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Ora legale 2014: quando scatta e a cosa serve

Ora legale 2014: quando scatta e a cosa serve

La notte tra sabato 29 e domenica 30 marzo 2014 scatterà la cosiddetta ‘ora legale’: tutti i nostri orologi dovranno essere spostati avanti di un’ora, ufficialmente dalle ore 2 alle 3, un strano orario ma concordato per limitare i disagi legati ai mezzi di trasporto. Gli apparecchi elettronici, come i computer, invece, modificheranno l’orario in automatico.
Ci si dovrà svegliare un’ora prima, insomma…ma farà buio più tardi la sera!
L’ora solare tornerà  invece nella notte fra Sabato 25 e domenica 26 ottobre 2014.

Ora legale 2014: quando scatta e a cosa serve

Le origini dell’idea risalgono al 1784, quando l’inventore Benjamin Franklin pubblicò sul quotidiano francese Journal de Paris una serie di riflessioni che si basavano sul principio di risparmiare energia. Franklin non fece proseliti e solo oltre un secolo dopo, nel 1907, l’idea venne ripresa dal costruttore inglese William Willet.
A differenza di Franklin, questa volta l’idea trovò terreno fertile nel quadro delle esigenze economiche provocate dallo scoppio della Prima guerra mondiale. Nel 1916 la Camera dei Comuni di Londra diede il via libera al cosiddetto British Summer Time, che comportava lo spostamento delle lancette un’ora in avanti durante l’estate. Molti altri paesi imitarono la Gran Bretagna poiché, in tempo di guerra, il risparmio energetico era una priorità.

In Italia, l’ora legale venne adottata per la prima volta nel 1916 e rimase in uso fino al 1920. Da allora fu abolita e ripristinata diverse volte tra il 1940 e il 1948 a causa della Seconda guerra mondiale. Infine venne infine adottata definitivamente con una legge del 1965, in un periodo in cui il fabbisogno energetico nel nostro paese aumentava incessantemente.
L’ora legale stabilita da tale legge durava quattro mesi, dalla fine di maggio alla fine di settembre; la durata fu estesa a sei mesi nel 1981, iniziando l’ultima domenica di marzo e terminando l’ultima di settembre. Un ulteriore prolungamento di un mese è stato adottato nel 1996, insieme con il resto dell’Europa: l’inizio rimane fissato all’ultima domenica di marzo mentre la fine è spostata all’ultima domenica di ottobre.

Il dato sull’energia elettrica risparmiata e stimata da Terna, il principale gestore della Rete di Trasmissione Nazionale di energia elettrica ad alta tensione, per quest’anno è sostanzialmente in linea con il 2009, quando l’ora legale ha consentito in sette mesi un minor consumo di energia elettrica per complessivi 640 milioni di chilowatt ora. Per rendere l’idea del risparmio conseguito, basti pensare che l’energia elettrica non consumata grazie all’ora legale corrisponde al 50% del fabbisogno residenziale di energia elettrica annuo della Regione Friuli Venezia Giulia. Riguardo ai consumi di energia elettrica nel nostro Paese, Terna, sul proprio sito Internet, www.terna.it, mette a disposizione in tempo reale la “curva di carico” con aggiornamento in automatico ogni quindici minuti.

Terna ha altresì calcolato il risparmio energetico ed ambientale conseguito in questi ultimi anni in Italia grazie all’ora legale; nel dettaglio, a partire dal 2004 e fino al 2009, lo spostamento in avanti di un’ora delle lancette dell’orologio ha permesso di non immettere in atmosfera ben 2,1 milioni di tonnellate di CO2 a fronte di 3,7 miliardi di chilowatt ora di energia elettrica non consumata e corrispondente ad un taglio della bolletta per ben 500 milioni di euro. Questo grazie al fatto che portando avanti le lancette si ritarda l’accensione della luce artificiale con il conseguente risparmio energetico sia in ambito domestico, sia lavorativo.

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