Scopriamo le proprietà e gli usi dell’agrimonia, una pianta dalle virtù disinfettanti e antinfiammatorie utilizzata fin dal Neolitico, molto indicata come digestivo e diuretico. Eccovi la nostra scheda completa ai benefici per la salute ed all’utilizzo anche in cucina di questa pianta medicinale.
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L’agrimonia (nome scientifico agrimonia eupatoria) è una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle rosacee.
Cresce spontaneamente sotto forma di arbusto (fino a 70 cm) in zone climatiche prevalentemente temperate, in particolare lungo le strade e i sentieri di campagna.
Le foglie dell’agrimonia sono dentellate e caratterizzate da un colore verde vivo, mentre i fiori gialli e piccoli si sviluppano tra giugno e settembre. Il frutto è un achenio che non supera i 7 mm di grandezza riconoscibile dal tipico anello di aculei nell’estremità superiore.
Le sue origini sono antichissime, ma a rivelarle è il suo stesso nome: secondo la tradizione, infatti, argemonia è il nome latino con cui si indicava una varietà di papavero utilizzato nell’antichità per curare un mal d’occhi chiamato ‘arghema’. La sua introduzione ufficiale in fitoterapia si attribuisce a Mitridate Eupatore detto anche Mitridate ‘Il Grande’, re del Ponto dal 111 a.C. e grande antagonista della Repubblica romana.
Le sue tante proprietà medicinali sono conosciute fin dai tempi di Greci e Romani che la utilizzavano per la cura dei disturbi epatici, man non si esclude che le sue virtù fossero note già durante il periodo neolitico, visto che in diversi insediamenti del periodo sono state ritrovate tracce di frutti di agrimonia.
E’ un ottimo disinfettante e antinfiammatorio.
Particolarmente adatta inoltre al trattamento di lievi patologie a carico di cute e mucose, come abrasioni, piccole ferite, infiammazioni al cavo orale e tonsillite.
Ha proprietà analgesiche efficaci per la cura di nevralgie, artriti, periartriti, ma è anche un ottimo digestivo e un decongestionante naturale.
Contiene tannino, flavonoidi e vitamine K e B . Per questo ha proprietà astringenti, emostatiche, diuretiche e antistaminiche. Queste la rendono un valido alleato per il trattamento di diarrea, stomatite, insufficienza epatica, riniti allergiche, dermatiti e congiuntivite.
L’agrimonia si assume principalmente sotto forma di decotto, tisana o infuso ottenuto dalle foglie.
In cosmesi, gli estratti di agrimonia vengono utilizzati in formulazioni adatte al trattamento di irritazioni o pelli e capelli grassi. Davvero una pianta dai molteplici utilizzi.
Per dar sollievo agli occhi stanchi o arrossati, invece, preparate un decotto, lasciate raffreddare e applicatelo mediante impacchi sugli occhi.
Per le sue proprietà curative è usata anche nelle infusioni dei fiori di Bach.
Anche se l’agrimonia non trova particolari applicazioni in cucina, il suo estratto è ottimo per preparare tè e tisane. Queste preparazioni faranno la gioia dei palati che prediligono retro-gusti amarognoli.
Per godere appieno dei benefici di questa pianta e contrastare i disturbi al fegato potete farne un infuso. Vi occorrono:
Preparazione. Immergete un filtro da tè con le foglie essiccate di agrimonia e di parietaria nell’acqua bollente. Lasciate in infusione per 15 minuti. L’infuso così ottenuto dovrà essere assunto due volte al giorno lontano dai pasti.
Non si rilevano particolari controindicazioni. Si consiglia comunque di consultare il proprio medico o farmacista prima dell’uso.
Non è consigliata a persone che stanno prendendo farmaci per il trattamento di ipertensione o ipotensione.
Sconsigliata anche in caso di cure con antivitamine K.
Non risultano effetti collaterali noti, può tuttavia portare a fotodermatosi.
Ed infine eccovi dove trovare online prodotti a base di agrimonia ed un libro molto interessante sulle erbe medicinali:
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