L’albicocca è uno dei frutti principali della stagione estiva. Ricca di proprietà nutritive e adatta a diversi regimi alimentari, può essere consumata in innumerevoli modi: fresca, essiccata, sciroppata, come guarnizione per splendide torte, come base per una classica marmellata… Scopriamo le migliori ricette!
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L’albicocca (nome scientifico Prunus armeniaca), appartenente alla stessa famiglia delle ciliegie, delle pesche e delle prugne, è un altro frutto che regna sovrano durante la stagione estiva.
La sua polpa, dalla consistenza morbida e dal sapore leggermente acido, stimola le secrezioni gastriche.
Ci sono differenti varietà. Le più conosciute sono:
Ci vogliono circa 6 mesi per far maturare questi frutti, che sono raccolti a mano. La loro stagione è quella della tarda primavera, fino l’inizio dell’estate. Sono infatti disponibili dai primi di maggio all’inizio di luglio.
L’albicocca ha riconosciute proprietà disintossicanti e antiossidanti e svolge un efficace protezione contro il cancro e l’invecchiamento cellulare. Aumenta anche la resistenza alle infezioni. È pertanto un frutto prezioso per la nostra salute,oltre che dolcissimo e dissetante.
Gustose e fresche, le albicocche sono altamente digeribili e hanno un basso apporto calorico. Come gran parte della frutta, infatti, anch’esse sono composte essenzialmente da acqua insieme ad altri importanti nutrienti.
L’elevato tenore di potassio (259 mg per 100 g), di fronte ad un fabbisogno minimo stimato in 500 mg/100 gr.
È una fonte notevole di provitamina A, detto anche betacarotene, che si trasforma nel corpo in vitamina A. Questa vitamina è necessaria per la crescita, per il benessere della pelle e delle mucose, e per la visione, specie al crepuscolo.
Copre oltre la metà del fabbisogno vitaminico di un adulto: 100 gr (2 albicocche) forniscono da 1,5 a 3 mg di beta-carotene, che è quasi il 50% della quantità raccomandata per gli adulti.
Una dieta ricca di questi frutti è particolarmente consigliata in gravidanza, e in chi fa uso di pillola contraccettiva, oltre che per i fumatori. Tutte condizioni che aumentano la necessità di vitamina A e del suo precursore.
Il suo elevato contenuto di carotenoidi (con azione antinfiammatoria e antiossidante) rende il beta-carotene un potenziale alleato contro il cancro al seno, e aiuterebbe nella protezione dalla degenerazione maculare legata all’età. Secondo uno studio indiano del 2012, il questa provitamina può essere utile anche per controllare la tossicità epatica dell’alcol.
Grazie alla presenza del potassio e della vitamina A, costituisce un alimento consigliato per chi soffre di anemia e spossatezza cronica, poiché consente di reintegrare rapidamente i sali minerali persi nel corso della sudorazione.
Per tale motivo è particolarmente consigliato come cibo da far consumare ad anziani e bambini durante il caldo. Questo frutto è raccomandato anche nella dieta degli sportivi, in special modo chi compie sforzi prolungati e attività di resistenza, per consentire una buona eliminazione delle tossine accumulate con la fatica.
Ben noto è anche il suo potere antiossidante, dovuto alla presenza di beta-carotene, convertito durante l’assimilazione in vitamina A.
Altri effetti benefici riguardano il rafforzamento del sistema immunitario, l’azione di contrasto alla formazione del colesterolo ‘cattivo’ (per merito, in particolare, del licopene), motivo per cui questi frutti sono validi alleati del sistema cardiocircolatorio.
Anche la pelle e l‘abbronzatura ricevono conseguenze positive dal consumo delle albicocche grazie alla stimolazione nella produzione di melanina esercitata da questo alimento.
È particolarmente ricca di fibre benefiche per il funzionamento intestinale, regola il transito e aiuta a combattere la pigrizia intestinale, ben tollerate anche da intestini sensibili.
