecosistema’ e stabilisce una pena di reclusione che va da 5 a 15 anni. Tra le aggravanti previste, spicca quella derivante dalla compromissione di un’area protetta o sottoposta a vincolo, o dal danno procurato a specie animali o vegetali già oggetto di tutela. Da ricordare che il delitto di inquinamento ambientale e di disastro ambientale commessi per colpa e non per dolo sono puniti con pene ridotte fino ad un massimo di due terzi.

Legge sugli ecoreati: traffico e abbandono di materiali ad alta radioattività

In questo caso è il nuovo articolo 452-sexies che punisce con una pena pari a 2-6 anni di reclusione e una multa di 10.000 o 50.000 euro chiunque ceda, acquisti, riceva, trasporti, importi, esporti, procuri, detenga, trasferisca, abbandoni o si liberi illegalmente di materiale considerato altamente radioattivo.

Legge sugli ecoreati
Legge sugli ecoreati: arriva anche in Italia

Legge sugli ecoreati: impedimento di controllo

Chi nega, ostacola o non permetta in qualsiasi modo l’accesso ai luoghi interessati da controllo ambientale da parte delle autorità competenti, da oggi potrà essere punito con una pena che va dai 6 mesi ai 3 anni di reclusione.

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Legge sugli ecoreati: altri casi

Oltre ai casi sopracitati, la nuova legge sugli ecoreati prevede aggravanti specifiche nel caso di commissione dei delitti in associazione e istituisce la figura del Procuratore Antimafia autorizzato a procedere per questo genere di delitti. Nonostante la notizia dell’approvazione del nuovo disegno di legge sui reati ambientali sia stata accolta da un plauso generale e abbia messo d’accordo le parti politiche chiamate al voto, c’è chi critica già alcuni aspetti del provvedimento evidenziandone limiti e contraddizioni.

Il magistrato torinese Raffaele Guariniello ha commentato la notizia bollandola con un laconico ‘nulla di fatto’. Guariniello – impegnato da anni nei processi del caso Eternit che vede imputata la nota multinazionale dell’amianto –  ha sottolineato che anche se i tempi della prescrizione sono stati raddoppiati, la struttura del reato è rimasta identica e lo spirito di fondo è quello della vecchia normativa. La Cassazione indica le varie modalità in cui può configurarsi il reato di disastro ambientale, ma stabilisce che il reato si consumi quando avviene l’evento. Visto che il caso Eternit è datato 1986, quindi il processo era prescritto prima ancora di cominciare. E questa legge non modifica il principio.

Erika Facciolla

Giornalista pubblicista e web editor free lance. Nata nel 1980, si trasferisce a Bologna dove si laurea in Scienze della Comunicazione. Dal 2005 è pubblicista e cura una serie di collaborazioni con redazioni locali, uffici stampa e agenzie editoriali. Nel 2011 approda alla redazione di tuttogreen.it per occuparsi di bellezza e cosmetica naturale, fonti rinnovabili e medicine dolci.

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