Risparmio energetico

Tutto sulla termostufa a pellet per riscaldare e produrre acqua calda

Come funziona, quali benefici ed i prezzi

La termostufa a pellet è un generatore di calore apparentemente molto simile alle stufe e alle caldaie alimentate con lo stesso combustibile. Ma le differenze sono tante e tutte da conoscere.

Tutto sulla termostufa a pellet per riscaldare e produrre acqua calda

Sul mercato ne esistono svariati modelli e varianti ai prezzi più disparati. Nella guida di oggi vedremo meglio le differenze, i principi di funzionamento e i benefici che questo tipo di apparecchio è in grado di assicurare.

In questo percorso, vedremo quali sono le differenze tra termostufa,stufe a pellet e a legna, termoventilatore e termoconvettori. Chi sta pensando di installare in casa o in ufficio un nuovo generatore di calore a pellet potrebbe avere le idee un po’ confuse sul tipo di apparecchio da acquistare e sull’entità dell’investimento che sarà necessario sostenere. Meglio avere le idee chiare da subito.

Che cos’è una termostufa a pellet

Cominciamo con una approssimazione, utile per introdurre il tema. La termostufa a pellet è una via di mezzo tra le stufe e le caldaie a pellet

Sebbene i punti in comune siano molti, sul piano tecnico le differenze sono abbastanza nette. Prima di fare una scelta, dunque, sarà opportuno focalizzare tali differenze. Solo poi determineremo quale sia l’apparecchio più adatto alle caratteristiche dell’ambiente di destinazione e ai benefici che vogliamo ottenere.

Come funziona la termostufa a pellet

Chiamata anche idro-stufa, esteticamente si presenta identica ad una comune stufa con combuistibile a pellet, ma tecnicamente è più simile ad una caldaia.

Spesso è descritta come la soluzione ideale per scaldare l’ambiente domestico con un apparecchio in grado di sopperire anche alla produzione dell’acqua sanitaria.

Si tratta di normalissime stufe di potenza termica compresa tra i 13 e i 35 kW. Oltre ad irradiare calore nell’ambiente in cui sono collocate, hanno anche uno scambiatore di calore. Ciò lascia circolare sia aria calda che acqua sanitaria, scaldata mediante i fumi di combustione del pellet.

Come in tutti i moderni bruciatori a pellet, anche nelle termostufe molte funzioni (accensione, spegnimento, temperature, ecc.) sono completamente automatizzate e sono regolabili mediante un display digitale.

Una volta a temperatura, l’acqua viene immessa nel sistema termoidraulico domestico a cui la caldaia è collegata e distribuita nei termosifoni per riscaldare tutti i locali della casa.

Poiché le quantità di acqua che questo apparecchio è in grado di scaldare sono notevoli, prima di acquistarla occorrerà procedere ad una valutazione termotecnica per ottenere una certificazione energetica APE dell’abitazione e dell’impianto.

termostufa a pellet

Dovremo anche dotarci di un serbatoio di accumulo. Grazie a questo accorgimento, sarà possibile utilizzare l’acqua sanitaria anche quando l’apparecchio sarà spento da diverse ore.

La presenza di un serbatoio d’accumulo è importante anche in virtù dell’impianto che si intende realizzare. Esso permette di integrare diverse fonti di calore. Ad esempio caldaie aggiuntive o pannelli solari, e di ottenere un notevole risparmio impiantistico ed economico.

Quali sono i benefici di una termostufa a pellet

Garantisce diversi vantaggi, sia dal punto di vista economico che ambientale. Inoltre la sua capacità termica è tale da sopperire alle necessità di riscaldamento e approvvigionamento dell’acqua sanitaria anche in ambienti di grandi dimensioni e con più persone.

Il più evidente è quello di risparmiare sul riscaldamento domestico, ma ce ne sono anche altri:

  • Non immettono gas tossici o particelle inquinanti nell’atmosfera. La doppia combustione che avviene nel braciere neutralizza qualsiasi tipo di impurità o polveri sottili. Ciò che viene sprigionato attraverso le canalizzazioni dei fumi è solo acqua e anidride carbonica.
  • Utilizzano i pellet. Sono una risorsa sostanzialmente economica, non inquinante e di facile reperibilità. Tra l’altro, se non venissero sfruttati, diventerebbe un rifiuto.
  • Fanno da stufa e da caldaia con un unico apparecchio a camera chiusa. Il design esteticamente è molto più gradevole di una tradizionale caldaia. In moltissimi modelli la fiamma è visibile attraverso finestre e portelli in vetro-cemento.
  • Garantiscono un risparmio sulla spesa energetica interessante. Sfruttano una risorsa (il pellet) a basso costo e dalla resa termica decisamente alta.
  • Non devono essere collocate in un ambiente apposito.