Essendo un cibo facilmente deperibile, le albicocche andrebbero consumate dopo pochi giorni dall’acquisto, ma non ci sono particolari controindicazioni sulle quantità, date le notevoli proprietà nutrizionali di cui sono portatrici. Il consumo di frutta disidratata invece ha alcune controindicazioni in caso si seguano regimi alimentari specifici:
Dalla spremitura a freddo dei semi contenuti nei noccioli delle albicocche si ottine un olio lenitivo, emolliente e antisettico perfetto per la cura della pelle infiammata, delle piccole piaghette e per pulire il viso e attenuare le rughe.
L’olio di albicocca è usato anche in cucina a crudo per condire carpacci e insalate.
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Ha anche alcune curiose caratteristiche:
È così digeribile e priva di allergie, da essere uno dei primi frutti dello svezzamento, trasformata in purea, o mescolata con un formaggino fresco o della ricotta.
Quale ingrediente della cucina naturale, è utilizzata soprattutto per farne marmellate e per i dolci ma si sposa con le carni bianche ed i salumi.
Essiccata è un ottimo ripieno per l’arrosto di maiale e accompagna altrettanto bene i formaggi più grassi e cremosi come gli erborinati e il camembert. Inoltre, è un ingrediente dei classici piatti mediorientali, come la tajine di agnello.
Si prestano molto bene ad essere essiccate sia con l’apposito essiccatore che in forno, tenuto bassissimo e con lo sportello aperto, per 3-4 ore. Si potranno gustare così per tutto l’inverno.
Curiosità: l’albicocca, per via della sua provenienza armena, in dialetto veneziano e in altre varianti dei dialetti del Nord-Est, è nota anche come “armelìn”.
Si può anche essiccare, disidratando il frutto fresco, per averla a disposizione per lungo tempo, dopo il suo periodo di maturazione. Il contenuto d’acqua è tre volte più basso del frutto fresco, diventando meno attaccabile dai batteri, che potrebbero degradarlo.
È venduta denocciolata, perché può causare avvelenamento da cianuro. Contiene infatti un composto naturale chiamato amigdalina, che si trasforma in cianuro dopo l’ingestione. La dose massima per un adulto è di un nocciolo.
Essiccata, aumenta alcune delle sue caratteristiche nutrizionali – fino a 5 volte maggiori – fatta eccezione per la vitamina C, che si degrada molto velocemente e quindi è assente. Molto più energica del frutto fresco (271 kcal contro le 59 kcal per 100 gr , quella secca è anche più ricca di potassio e di fibre.
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Una deliziosa ricetta a base di albicocca è la crostata alle albicocche e ricotta per una tortiera da 22 cm:
Preparazione. Cuocete in bianco (coperta da fagioli secchi o riso e bucherellata con la forchetta) un rotolo di pasta brisée a 150° per 20 minuti. Lasciate raffreddare. Intanto lavate e tagliate a metà le albicocche, che poi sciropperete in un padellino con lo zucchero e l’acqua.
Il liquido bollirà per caramellarsi, ma fermate la cottura quando diventa ambrato e non scuro. In una terrina mescolate ricotta, zucchero al velo, cannella e sciroppo in eccesso, dopo aver scolato le albicocche dal padellino. Quando avrete un composto soffice e omogeneo stendetelo sulla pasta livellando con un coltello e coprite con le albicocche a spicchi disposte a corolla. Servite tiepida!
Un classico delle ricette salate con retrogusto dolce, farà un figurone nei pranzi importanti. Ingredienti per 6 persone:
Preparazione. Lavate il pollo e asciugatelo. Disponetelo in una pirofila e guarnite con la frutta secca. Inserite nella tasca pulita 1 manciata di un mix di sale grosso, aglio e timo. Sistemate anche un po’ di frutta secca. Coprite il pollo con la pancetta. Infornate a 180° nella griglia di mezzo e dopo mezz’ora togliete la pancetta e tenete da parte. Irrorate con il vino bianco. Cuocete per un’altra ora. Servite pezzi di pollo con il sughetto che si sarà formato in una salsiera a parte e assieme alla frutta.
Scopri le proprietà della frutta estiva, ci sarà anche più gusto nel mangiarla:
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