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Neve nera al Polo Nord

Un fenomeno allarmante, che rischia di squilibrare ulteriormente i delicati meccanismi nell’Artico: ecco perché la neve nera al Polo Nord è un pessimo segnale.

Il team guidato da Jason Box ha trascorso l’estate nel Circolo Polare Artico con l’obiettivo di rilevare e documentare l’allargamento dei ghiacci in Groenlandia, ma si è ritrovato una spiacevole sorpresa: una grande area (a 67 gradi latitudine nord, a 1.010 m sul livello del mare) completamente ricoperta da neve scura, molto più ampia di quanto mai immaginato.

Neve nera al Polo Nord

L’area aveva inoltre buche profonde fino ad un metro con polvere e detriti scuri, chiamati crioconite, detriti trasportati dal vento, provenienti da deserti, incendi, centrali a carbone e motori diesel.

Un'immagine della spedizione
Un’immagine della spedizione che ha misurato il fenomeno della neve nera al Polo Nord

Quali sono le ripercussioni di questa coltre nera sui ghiacciai? La neve nera al Polo Nord riduce la riflettività del ghiaccio e lo fa sciogliere più rapidamente. Gli scienziati sono abituati a ritrovare coperture scure sui ghiacciai, ma questa volta la fuliggine era eccessivamente nera al punto da spaventarli. Come non bastasse lo scioglimento dei ghiacciai in atto da decenni.

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Luca Scialò

Nato a Napoli nel 1981 e laureato in Sociologia con indirizzo Mass Media e Comunicazione, scrive per TuttoGreen da maggio 2011. Collabora anche per altri portali, come articolista, ghost writer e come copywriter. Ha pubblicato alcuni libri per case editrici online e, per non farsi mancare niente, ha anche un suo blog: Le voci di dentro. Oltre alla scrittura e al cinema, altre sue grandi passioni sono viaggiare, il buon cibo e l’Inter. Quest’ultima, per la città in cui vive, gli ha comportato non pochi problemi. Ma è una "croce" che porta con orgoglio e piacere.

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