L’ambrosia, a causa della grande quantità di polline che riversa nell’aria, scatena delle fortissime allergie che possono presentarsi a qualunque età. Scoprite, allora, tutto su questa pianta inclusi consigli e suggerimenti su come combatterne l’allergia, anche, a tavola evitando alcuni alimenti comuni.
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L’ambrosia è una pianta erbacea infestante, originaria dell’America del Nord e diffusa in tutta Europa, che appartiene alla famiglia delle Asteracee, note anche come Composite.
Questa pianta è sempre più diffusa sia a causa dei cambiamenti climatici, sia a causa dell’abbandono delle campagne. Campi e terreni incolti rappresentano, infatti, un terreno ideale per la sua crescita.
Durante il periodo della fioritura dell’ambrosia, l’alta concentrazione di polline che rilascia nell’aria può scatenare delle violente reazioni allergiche. Per tale ragione, in Italia e in diversi paesi europei sono stati varati diversi provvedimenti legislativi volti a contenerne la diffusione.
Nella mitologia greca l’ambrosia è il cibo o la bevanda degli dei, che conferisce loro l’immortalità.
Come conseguenza, nella lingua italiana tale termine viene comunemente usato per indicare un cibo particolarmente prelibato.
L’ambrosia cresce spontaneamente ovunque e, soprattutto, nei terreni incolti, lungo i greti dei fiumi, sui cigli delle strade, nei cantieri. Proprio l’abbandono delle campagne e delle colture ha, infatti, favorito negli ultimi decenni il proliferare di questa pianta.
In Italia, le regioni dove si registra la maggior diffusione dell’ambrosia sono Lombardia, Piemonte, Friuli Venezia-Giulia, Veneto, Toscana, Emilia-Romagna, Marche e Abruzzo.
L’ambrosia presenta una fioritura tardiva che avviene tra la fine di agosto e la prima metà di ottobre e, di solito, la maggiore concentrazione di polline nell’aria si ha nella prima metà di settembre.
Il calendario della fioritura dell’ambrosia, come del resto di tutte le altre piante, può subire delle variazioni in relazione a, eventuali, condizioni climatiche eccezionali come, ad esempio, un prolungamento della stagione estiva o un arrivo anticipato del freddo.
L’ambrosia è un’erba infestante dall’aspetto piuttosto comune. I suoi germogli sono visibili già da metà aprile, nel mese di maggio la loro altezza è di 10-15 cm, mentre a sviluppo completo possono arrivare a misurare 1 o 2 metri.
L’ambrosia presenta delle infiorescenze dalla forma allungata di colore verde tendente al giallo, simile ai fiori della lavanda quando, ancora, non sono sbocciati. Tali infiorescenze diventano visibili nel mese di luglio.
L’ambrosia può essere facilmente confusa con l’artemisia, una pianta sempre appartenente alla famiglia delle Asteracee, ma di dimensioni più grandi.
L’ambrosia può scatenare delle forti reazioni allergiche e per tale ragione in diversi stati europei come Svizzera, Ungheria e Croazia sono stati varati dei provvedimenti legislativi volti a contrastarne la diffusione.
In Italia, alcune regioni e comuni particolarmente interessati dalla sua diffusione hanno emesso dei provvedimenti che obbligano i possessori di campi e terreni a effettuare periodicamente degli interventi di manutenzione e pulizia.
Data la pericolosità dell’ambrosia è, comunque, consigliabile cercare di tagliare il prato del proprio giardino o terreno frequentemente eliminando, anche, le eventuali erbacce che possono nascere lungo i viali d’accesso, i marciapiedi o in prossimità delle case.
Nel caso si sia allergici all’ambrosia o lo si sospetti, quando si effettuano questi lavori di giardinaggio è fondamentale indossare un abbigliamento che non lasci scoperte gambe e braccia e bisogna proteggere le mani con dei guanti.
L’ambrosia può scatenare delle reazioni particolarmente intense a causa dell’enorme quantità di polline che diffonde nell’aria.
L’allergia a questa pianta infestante può colpire chiunque, anche, soggetti non allergici ad altri pollini e si può presentare improvvisamente in età adulta o avanzata.
La sintomatologia dell’allergia all’ambrosia è quella tipica delle altre allergie ai pollini e include:
Per eliminare o alleviare i sintomi dell’allergia all’ambrosia è necessario sottoporsi a cure mediche indicate dal proprio medico di base e seguire alcune semplici regole comportamentali che però possono fare decisamente la differenza.
Nei casi di allergie più lievi o in concomitanza alla terapie tradizionali è, inoltre, possibile avvalersi di alcuni interessanti rimedi naturali.
Se si soffre di allergia all’ambrosia, la terapia medica prevede l’assunzione di antistaminici e cortisonici da assumere almeno un mese prima della fioritura, anche, in assenza di crisi allergiche.
Nei casi di allergia più grave, è possibile sottoporsi a un vaccino da effettuare nel periodo primaverile.
Durante la fioritura di questa pianta, al fine di combattere i sintomi allergici, è possibile mettere in atto una serie di semplici comportamenti come:
A volte. tra alimenti e pollini si possono creare delle allergie crociate, per cui chi è allergico a una determinata pianta potrebbe sviluppare dei fastidiosi sintomi allergici in relazione all’assunzione di una certa frutta o verdura.
Tali reazioni avvengono in quanto certi alimenti possono contenere delle molecole proteiche molto simili a quelle presenti nel polline.
Nel caso, quindi, di allergia all’ambrosia è meglio evitare l’assunzione dei seguenti cibi:
I sintomi dell’allergia a questa pianta possono essere alleviati anche tramite l’assunzione di rimedi naturali come:
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