A fronte di tutti questi vantaggi, occorre tenere presente che presenta anche dei vincoli da non sottovalutare. Per prima cosa,  deve essere collegata ad una canna fumaria che termina sul tetto dell’abitazione. Quindi non possono essere collocate ovunque e non possono essere spostate.

Inoltre, non funzionano in assenza di elettricità e devono essere sottoposte a controlli e pulizie periodiche da personale specializzato.

Quanto consuma una termostufa a pellet

Indicare il consumo di questo tipo di stufa non è facile, perché dipende da numerosi fattori, dalla dimensione al tipo di ambiente da riscaldare, dalla temperatura media impostata, dal numero di ore in cui è in funzione, se la casa è coibentata bene mediante un cappotto termico, e se oltre al riscaldamento, se scalda anche l’acqua calda sanitaria, oltre alla qualità dell’apparecchio acquistato.

Detto questo, in generale, il consumo di una comune caldaia a pellet è di circa 0,25 kg/ora, per ogni kW di potenza. Quindi, in base alla potenza potenza termica della termostufa, si può stimare il suo consumo.

Per quanto riguarda la potenza, questa varia a seconda del modello, delle dimensioni, in base alle dimensioni della stanza che si desidera riscaldare e al proprio fabbisogno di calore. Solitamente, la potenza di questo tipo di stufa si misura in kilowatt (kW) e varia da 13 kW a 35 kW.

In termini di quantità di pellet, si parla di un consumo tra 2 a 8 kg di pellet al giorno a seconda che resti accesa da un paio d’ore a 10-12 ore ogni giorno. Ipotizzando un costo di 15 kg al prezzo di circa 4 euro l’uno, si può spendere in riscaldamento con idrostufa tra gli 8 ed i 24 euro al giorno.

È possibile usare una stufa a pellet come unica fonte di riscaldamento?

È consigliabile che una termostufa non sostituisca completamente la caldaia principale, ma sarebbe meglio che ne integrasse le funzioni come caldaia ausiliaria.

La sua caratteristica principale, da qui il nome di idro-stufa, è quella di produrre acqua calda e non aria calda come le comuni stufe. Per questo, può essere usata collegandola all’impianto idraulico esistente per riscaldare l’acqua che circola nei termosifoni o nell’impianto a pavimento ed in questo modo ha la funzione di caldaia. Con un apposito kit poi può anche produrre acqua calda sanitaria.

Riscalda più lentamente, ma mantiene il calore più a lungo, per questo è perfetta per integrare l’impianto di riscaldamento già esistente (a metano, gasolio o GPL), ma richiede non meno di 6 ore di accensione continua.

Sarà necessario un grande serbatoio dalla notevole capacità per alimentare la stufa destinata al riscaldamento, ed è possibile solo per una casa singola, mentre è di difficile realizzazione in un appartamento o per gestire il riscaldamento di un condominio. Per questo è consigliato usare il sistema come integrazione di un’altra caldaia, magari anche assieme al solare termico.

Quali sono i requisiti per l’installazione di una stufa a pellet

È sempre consigliabile consultare un tecnico specializzato per verificare quale potenza e fabbisogno energetico sono necessari per riscaldare adeguatamente la propria casa attraverso la termostufa. Importante è anche verificare le dimensioni dell’abitazione ed il proprio fabbisogno di calore.

Inoltre, è necessario che il tecnico controlli dove installare l’apparecchio e che sia conforme a tutte le normative in termini di emissioni, di sicurezza e di impatto ambientale.

Quali sono le dimensioni di una stufa a pellet

Le dimensioni di un apparecchio possono variare in base alla dimensione e capacità del serbatoio (20-25 kg di caricamento di pellet), ma non alla potenza, anche se in generale sono standard: circa 60-70 cm di larghezza per 60-70 cm di spessore e in altezza 110-160 cm da terra per un peso di circa 200 kg.

In base al volume in mc della stanza da riscaldare si consigliano potenze differenti.

È possibile regolare la temperatura di una stufa a pellet?

La maggior parte delle idrostufe più moderne sono dotate di un controllo elettronico che permette di regolare la temperatura dell’acqua calda prodotta dalla combustione del pellet.

Questo tipo di controllo solitamente è presente in un display digitale che mostra la temperatura impostata e un termostato che regola automaticamente la quantità di pellet da bruciare per mantenere la temperatura desiderata.

In alcuni casi, la stufa può essere collegata a un sistema di regolazione centralizzato per il riscaldamento, che permette di regolare la temperatura in tutta la casa da un solo punto di controllo.

Come si collega una stufa a pellet ai termosifoni

È importante affidarsi a un professionista esperto per l’installazione e il collegamento di questo apparecchio ad un sistema di riscaldamento ad acqua che può essere a termosifoni o un riscaldamento a pavimento. Questo garantirà  che il lavoro sia eseguito correttamente e conforme alle norme in materia di sicurezza.

