L’alluminio è un materiale estremamente versatile impiegato in tantissimi settori. Robusto e resistente, ma al tempo stesso anche leggero e facile da lavorare, è ecologico perché si può riciclare. L’alluminio secondario, ovvero quello riciclato, ha infatti le stesse proprietà di quello primario, ma ad un costo irrisorio sia in termini di estrazione che di energia.
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L’alluminio (simbolo AI e numero atomico 13) è un metallo duttile dal colore argentato molto versatile. Trova infatti impiego in numerosissimi contesti e campi di applicazione.
Naturalmente presente sulla superficie terrestre, si ottiene dai minerali di bauxite e costituisce il metallo in assoluto più abbondante sulla Terra.
Data la sua estrema versatilità, è il secondo metallo più utilizzato dopo l’acciaio. A livello globale, la domanda di alluminio è salita a circa 29 milioni di tonnellate l’anno, di cui circa 22 milioni di tonnellate di alluminio vergine e 7 milioni di quello riciclato.
L’alluminio non è presente in natura come metallo puro ma sotto forma di composti che costituiscono circa l’8% della crosta terrestre. Viene prodotto quasi solo a partire dalla bauxite, scoperta a Les Baux, borgo della Francia meridionale. Pare che al Mondo vi siano 22.500 milioni di tonnellate circa depositi di bauxite.
Tuttavia, ci sono poi molti altri minerali che lo contengono e che, pertanto, potrebbero essere utilizzati per la sua produzione.
Di fatto, quindi, le risorse di materia prima per l’alluminio sono praticamente illimitate. Si tratta del terzo elemento più abbondante sulla terra.
Vediamo ora quali sono le principali leghe di alluminio, le loro caratteristiche e i loro impieghi.
Lega dalla eccellente resistenza purtroppo non facile da saldare. L’elemento di lega principale è lo zinco.
La lega di alluminio 7075 presenta una elevata resistenza, al pari di quella dell’acciaio ed è mediamente lavorabile, anche allo stato ricotto.
E’ indicata per le applicazioni in cui vanno impiegati componenti leggeri che, al tempo stesso, garantiscono anche un livello di resistenza molto alto. Questa lega consente inoltre di ottenere in maniera molto precisa geometrie complesse.
Le principali applicazioni dell’alluminio 7075:
Il grande difetto dell’alluminio 7075 è il costo elevato.
Lega apprezzata per le ottime prestazioni in ambienti estremi, come ad esempio l’esposizione agli ambienti chimici industriali e all’acqua di mare.
Ecco le sue principali proprietà.
Come già accennato, la lega di alluminio 5083 è adatta per tutte quelle applicazioni in ambienti difficili. E quindi:
Lega di alluminio molto resistente tanto che viene chiamata anche “lega di alluminio strutturale”, dal momento che è ampiamente utilizzata per la realizzazione di componenti strutturali.
Vediamo in maniera sintetica quali sono i pro e i contro di questa lega.
Vantaggi
Svantaggi
Principali campi di applicazione
L’alluminio è un materiale che presenta molti aspetti positivi.
L’alluminio puro ha un livello di resistenza alla trazione pari a 90 Mpa. Ciò lo rende particolarmente indicato per la costruzione di materiali strutturali. Inoltre, sottoponendolo a specifici processi come la laminazione a freddo, oppure legandolo con specifiche percentuali di elementi quali il silicio, il rame e il manganese, può aumentare ulteriormente la sua resistenza.
Come s’è visto, l’alluminio ha tantissimi pregi. Tuttavia, presenta anche qualche difetto. Nello specifico:
La lega 7075 è nota per l’eccellente resistenza alla fatica e alla corrosione.
Considerando tutte le sue proprietà, è facile da capire il motivo per cui questo materiale trovi impiego in numerosi settori.
Abbiamo appena elencato i numerosi ambiti in cui l’alluminio viene impiegato. Oltre a quanto citato nel paragrafo precedente, precisiamo che l’alluminio viene usato anche per la realizzazione di:
Ed ancora, con l’alluminio vengono realizzati anche: attrezzature per sport subacquei, giochi e giocattoli, articoli da viaggio, bastoncini da sci, gabbie per uccelli, biciclette per bambini, ombrelli e ombrelloni, sci, valigie… E l’elenco potrebbe andare avanti a non finire.
L’alluminio è presente nella nostra vita anche per le cose più piccole e banali che utilizziamo abitualmente nella quotidianità tanto che non ci facciamo più neppure caso. Qualche esempio? Le lattine di birra e bibite, il coperchio dello yogurt, il tappo dell’olio, le scatolette di tonno e di legumi, l’involucro della tavoletta di cioccolato, i blister dei medicinali, le confezioni di caffè, la carta che avvolge i dadi da brodo…
Restando in cucina, troviamo poi anche pentole e posate, i rotoli di foglio di alluminio e le vaschette, e poi ancora la caffettiera e tanti altri accessori tutti realizzati in alluminio.
