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Troppe meduse nel Mediterraneo limitano la biodiversità

Siete pronti per i bagni al mare? Lungi da noi volervi scoraggiare, ma durante le vostre nuotate e momenti di relax vi consigliamo di guardarvi bene attorno, perché anche quest’estate 2014 è caratterizzata da troppe meduse nel Mediterraneo. La presenza di questi invertebrati è dannosa perché limita la biodiversità,

Troppe meduse nel Mediterraneo limitano la biodiversità

Molto probabilmente avrete già visto delle macchie violacee nel mare e sulla battiglia – non sono altro che meduse spiaggiate. In questi casi si tratta delle “velelle” o “barchette di San Pietro”, innocue poiché non urticanti per l’uomo.

Quest’anno ci sono però anche importanti novità, perché le acque dell’Adriatico si stanno popolando di una specie fino ad oggi mai presente nei mari italiani, la Pelagia benovici, caratterizzata dai lunghi tentacoli e particolarmente urticante.

Come ha fatto ad arrivare fino al Mediterraneo? Lasciandosi trasportare dalle navi ha poi trovato in queste acque la possibilità di proliferare a causa dei cambiamenti climatici dovuti al riscaldamento globale. Infatti, in tutto il mondo, le imbarcazioni trasferiscono circa 10-12 miliardi di tonnellate di acqua di zavorra ogni anno, trasportando con loro migliaia di specie marine che possono trovare condizioni favorevoli in luoghi non abituali, diventando invasive e alterando profondamente gli ecosistemi.

Ma anche l’innalzamento della temperatura a livello globale (global warming) ha causato il riscaldamento delle acque, comprese quelle del Mediterraneo – che raggiungono una temperatura estiva di superficie di ben 30° –  permettendo cosi alle specie marine tropicali di acclimatarsi in aree dove prima non riuscivano a sopravvivere.

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Ci sono troppe meduse nel Mediterrane anche a causa dell’Uomo. E’ la pesca intensiva ad aver provocato danni notevoli, diminuendo sensibilmente i pesci grandi, tradizionali predatori di plancton e meduse, lasciando così via libera proprio a questi organismi marini, che tra l’altro aumentano a dismisura poiché la loro stagione riproduttiva si è allungata grazie al riscaldamento delle acque.

Da un mare pieno di pesci… siamo così passati a un mare pieno di meduse, depauperando le specie ittiche che si nutrono di plancton, le meduse hanno perso sia i loro predatori che i loro concorrenti a livello alimentare, così che ora possono abbondantemente nutrirsi delle larve dei pesci e dei pesci più giovani, danneggiando ulteriormente le capacità di ripresa della popolazione ittica. Alterare un punto della catena significa compromettere tutto il suo equilibrio: la pesca che è stata una delle cause di questo problema, ne paga oggi le conseguenze.

Inoltre, l’evaporazione dovuta al riscaldamento globale provoca ulteriori danni, poiché accentua la concentrazione delle sostanze tossiche presenti nelle acque marine, assorbite a loro volta da quei pesci che finiscono sulle nostre tavole.

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Sull’emergenza meduse è intervenuta anche la FAO, che suggerisce di utilizzare questi celenterati sia in cucina – in molti Paesi asiatici costituiscono un piatto tipico – che in medicina – dove paiono utili a rallentare i processi di invecchiamento dell’uomo – per ovviare al loro eccesso.

Al momento, noi ci sentiamo solamente di darvi alcuni consigli utili nel caso veniate punti durante un vostro bagno.

Lavate la parte colpita solo con acqua di mare ed evitate di utilizzare aceto, alcool, ammoniaca o di strofinare la pelle irritata con sabbia o acqua calda, rimedi tradizionali non solo inutili ma che possono perfino peggiorare la situazione poiché favoriscono la scarica del veleno.

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Per bloccare la diffusione delle tossine è poi utile non grattarsi ed applicare un gel astringente al cloruro d’alluminio. Nei casi più gravi di reazione cutanea diffusa, sudorazione, difficoltà respiratorie, pallore e disorientamento è invece necessario recarsi al pronto soccorso. Non bisogna infatti dimenticare che alcune meduse con le loro punture possono provocare perfino uno shock anafilattico.

Ora sapete quindi come difendervi… lasciateci comunque augurarvi di non fare spiacevoli incontri durante i vostri bagni in mare!

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