Per collegare una la termo-stufa all’acqua dell’impianto è necessario seguire alcuni passaggi:

  • Verificare che sia adatta per essere utilizzata come fonte di riscaldamento e che sia in grado di integrarsi con il sistema di riscaldamento ad acqua.
  • Individuare l’ambiente adatto in cui installare la stufa con una presa d’aria e un’uscita per evacuare il fumo come la canna fumaria per garantire la giusta ventilazione
  • Installare uno scambiatore di calore tra stufa e impianto riscaldante per far gestire lo scambio di calore generato dalla combustione del pellet all’acqua che circola nel sistema di riscaldamento. Fondamentale per integrare la termostufa ad un vecchio impianto a GPL o metano, è utile anche solo  per il collegamento all’impianto idrico per l’acqua sanitaria. I modelli più recenti integrano lo scambiatore
  • Collegare la stufa ad un collettore e non direttamente all’impianto idraulico che porta l’acqua calda nei termosifoni. Il collettore serve perchè i tubi hanno diametri differenti, e l’acqua deve passare nella giusta quantità all’interno dell’impianto. In questo modo si va ad ottimizzare il riscaldamento distribuendo il fluido riscaldante in tutti i radiatori nella giusta quantità e si permette il corretto funzionamento delle valvole per lo spegnimento dei radiatori e la regolazione del fluido stesso
  • Verificare che ci sia un sistema di sicurezza che interrompa il flusso in caso di guasto o di incendio.

Quanto costa collegare la stufa a pellet ai termosifoni

Sarà un tecnico specializzato a valutare il costo in base alle condizioni dell’impianto, se è da fare ex-novo o integrare ad uno vecchio, in base alle esigenze di riscaldamento delle persone e della situazione dell’edificio e la presenza o meno di una coibentazione.

termostufa a pellet

Quanto costa termostufa pellet

La spesa iniziale da sostenere per acquistare una termostufa di buona qualità è piuttosto elevata. Oltre che dalle caratteristiche tecniche, il costo dipende anche dal design e parte dai 2.000 fino ad arrivare a 7.000 euro per modelli di potenza elevata e dal design ricercato.

Dal 2013 la legge prevede un incentivo fiscale a sostegno dell’acquisto e dell’installazione soluzioni impiantistiche finalizzate al risparmio energetico e alla produzione di calore da fonti rinnovabili. Tale incentivo è stato riconfermato con l’aggiornamento del Conto termico da parte del Decreto Ministeriale del 16 febbraio 2016.

Rientra anche nell’ecobonus del 65% che è stato pensato fin dal 2020 per l’adeguamento degli impianti ed il risparmio energetico degli edifici, anche senza ristrutturazioni e rifacimenti delle facciate.

Differenza tra termostufa e stufa a pellet

Si differenzia da una semplice stufa a pellet perchè è collegata direttamente all’impianto termo-idraulico domestico.

Funziona dunque come una caldaia tradizionale con i vantaggi e le capacità di una stufa che usa come combustibile i pellet.

Dunque, il valore aggiunto rispetto a una stufa convenzionale è la capacità di fungere da caldaia.

Differenze tra termostufa e caldaia a pellet

A differenza delle caldaie a pellet che, per legge, devono essere installate in un locale dedicato, questa può essere installata in ogni ambiente domestico.

Deve però essere collegata ad una canna fumaria preesistente o di nuova costruzione.

La caldaia, inoltre, può sostituire del tutto la caldaia classica a metano. La termostufa può integrarne le funzioni e la capacità calorifica, sostituendosi ad essa per la produzione di acqua sanitaria.

Analogamente alle stufe e alle caldaie, è provvista di un serbatoio, detto ‘silo’, la cui capacità varia a seconda del modello e della capacità termica dell’apparecchio.

Dove comprare una termostufa a pellet

Gli installatori, alcuni idraulici specializzati e o termo-tecnici possono anche vendere una termostufa. Ma naturalmente ci sono dei rivenditori specializzati che forniscono un servizio chiavi-in-mano, o solo l’apparecchio, e potrete anche acquistarla online.

Ecco come di consueto alcune indicazioni di prodotti che trovate online.

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Altre informazioni

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Erika Facciolla

Giornalista pubblicista e web editor free lance. Nata nel 1980, si trasferisce a Bologna dove si laurea in Scienze della Comunicazione. Dal 2005 è pubblicista e cura una serie di collaborazioni con redazioni locali, uffici stampa e agenzie editoriali. Nel 2011 approda alla redazione di tuttogreen.it per occuparsi di bellezza e cosmetica naturale, fonti rinnovabili e medicine dolci.

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