In pratica, l’alluminio è “entrato” in maniera preponderante nelle nostre vite in quanto è correlato a tantissimi aspetti della società moderna.
Sulla superficie dell’alluminio di crea uno strato di ossido molto sottile che non permette all’ossigeno di corrodere il metallo che si trova sotto.
Proprio il processo di ossidazione poco fa spiegato protegge l’alluminio, impedendo che questo si corroda.
Il prezzo dell’alluminio non è fisso ma subisce oscillazioni a seconda dell’andamento del mercato. Di media, il costo dell’alluminio usato è pari a 475,00 euro a tonnellata, ovvero 0,47 centesimi di euro al kg.
Nonostante venga comunemente chiamato “carta stagnola”, l’alluminio che si usa in cucina per avvolgere e proteggere gli alimenti, non va buttato nel contenitore della carta ma bensì in quello adibito alla raccolta dei metalli. Prima di gettare i fogli di alluminio/stagnola, è importante pulirli per bene.
Se vaschette di alluminio o la carta stagnola sono molto unte e/o sporche con residui di cibo particolarmente attaccati che non vengono via, allora vanno buttate nell’indifferenziato.
In ogni caso, quando si parla di raccolta differenziata, è sempre bene informarsi presso il proprio comune circa le procedure di raccolta e riciclo. In alcuni comuni, infatti, la stagnola viene raccolta insieme alla plastica e in altri nel cassonetto del vetro.
I simboli ALU, FE e ACC indicano materiali ferrosi che vanno buttati nei contenitori di vetro/lattine. La plastica è invece indicata dai simboli PET, PE, PS, PP.
Per pulire infissi e serramenti in alluminio è sufficiente spolverarli regolarmente con un panno morbido e pulito.
Per pentole, oggetti e accessori vari in questo materiale, ci sono varie possibilità per pulirlo, tutte naturali ed economiche.
In caso di macchie nere, risultano efficaci:
In caso di alluminio satinato, usare del sapone liquido che riesce a penetrare nella porosità della superficie, eliminando lo sporco.
Per lo sporco incrostato, ad esempio sul fondo di pentole e padelle, lasciare in ammollo una notte in acqua calda e il giorno seguente strofinare usando una spugna non abrasiva. Altrimenti, per avere un risultato più veloce, mettere un poco di acqua sul fondo della pentola e farla scaldare sul fuoco.
In ogni caso, l’alluminio non va mai lavato in lavastoviglie.
Capita spesso che pentole e teglie in alluminio si ossidino diventando nere. Ciò non è bello a vedersi ed è anche antigienico, specie se si tratta di utensili che vanno a contatto con i cibi.
Di solito, la parte che diventa nera è quella esterna. Per pulire l’alluminio annerito ci sono vari metodi da mettere in pratica:
Distribuire uno dei 2 composti sulla parte da trattare usando un panno morbido e poi asciugare con fogli di giornale.
Qualora la parte annerita della pentola fosse quella interna, un metodo valido è quello di versare un po’ di latte nella pentola annerita e farlo bollire. Lavare poi la padella sotto l’acqua ed asciugare.
La tecnica del latte può essere eseguita utilizzando, al posto del latte, acqua, aceto di vino bianco e succo di limone. Far bollire per una decina di minuti circa e poi risciacquare sotto l’acqua corrente. Infine asciugare.
Si tratta di un tipo di alluminio pretrattato attraverso il processo di anodizzazione, che genera una patina di ossido artificiale sulla lega metallica. Questa patina serve a creare una maggiore resistenza nei confronti degli agenti atmosferici. Per questo, l’alluminio anodizzato trova largo impiego nella costruzione di infissi e persiane.
Acqua calda e bicarbonato di sodio è la soluzione pulente più indicata per pulire questo tipo di alluminio.
Passate la soluzione pulente sulla superficie da trattare usando un panno umido insistendo sulle macchie più ostinate. Fate agire alcuni minuti e poi passate nuovamente la zona solo con acqua.
In presenza di macchie incrostate che non vengono via col metodo appena descritto, provate a toglierle passandovi sopra un batuffolo di cotone imbevuto di alcool.
Infine, asciugate con cura per prevenire eventuali ossidazioni.
Riciclare l’alluminio, anziché produrre alluminio primario a partire dalla bauxite, è molto più vantaggioso perché richiede fino al 95% in meno di energia. Inoltre, grazie al riciclaggio di questo materiale si riducono in maniera drastica le emissioni di CO2 così come anche tutte le altre emissioni rilevanti per il clima e il pianeta.
Se avete davanti a voi un oggetto e siete in dubbio se si tratti di alluminio o di acciaio, fate la prova del magnete per togliervi ogni dubbio. L’alluminio non attrae il magnete mentre l’acciaio sì.
Rispetto all’alluminio, l’acciaio è più resistente: è meno soggetto ad abrasioni oltre che all’aggressione dei detersivi comunemente usati in lavastoviglie comuni. Tuttavia, rispetto all’alluminio è più costoso.
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