Troppa pesca, e nel Mediterraneo arrivano le meduse
I ricercatori dell’Università del Salento coordinati da Ferdinando Boero lanciano l’allarme: l’eccessivo sfruttamento delle risorse ittiche causato dall’eccesso di pesca potrebbe essere all’origine dell’aumento di meduse nel Mediterraneo.
Il progetto ‘Occhio alle Meduse’, realizzato in collaborazione con Marevivo e la Commissione Internazionale per l’esplorazione scientifica del Mar Mediterraneo, nasce infatti proprio per analizzare la presenza e la distribuzione delle meduse nel nostro mare.
Ciò che viene evidenziato attraverso questo studio è l’invasione di meduse che avrebbe gradualmente e diffusamente colpito le coste italiane.
Accanto al progetto ‘Occhio alle Meduse’ – che si colloca nell’alveo di altri tre grandi progetti di respiro europeo come Coconet Vectors of Change e Perseus – è stata sviluppata anche una App chiamata ‘Meteo Meduse’ per consentire di monitorare attraverso dispositivi mobili la presenza di meduse nelle acque italiane valutando anche altri elementi come la dimensione del gruppo, il tipo specifico e la distanza dalle coste.
Occorrerebbe, quindi, garantire un minore sfruttamento delle risorse dei mari per evitare l’impatto ambientale che un eccessivo utilizzo delle risorse ittiche può comportare per l’intero ecosistema.
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