A Priolo nasce la centrale solare termodinamica Archimede con specchi ustori
Nasce a Priolo la prima centrale solare termodinamica composta da specchi ustori in grado di funzionare anche di notte e che fornirà energia elettrica a 4 mila famiglie. La centrale solare termodinamica Archimede, già ribattezzata “fattoria del sole” utilizza la tecnologia dei sali fusi; primo caso al mondo, integrata con un impianto a ciclo combinato dove gli specchi parabolici lineari concentrano e riflettono la luce solare su tubi.

All’ interno dei tubi scorre olio minerale, quì l’olio si riscalda e viene trasportato in una caldaia dove l’acqua, diventata vapore ad alta pressione, aziona le turbine che producono energia elettrica. Altra caratteristica essenziale della centrale solare termodinamica Archimede di Priolo, è la capacità conservare l’energia termica del sole generando elettricità anche di notte o in caso di cielo coperto.
L’impianto della centrale solare termodinamica Archimede è costato 60 milioni di euro, ha una potenza di 5 megawatt, dispone di 30 mila metri quadri di specchi collettori parabolici e 5 chilometri e mezzo di tubi speciali. L’energia prodotta dalla centrale solare termodinamica Archimede di Priolo permetterà di risparmiare 2.100 tonnellate di petrolio all’anno e di ridurre le emissioni di anidride carbonica per circa 3.250 tonnellate.
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