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Animalisti vogliono abolire il Palio di Siena perché pericoloso per i cavalli.

La tradizionale gara di cavalli della città toscana, la cui tradizione risale al Medio Evo, è un evento sportivo in cui questi animali soffrono e rischiano di morire; dopo il recente abbattimento di una cavalla, pur avendole somministrato tutte le cure possibili, si torna a parlare di abolire il Palio di Siena.

E’ un evento dalla tradizione storica medievale molto sentito dai contradaioli, dunque difficile pensare di abolire il Palio di Siena, tuttavia continua ad essere discusso e controverso, soprattutto per la puntualità con cui di anno in anno si verificano le morti dei cavalli coinvolti in questa occasione.

Animalisti vogliono abolire il Palio di Siena perché pericoloso per i cavalli.

Anche quest’anno, infatti, il Palio porta con sé il prezzo sanguinoso pagato dalla cavalla Periclea, morta a seguito di un infortunio incorso durante lo svolgimento di una delle batterie della corsa in Piazza del Campo; l’intervento dei veterinari non ha permesso di scongiurare il decesso dell’animale di 7 anni, abbattuto alcune ore più tardi dall’incidente, a causa delle complicazioni successive alla frattura alla zampa anteriore destra.

L’ennesimo episodio che si è verificato durante il Palio di Siena ha riacceso le sempre vive polemiche degli animalisti su questa tradizione pluricentenaria, che sembra avere poco a cuore le condizioni degli animali coinvolti, tanto da richiederne l’abolizione. Dal 1970 ad oggi almeno 50 cavalli hanno perso la vita a causa di incidenti durante la manifestazione senese, senza tener conto dei decessi sottaciuti e non emersi agli onori della cronaca.

L’ultimo infortunio mortale era quello verificatosi ai danni di Messi, cavallo della contrada della Chiocciola, deceduto durante la quarta prova della corsa durante il Palio del 2011.

Animalisti vogliono abolire il Palio di Siena perché pericoloso per i cavalli.
Animalisti vogliono abolire il Palio di Siena perché pericoloso per i cavalli

Ci sarebbe da porre seriamente la questione chiedendosi se una tradizione, per quanto sentita dai cittadini senesi, possa continuare ad essere giustificata e perpetrata, visto che si risolve puntualmente in situazioni che mettono a rischio la vita dei cavalli. Di fronte alla casistica del periodo più recente, in particolare degli ultimi 15 anni, per cui si può dire che ogni due anni si è verificato un incidente, questo evento storico e tradizionale sembra tradursi in morti annunciate piuttosto che tragici incidenti o fatalità.

Voi cosa ne pensate?

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