Come leggere le etichette alimentari
Il richiamo alle norme sulla sicurezza degli alimenti arriva dopo che la peste infettiva è scoppiata. Il passaggio è chiaro: basta pensare alla mucca pazza, la paura continentale ha obbligato le aziende ha tracciare l’origine della carne. Stesso discorso per il pollame, l’obbligo è scattato dopo l’esplosione dell’avaria. Nessuna indicazione per la carne suina, anche se solo due giorni fa un’intera famiglia in Sardegna è finita ricoverata all’ospedale di Nuoro per infezione da trichinella. Una larva che resiste nella carne cruda, infezione che può provocare anche la morte ed è causata dai maiali allevati allo stato brado e alle macellazioni fai da te.
Tracciate in modo completo, ma l’obbligo non ha fermato il recente allarme diossina, le uova.
Se per il latte fresco l’etichetta è obbligatoria, nessuna indicazione è dovuta per quello in polvere e per tutte le preparazioni a base di latte utilizzate nelle produzioni casearie. Insomma un sistema ancora permeabile, senza regole ermetiche.
Vediamo quindi come è necessario difenderci e cautelarci nella vita di ogni giorno ed in particolare quando filtrano alcune notizie come l’ultima, sulla mancata sicurezza alimentare.
Come leggere le etichette degli alimenti:
Si vedano di seguito alcuni esempi di etichettatura, con le spiegazioni su come leggere le etichette e avere la certezza della provenienza degli alimenti (tratti dal sitomartinialimentare.com)
Le importazioni dalla Germania. L’intero paese è sotto osservazione per l’allarme diossina. Non mancano le rassicurazioni, ma sono stati chiusi quasi 5mila allevamenti di poli e suini in Germania. Insomma, massima attenzione. E in Italia si importano numerosi prodotti alimentari tedeschi: 27 mila quintali di uova, 41 milioni di quintali di latte di cui 8 milioni di latte fresco mentre 2 milioni e 600 mila quintali è la misura della carne di suino made in Germany. Numeri importanti.
Falsificazione delle etichette. Non bastano per prevenire le frodi alimentari. Come dimostra un recente e ingente sequestro di alimenti operato recentemente dai Nas dei carabinieri a Bologna. A prodotti scaduti e mal conservati venivano sostituite e contraffatte le etichette. Da leggere sui traffici e contraffazione di cibo, spesso avariato, il bel libro di Massimo Carlo e Francesco Abate “Mi fido di te”.
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