Tutte le caratteristiche e proprietà dell’acacia, pianta da cui si ricava un ottimo miele. Scopriamo anche come coltivarla, e quali utilizzi in cucina e le possibili controindicazioni.
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L’acacia è il termine botanico con cui si fa riferimento ad una grande famiglia di alberi. In realtà quando noi pensiamo all’acacia, intendiamo una specifica pianta, la Robinia pseudoacacia, da cui si ricava il miele di acacia.
È conosciuta anche con il nome di gaggia o falsa acacia e da sempre viene associata al simbolo dell’immortalità e della purezza.
L’albero è una specie a foglia caduca, appartenente alla famiglia delle Fabaceae. Vive nelle zone boschive, è originario dell’America settentrionale, ma oggi lo troviamo anche in Europa, compresa l’Italia. L’altezza dell’albero sfiora i 25-30 metri.
La corteccia è di un colore marrone scuro, i rami contengono spine e la chioma assume una caratteristica forma tondeggiante. Le foglie sono verdi e sono raggruppate in piccoli gruppi.
Nel periodo tra maggio e giugno nascono dei piccoli fiori di colore bianco-giallognolo, molto profumati. Più tardi compaiono i frutti, che altro non sono se non dei piccoli baccelli che raggiungono un colore marrone scuro.
Ci sono più di 1.500 specie di acacie, di cui 1.000 sono presenti in un unico paese, l’ Australia, che ne ha fatto il suo albero nazionale. Tra le specie più famose citiamo l’Acinacea acacia o la Myrtifolia acacia.
È un albero molto ambito nei paesi secchi e aridi, perché offre ombra nei paesaggi desertici, ma anche frutti e fiori. Si trova in quasi tutti i continenti in forme diverse, adattate al clima in cui l’albero cresce.
Ad esempio, nel sud della Francia, c’ è una varietà molto conosciuta ed apprezzata per i suoi fiori gialli: l’acacia Fimbriatae.
Questa pianta ama il sole diretto, tuttavia è molto resistente per cui si adatta anche a zone poco soleggiate o con condizioni climatiche particolari, come in riva al mare.
Al contrario non tollera neve e vento ed ha bisogno di calore (temperatura ideale compresa fra una minima di 15° durante il giorno e 7° di notte) ma è comunque relativamente resistente sia al freddo che al vento.
Se coltivata in giardino, non necessita di cure particolari. Riceve la giusta quantità di acqua dalle piogge, per cui non richiede di essere annaffiata. I terreni devono essere drenati e ben profondi, per consentire lo sviluppo delle radici possenti, .
Essendo una specie rustica, generalmente non si ammala. Può capitare tuttavia che sia attaccata da cocciniglia e larve minatrici.
Viene impiegata, oltre che per la produzione di miele, anche come rimedio naturale. Sono numerose le proprietà che ne garantiscono l’impiego in fitoterapia e nella medicina popolare. Questo grazie alla presenza di flavonoidi, mucillagini, tannini catechici e derivati flavanici.
Inoltre questa pianta è ricca di:
Vediamo nello specifico tutti gli impieghi come rimedio naturale, per ridurre il consumo di farmaci e ottenere benefici in maniera naturale.
L’utilizzo di questa pianta in cucina è noto da tempi immemori. Quando si viveva in periodi di carestia e povertà, era pratica comune cucinare i semi. Questi difatti contengono molto calorie e sono particolarmente nutrienti.
Oggi si utilizzano i fiori per la preparazione di marmellate e liquori. Se i fiori vengono essiccati, sono impiegati per tisane dall’effetto distensivo. Inoltre da essi viene estratto un aroma, chiamato piperonal, a volte utilizzato come alternativa alle bacche di vaniglia.
Trovate qui i fiori di questa pianta:
Come vi anticipavamo, da questa pianta si ricava dell’ottimo miele. Ecco il nostro speciale proprio sul miele di questa pianta.
Di questa pianta è molto apprezzato anche il legno della corteccia. Sin dall’antichità veniva utilizzato per realizzare attrezzi da lavoro in ambito agricolo. Oggi viene impiegato anche per la costruzione di alcuni strumenti musicali, pavimenti e complementi d’arredo.
Questa particolare tipologia di legno non viene attaccata dagli acari, per cui resiste a lungo nel tempo anche contro l’umidità.
Come tutti i rimedi naturali, questa pianta va somministrata dietro il parere di un professionista esperto.
Il fai da te potrebbe rivelarsi pericoloso, soprattutto se si stanno assumendo dei farmaci.
Inoltre alcune parti della pianta sono nocive per l’uomo, contenendo degli alcaloidi tossici.
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