Spesa biologica

Quanto costa aprire un negozio biologico in franchising?

Quanto costa aprire un negozio biologico: una domanda che ci fanno in molti e a cui cerchiamo di rispondere con il modello del franchising. Qual è la metratura minima necessaria e quale deve essere l’investimento iniziale per aprire un negozio biologico in franchising?

Quanto costa aprire un negozio biologico in franchising?

Chi è realmente intenzionato ad aprire un’attività di commercio di prodotti biologici ha bisogno di farsi un’idea sui costi reali da sostenere. Ovviamente non c’è una risposta univoca, ma diverse risposte dettate o dalle esigenze e dalle possibilità economiche dell’imprenditore stesso o, se non si vuole ricorrere ad avventure fai-da-te, dalle indicazioni della rete di franchising cui ci si intende affiliare.

Il franchising, infatti, consiste in una particolare forma di collaborazione tra diversi imprenditori per la distribuzione di servizi e di beni, indicata soprattutto per chi vuole avviare una nuova attività ma non vuole iniziare completamente da zero e preferisce perciò associare la propria impresa ad un marchio già affermato sul mercato.

Il franchising è dunque un accordo tra un’azienda madre, con un metodo di commercializzazione consolidato, e una società, oppure una persona fisica, che intende aderire a tale metodo.

L’azienda madre concede al proprio affiliato, generalmente un rivenditore indipendente, il diritto di commercializzare i propri prodotti e/o servizi utilizzando la propria insegna e garantisce sia l’ assistenza tecnica sia la consulenza sui metodi di lavoro. Da parte sua, l’affiliato si impegna a rispettare gli standard e i modelli di gestione e di produzione dell’azienda che concede l’affiliazione.

Da un punto di vista economico, l’azienda affiliante può richiedere al rivenditore affiliato o il solo pagamento di una percentuale sul fatturato delle vendite (la cosiddetta royalty) oppure, oltre alla stessa percentuali, anche una commissione di ingresso (la cosiddetta fee). Il rivenditore affiliato, inoltre, è tenuto al rispetto delle norme contrattuali che regolano il rapporto con l’azienda madre.

Tra i tanti casi possibili di affiliazione nel mondo del mercato biologico, consultando le informazioni disponibili in rete, ne abbiamo selezionati 7, elencati qui di seguito a titolo esemplificativo; per ciascuno di essi, oltre al marchio di riferimento, è indicato il settore merceologico dei prodotti biologici commercializzati, le dimensioni minime del punto vendita e, laddove possibile, l‘investimento iniziale:

  1. per il marchio “Al Naturale” (erboristeria), la dimensione richiesta del punto vendita è stimata attorno ai 40 -50 mq, per un investimento iniziale pari a 19.000 euro per l’allestimento più altri 10.000 euro circa per la prima fornitura
  2. per il marchio “Arcadia” (cosmetici naturali) è richiesto un punto vendita di minimo 30/40 mq e un investimento iniziale minimo
  3. per il marchio “Berryland” (cosmetici naturali) le dimensioni del punto vendita sono di 40 mq e un investimento iniziale di circa 70.000 euro
  4. per il marchio “L’Erbolario” (erboristeria), sono richiesti 40 mq per 80.000 euro di investimento iniziale;
  5. per il marchio “L’isola verde” (erboristeria), la metratura richiesta è più alta, intorno ai 60-100 mq, per un investimento pari a 600-700 euro per mq
  6. il marchio “Natura Sì” (supermercato prodotti bio) prevede una metratura iniziale di almeno 250 mq e un investimento di circa 150.000 – 200.000 euro
  7. il marchio “Naturhouse” (consulenza dietetica e nutrizione) richiede 40-50 mq di locale per un investimento iniziale di 25.000 euro

Come si evince da questo seppur breve elenco, esistono davvero tante combinazioni possibili, per concretizzare l’avviamento di una nuova attività commerciale bio, sia per quello che riguarda la metratura dei locali sia per quanto riguarda l’investimento d’avvio, in relazione soprattutto alla tipologia di prodotti commercializzati.

Per la metratura, si va da un minimo di 30-40 mq a un massimo di 250 mq; per l’apertura dell’attività, sono richiesti da un minimo di 10.000 euro a un massimo di 250.000-300.000 euro.

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Alessia Fistola

Nata in Abruzzo nel 1982, si trasferisce a Roma per conseguire una laurea e un master in psicologia, ma dopo una decina d'anni rientra nel suo piccolo paese ai piedi della Majella, fuggendo dalla vita metropolitana. Attualmente coniuga l'attività di psicologa libero professionista con la passione per la scrittura, un hobby coltivato sin dalle scuole superiori. Collabora con la redazione di Tuttogreen dal 2011, cura un blog personale di taglio psicologico e scrive articoli per un mensile locale. Nel tempo libero ama passeggiare nei boschi e visitare i piccoli borghi, riscoprendo le antiche tradizioni d'un tempo.

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2 Commenti

  1. Ciao , io sarei interessato ad aprire un negozio di prodotti biologici, mi potresti dare qualche dritta in merito e dire quale marchi hai scelto per il tuo negozio.Se non e’ troppo disturbo mi potresti dare info piu’ accurate in merito.
    Io sono calabrese e lo vorrei aprire in una piccola citta’.

    grazie tanto

  2. Ciao! Io sto aprendo un negozio in franchising di prodotti bio ed ho ritenuto molto utile e valido il portale LavoroeFranchising.com. Da qui ho valutato e poi scelto, in base al tipo di investimento adatto alle mie esigenze, il marchio in cui investire. Ho trovato l’articolo molto interessante anche se devo dire che è possibile trovare negozi di qualità ad un investimento minore. Mi sono informato molto e il settore del biologico è in forse crescita anno dopo anno nonostante la crisi. Il franchising senza dubbio è una formula adatta a questo tipo d’investimento ed io per esperienza personale posso dirvi che attualmente mi trovo molto bene! Quindi vi ribadisco di cercare anche altri marchi se quei tipi di investimenti sono troppo alti sul portale LavoroeFranchising.com ne troverete diversi, anche per altre categorie.

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