Piante e fiori

Tutto sull’alocasia o pianta orecchie di elefante

Una caratteristica pianta sempreverde che si può coltivare in casa

Oggi andremo alla scoperta di una interessante pianta sempreverde, l’alocasia, nota anche con il nome di orecchie d’elefante: tutto quello che vorresti sapere su questa bella pianta tropicale, la cui coltivazione richiede conoscenze piuttosto approfondite.

Tutto sull’alocasia o pianta orecchie di elefante

L‘alocasia è una pianta sempreverde della famiglia delle Araceae. Nasce spontaneamente nelle zone tropicali del sud-est asiatico, anche se oggi è possibile trovarla anche nelle regioni a clima temperato.

Alocasia: descrizione della pianta

La pianta è del tipo rizomatoso, il che significa che possiede un rizoma sotterraneo, ovvero un organo che interviene in qualità di riserva.

I fiori sono molto particolari e sono chiamati spate: si tratta di foglie modificate (le brattee) che circondano i fiori veri e propri per proteggerli. Somigliano alle infiorescenze delle calle e compaiono con l’arrivo della stagione estiva.

Le foglie invece possono assumere diversi colori in base alle varietà: vanno dal verde, più o meno chiaro, al porpora e al viola. Generalmente si presentano molto grandi, con forma allungata e ovale.

Possono toccare anche 1 metro e mezzo di lunghezza, somigliando proprio alle orecchie di un elefante, da qui il nome. In alcune tipologie sono anche ricche di nervature di colori differenti.

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Varietà di alocasia

Il genere alocasia comprende fino a 70 specie differenti. Proviamo a vedere quali sono quelle più diffuse.

Alocasia Sanderiana

Si tratta di piante originarie delle Filippine, con foglie verde scuro e margini e nervature color argento. Raggiunge i 120 cm di altezza.

Alocasia macrorrhiza

Questa varietà è nota per l’altezza elevata delle sue piante, che possono toccare anche i 5 metri. Le foglie sono verdi e lucide, con la classica forma ovale. Le nervature sono ben evidenti.

Calidora

La Calidora si presenta con foglie verde scuro e nervature più chiare. Appare come una pianta dal bel portamento, che può toccare i 2 metri all’esterno e 1,50 metri in casa.

Cuprea

È originaria della Malesia ed ha un caratteristico color porpora sulla pagina inferiore delle foglie. Queste sono molto grandi e ovali e di colore verde nella parte superiore.

Alocasia Indica

Questa tipologia è molto diffusa, sopratutto nella versione “metallica“. Si tratta di una pianta molto piccolina, con i tipici riflessi  metallici. Nella pagina inferiore appare invece un bel rosso violaceo.

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Un bel primo piano di Alocasia Sanderiana, con le foglie dalle caratteristiche nervature chiare

Alocasia: cure e coltivazione

L’alocasia richiede condizioni climatiche molto particolari, per questo motivo spesso, quando viene messa in appartamento, tende a deperire dopo poco. Ecco allora un vademecum utile per prendersene cura.

Clima e posizione

Chi sceglie di coltivare questa pianta può pensare di inserirla in una serra o in una zona della casa che sia molto calda, ma allo stesso tempo umida (ad esempio una veranda). La temperatura ideale oscilla tra 20 e 25 gradi costanti per tutto l’anno.

Se coltivata in casa, si può provare a sistemarla in una finestra esposta verso il lato Sud, per poi spostarla in giardino durante l’estate, in una zona semi-ombreggiata.

Un’altra tecnica utile può essere quella di lasciare il sottovaso pieno d’acqua, con dell’argilla espansa.

L’alocasia non tollera il freddo e gli sbalzi di temperatura, quindi è bene posizionarla in una zona riparata, ma luminosa. Inoltre non ama ricevere direttamente i raggi solari.

Terreno

Questa tipologia di pianta necessita di terriccio universale a cui andremo ad unire foglie e torba. Il terreno deve essere ben drenato e ricco.

Irrigazioni e concimazione

Le irrigazioni devono essere frequenti d’estate, di modo da assicurare un terreno sempre umido. Sarebbe opportuno anche vaporizzare acqua distillata sulle foglie. D’inverno invece è bene rallentare e intervenire solo quando il terriccio è troppo asciutto.

Il concime può essere somministrato nel periodo da marzo a ottobre, con una cadenza quindicinale. Durante la stagione fredda invece si può diradare una volta al mese.

Malattie e parassiti

L’alocasia può essere attaccata da cocciniglia e afidi. Se al contrario il problema è la scarsa umidità, potrebbero comparire anche i ragnetti rossi.

In tutti questi casi, prima di ricorrere a soluzioni commerciali, spesso dannose per l’ambiente, sarebbe opportuno provare con antiparassitari naturali.

Altre condizioni a cui bisogna fare attenzione sono:

  • eccessiva esposizione al sole: le foglie diventano scure e appassiscono.
  • poca concimazione e terreno povero: i margini diventano bruni e le foglie ingialliscono.

Moltiplicazione

La moltiplicazione avviene mediante divisione di rizomi. I nuovi germogli vanno sistemati in una zona calda e umida per poi essere rinvasati a primavera.

Coltivazione in giardino

Si può anche scegliere di coltivare l’alocasia in giardino. In questo caso abbiamo raccolto una serie di accorgimenti utili e specifici per questa situazione:

  • inseritela accanto ad altre piante come le calle, la gunnera, la darmera o il rodersi. In questo modo si creerà più facilmente un giusto tasso di umidità.
  • Chi ne ha la possibilità può coltivarla anche accanto a piccoli laghetti o specchi d’acqua.
  • Coltivata nel giardino, deve essere considerata come pianta annualebiennale.

Piante da giardino

Per gli appassionati di piante e giardinaggio, ecco altre guide interessanti che ti apriranno questo mondo:

Alessia Fistola

Nata in Abruzzo nel 1982, si trasferisce a Roma per conseguire una laurea e un master in psicologia, ma dopo una decina d'anni rientra nel suo piccolo paese ai piedi della Majella, fuggendo dalla vita metropolitana. Attualmente coniuga l'attività di psicologa libero professionista con la passione per la scrittura, un hobby coltivato sin dalle scuole superiori. Collabora con la redazione di Tuttogreen dal 2011, cura un blog personale di taglio psicologico e scrive articoli per un mensile locale. Nel tempo libero ama passeggiare nei boschi e visitare i piccoli borghi, riscoprendo le antiche tradizioni d'un tempo.

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