Adottare un gatto non è una cosa che si deve fare d’impulso. Occorre infatti conoscere un po’ di più sulle abitudini dei nostri amici pelosi prima di accoglierne in casa uno.
Adottare un gatto diventa un’esperienza positiva se si conoscono veramente i bisogni di questi animali.
I felini sono oggetto infatti di luoghi comuni e falsi miti che rischiano di creare disinformazione e pregiudizi. Adottare un micio vuol dire sapere veramente i bisogni di questi animali.
Tra questi, ad esempio, la credenza che vede il gatto come un animale “indipendente” e la convivenza con un micio estremamente facile: niente di più sbagliato.
I gatti possono vivere anche 15-20 anni, durante i quali ci dovremo prendere cura della loro pulizia, alimentazione, salute, oltre a dedicargli tempo e denaro. Per questo motivo, prima ancora di accogliere un micio nella nostra vita e sbizzarrirci nella scelta dei nomi dei gatti maschi e femmine che siano, ci sono delle cose da sapere sul loro universo.
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Ecco le 5 cose da sapere per chi vuole adottare un gatto.
I baffi sono organi misteriosi che più di ogni altra cosa suscitano l’interesse umano, tanto da essere ritenuti anche un oggetto da collezione. Chiamati in gergo tecnico vibrisse, sono dei veri e propri organi di senso, ovvero delle strutture attraverso le quali i gatti sono in grado di percepire il mondo esterno, al pari di occhi e orecchie.
La loro funzione è quella di captare gli spostamenti d’aria nell’ambiente in cui il gatto si sta muovendo; è stato calcolato che una vibrissa felina può percepire pressioni fino a 2 mg. Proprio perché sono un organo sensoriale tanto importante e sensibile, i baffi dei gatti non vanno mai rimossi né tagliati, per nessun motivo.
Gli artigli dei gatti ci fanno subito pensare ai graffi oppure all’arrampicata selvaggia su tende e divani e, per questo motivo, la decisione di tagliarli e spuntarli viene spesso presa alla leggera.
In realtà gli artigli sono importantissime appendici dell’apparato muscolo-scheletrico di un gatto e assolvono ad una moltitudine di funzioni: fisiologiche, di difesa territoriale, comunicative ecc. oltre ad essere dei veri e propri strumenti prensili.
Va sfatato dunque il mito che spuntare e tagliare gli artigli è il modo migliore per salvare divani, tessuti e mobili; i danni agli oggetti saranno meno intensi solo finché l’uncino sarà sufficientemente corto da non rimanere impigliato, ma i gatti continueranno ad usare gli artigli e a graffiare per farli tornare affilati.
Trovi altre informazioni la cura quando hai deciso di adottare un gatto:
Il comportamento dei gatti li porta a muoversi nel mondo come se esso nascondesse misteri che solo loro sono in grado di conoscere. L’attitudine al nascondimento o all’occupare spazi sopraelevati – come alberi, mobili o tetti – rivela infatti un loro preciso tratto evolutivo che si è mantenuto inalterato nei secoli perché, oggi come ieri, consente loro di mettersi in sicurezza da eventuali predatori oppure, al contrario, avvicinarsi alla “preda” il più furtivamente possibile.
Questi comportamenti sono dunque normali e insiti nella natura più profonda del gatto; tuttavia è possibile insegnargli alcune “abitudini” di buona convivenza che siano un punto d’incontro tra lo stile di vita felino e quello familiare.
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“Pulci? Non sul mio gatto!”: questo è l’atteggiamento di chi tiene il proprio micio in casa. Purtroppo le pulci del gatto possono visitare anche la casa più pulita e, per questo motivo, è utile saper riconoscere gli indizi della loro presenza ed intervenire in fretta.
I sintomi a cui fare attenzione sono: il prurito del vostro micio che lo porta a grattarsi costantemente, la presenza di piccoli insetti scuri o escrementi (puntini neri simili a polvere) sul suo pelo, le infiammazioni e le conseguenti chiazze rosse sul manto e le punture di insetti sulle nostre caviglie e sui polpacci.
Una volta individuato il problema è sufficiente applicare prodotti antiparassitari specifici non solo sul nostro gatto, ma anche nell’ambiente circostante.
Non resisti alla tentazione di riprendere i mici in pose buffe, dinamiche divertenti, strafalcioni eclatanti e sorprendenti colpi di scena?
Prima di pubblicare video di gatti divertenti sul web pensaci bene, in questo modo potresti contribuire a provocare grossi problemi nella futura evoluzione della relazione uomo-gatto!
Questi filmati rischiano di infatti di promuovere un’immagine iconica del gatto, totalmente distaccata da quella che è la loro reale identità, ed educare il pubblico ad ignorare gli stati emotivi degli animali poiché allenano a fidarsi di arbitrarie interpretazioni del suo comportamento senza preoccuparsi di ciò che l’animale stia effettivamente esprimendo.
Una volta presa la decisione di adottare un micio nella propria famiglia, una questione fondamentale da affrontare è la ricerca dei nomi per gatti. Ricordati di evitare nomi molto lunghi o troppo strani e difficili, nomi propri di persone o troppo comuni tra gli animali.
I gatti, infatti, rispondono meglio a nomi brevi composti da una o due sillabe e facili da riconoscere in mezzo a tutte le altre parole pronunciate dagli essere umani. Quando il nome del nuovo arrivato è stato deciso, è opportuno non cambiarlo più, anche se ne trovi uno che ti piace maggiormente o che ti sembra più adatto: il tuo gatto non si offenderebbe, ma così facendo potresti confonderlo e creargli ‘crisi d’identità’!
Per scoprire altre curiosità sui gatti e imparare a conoscere il loro misterioso mondo il sito Io e il Mio Animale, una nuova community dedicata a chi ama cani e gatti, è una miniera di informazioni; ogni giorno potrete trovare articoli, notizie, video e curiosità per prenderti cura nel migliore dei modi di questi meravigliosi animali!
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