Scooter

Yamaha R6E in versione elettrica per dimostrare che anche le moto supersportive possono essere eco-friendly

Grazie al lavoro di un pool di aziende specializzate nella realizzazione di componenti elettronici, una moto supersportiva ha trasformato il suo cuore a combustione in un propulsore elettrico, non solo pulito,  ma estremamente performante. Tanto da essere in grado di partecipare brillantemente a competizioni agonistiche.

Yamaha R6E in versione elettrica per dimostrare che anche le moto supersportive possono essere eco-friendly

Il merito della trasformazione va ascritto al Team Vercar Moto di Bellano (Lc), che nel 2099 avviò un progetto ambizioso per convertire un “must” tra i centauri di razza, la Yamaha R6, in una moto full-electric. In gergo tecnico, si dice che  la  R6 è stata “retrofittata“,  tramite l’adozione di un propulsore elettrico di tipo Brushless sincrono, con la particolarità di conservare, oltre alla ciclistica originale, anche il cambio meccanico.

SPECIALE: Moto elettriche, il listino completo

Al posto dei cilindri è stato adattato un motore derivato dall’automazione industriale e costruito dalla Acm di Varese, ottenendo un risparmio di peso prossimo ai 50 kg rispetto all’originale a pistoni. Via gruppo termico e albero motore, oltre a tutti gli accessori ad esso collegati come corpi farfallati, airbox ecc.

Dotata di raffreddamento a liquido, l’unità eroga 37 Kw di potenza e una coppia pari a 40 Nm,  per un’autonomia che va dagli 80 km nell’impiego in condizioni gara fino ai circa 200 km nelle condizioni di guida meno probanti. Le batterie, di tipo litio-polimero, sono sistemate al posto del tradizionale serbatoio e nascoste da una cover che riprende le forme dell’elemento di serie.

Leggi anche: Anche CRP ci prova con l’elettrica, presentato il nuovo prototipo all’EICMA 2012

La particolarità principale risiede nell’abbinamento di un cambio a sei marce meccanico. Un inedito se si considera  l’universale scelta della trasmissione monomarcia  nel campo della mobilità elettrica. Obiettivodel Team Vercar: limitare al massimo gli sprechi di energia in fase di accelerazione e ripresa, cercando di creare un equilibrio tra i giri motore, lo sforzo imposto al motore stesso e l’energia necessaria per la creazione del moto.

I risultati premiano gli sforzi progettuali. La R6E ha debuttato lo scorso anno al Tourist Trophy sull’Isola di Man nella categoria riservata alle moto elettriche. Anche quest’anno il Team Vercar Moto sta organizando il viaggio sull’Isola situata nel Mare d’Irlanda, ma lo sguardo è rivolto anche al nuovo Campionato Mondiale istituito dalla Federazione Internazionale.

Quello che oggi è un prototipo singolo, del valore di 120 mila euro, un domani potrebbe divenire un modello prodotto su larga scala, ma anche un kit pratico per modificare la motocicletta che sta nel nostro box. A costi ovviamente più accessibili, e con la prospettiva di sorridere all’ambiente.

Forse ti potrebbe interessare anche:

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Pulsante per tornare all'inizio