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Crescita economica bassa in India nel 2014: sembra sia colpa degli attivisti green…

Non è più il bambino prodigio che si vociferava fosse: stiamo parlando della crescita economica bassa in India nel 2014. Gli analisti parlano di minimi storici, perché ha raggiunto cifre al di sotto del 5%, causando un rapido riassorbimento degli investimenti e una pericolosa onda d’urto sull’occupazione.

Crescita economica bassa in India nel 2014: sembra sia colpa degli attivisti green…

E’ colpa degli attivisti ambientali e le associazioni come Greeenpeace. O alemno è quello che sostiene l’Intelligence Bureau (ovvero i Servizi Segreti del Paese) in una rcente dichiarazione. Sarebbero dunque le organizzazioni non profit a rallentarne la crescita con le loro proteste, portando l’India allo stallo.

Progetti relativi ad impianti a carbone, centrali idroelettriche, ingegneria genetica sugli alimenti, attività estrattive di bauxite e di metallurgia pesante, sono i progetti che la ‘Nuova India’ ha in mente per raggiungere il progresso. Non stupisce affatto che gli attivisti green si siano accaniti nelle loro proteste.

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Il Primo Ministro Narendra Modi, uomo d’affari ed ex-membro dell’esercito, si dimostra simpatizzante, ma, nel frattempo, spinge la sua nazione verso nuove autostrade, traslochi di massa dalle periferie alle città, ignorando le esigenze ambientali del suo Paese.

Il progresso non può essere una scusa per distruggere ciò che abbiamo.

L’Europa e gli Stati Uniti lo sanno benissimo, ne hanno pagato il prezzo, e ora, non a caso, stanno tentando, seppur lentamente, di tornare indietro. Se c’è una cosa che l’India dovrebbe fare, è seguire l’esempio già solcato e fare di meglio; anche perché, ormai si sa, anche la cosiddetta corporate social responsibility fa guadagnare e vendere; vende consensi, guadagna appoggi.

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Proteggere l’ambiente significa proteggere il proprio futuro, la propria vita, fisica e sociale, di un individuo come di un Paese, e dunque il proprio progredire; gli uomini di potere non dovrebbero mai dimenticarlo.

La Ica

Web editor freelance per portali e siti che si occupano di viaggi, lifestyle, moda e tecnologia. Districatrice di parole verdi per TuttoGreen dal maggio 2012, nello stesso anno ha dattiloscritto anche per ScreenWeek. Oggi, pontifica su Il Ruggito della Moda, scribacchia di cinema su La Vie En Lumière, tiene traccia delle sue trasvolate artistiche su she)art. e crea Le Maglie di Tea, una linea di magliette ecologiche.

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