L’Alstroemeria è una pianta originaria dell’America meridionale che regala fantastiche fioriture dai più diversi colori e può essere piantata sia in piena terra che in vasi perfetti per abbellire balconi e terrazze. Scoprite, allora, tutto su questa pianta inclusi suggerimenti e consigli sulla sua coltivazione.
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Conosciuta anche con i nomi di giglio del Perù e giglio degli Inca, è una pianta perenne tra le più decorative e colorate, originaria delle zone montuose del Sud America.
Oggi è molto diffusa anche in Europa, soprattutto alle latitudini più miti, e grazie ai suoi colori smaglianti ed ai suoi grandi fiori simili al giglio, è perfetta per abbellire aiuole e terrazzi e per la creazione di composizioni di fiori recisi particolarmente scenografiche.
Nel linguaggio dei fiori, il giglio del Perù simboleggia fortuna, prosperità e ricchezza.
Nei suoi luoghi di origine viene, spesso, usato durante riti e cerimonie per sottolineare il trionfo del bene nella sua eterna lotta contro il male.
Si caratterizza per steli non ramificati che possono raggiungere, anche, la notevole altezza di 70 cm e sulle cui estremità cresce uno spettacolare fiore che assomiglia molto al giglio.
Il colore dipende dalla sua varietà o ibrido e può presentare varie gradazioni e sfumature di rosso, porpora, giallo, arancione, viola e lavanda.
Le foglie sono, invece, di colore verde brillante e presentano una forma appuntita.
Ad oggi sono state individuate circa 50 specie di questi bulbi, ma le più diffuse sono:
Sul mercato sono disponibili, anche, numerosi ibridi che si caratterizzano per petali dai colori particolarmente vivaci e che possono presentare delle striature che concorrono a rendere questi fiori, ancora, più scenografici.
In genere, la coltivazione di queste piante non è facile e prima di ottenere una fioritura rigogliosa può essere necessario aspettare qualche anno.
Se si ha, comunque, pazienza può dare grandi soddisfazioni e un suo pregio è che può essere coltivato senza particolari problemi sia in piena terra che in vasi.
Scoprite, quindi, come coltivarla con le nostre dritte.
Può essere sistemata in piena terra in zone soleggiate e riparate dal vento caratterizzate da un terreno ben drenato.
I bulbi vanno piantati a una profondità di circa 15-20 cm e durante l’inverno nelle zone fredde e soggette a gelate bisogna tagliare lo stelo raso terra e coprirlo con foglie morte e un telo in modo da mantenerlo a una temperatura accettabile.
Soprattutto nella sua versione nana, è particolarmente adatta a essere coltivata in vaso per abbellire portici, terrazzi e balconi.
Il consiglio è di posizionare i vasi in zone soleggiate e ritirarli in casa per difendere le piante dal freddo.
Il periodo di fioritura va da giungo ad agosto, ma può variare in base alle particolari condizioni climatiche del luogo dove vengono coltivate.
In caso di primavere particolarmente miti, la fioritura può essere anticipata ai mesi di aprile o maggio ed è in genere molto abbondante, soprattutto, dopo 2 o 3 anni di coltivazione.
Si tratta di una pianta piuttosto robusta, ma richiede pazienza e cura, in particolare se si vuole averla nelle nostre latitudini, che non sono quelle riscontrabili dei suoi luoghi d’origine.
Scoprite, allora, tutto sulla cura del giglio del Perù.
La pianta non è rustica, ma è comunque una tuberosa resistente e facile da mantenere. I suoi fiori sono forti e difficilmente vengono attaccati da parassiti o malattie.
Anche per questa pianta così resistente però può accadere di subire l’attacco di funghi o parassiti, ad esempio:
Può essere acquistata presso garden center o negozi di fioristi ben riforniti, i suoi semi sono, inoltre, in vendita anche online. Su Amazon èpossibile acquistare semi di giglio del Perù di diverse varietà e dei suoi principali ibridi:
Può rivelarsi lievemente tossico per i gatti e i principali sintomi di intossicazione sono diarrea e vomito.
Dopo la fioritura abbondante dell’estate, inizia lentamente a perdere vigore fino, ad entrare in un riposo vegetativo.
Il bulbo resta povero di fiori e di foglie, ma non muore. Anzi resiste bene al freddo dell’inverno basterà assicurarsi che stia all’asciutto.
Nel linguaggio dei fiori, questo giglio delle Ande simboleggia fortuna, prosperità e ricchezza.
Infatti nei luoghi d’origine viene utilizzato durante le cerimonie religiose nei riti propiziatorie e per tenere lontano il male. Per il popolo Inca rappresentava la forza del bene contro le energie negative.
Oggi regalare questo fiore vuol dire celebrare un affetto e un’amicizia sincera. È un simbolo positivo che per esempio può essere regalato dopo un litigio con un amico del cuore per intendere devozione e rinnovato affetto.
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