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Scopriamo una Amburgo green

Andiamo oggi alla scoperta della Capitale Verde Europea del 2011, Amburgo.
La capitale anseatica, situata sulle rive del fiume Elba, è la seconda città tedesca per popolazione dopo Berlino e la prima in Europa per reddito pro-capite: un primato costruito sull’industria, soprattutto quella pesante, e sul commercio (e non a caso Amburgo è il principale porto del nord Europa), ma che in passato ha costato parecchio in termini di qualità dello sviluppo urbano.

Scopriamo una Amburgo green

Alle soglie del ventunesimo secolo, tuttavia, Amburgo ha intrapreso una svolta green che l’ha portata a primeggiare nelle soluzioni di recupero architettonico, riqualificazione urbanistica, sviluppo del verde urbano e mobilità sostenibile.
Sono infatti diversi i parametri che la Commissione Europea prende in considerazione per l’assegnazione del titolo di Capitale Verde Europea, un segno di distinzione notevole che viene assegnato annualmente a una città europea con almeno duecentomila abitanti.

I parametri principali di valutazione vertono su questi aspetti:
– il contributo locale per la lotta al cambiamento climatico;
– i trasporti pubblici e le soluzioni di mobilità sostenibile;
– lo smaltimento dei rifiuti;
– l’accessibilità degli spazi verdi pubblici;
– l’inquinamento acustico;
– la qualità dell’aria;
– la lotta agli sprechi;
– l’impiego dell’acqua;
– la gestione sostenibile del territorio.

Amburgo, che è stata anche una delle prime città europee a firmare il Patto dei Sindaci in tema ambientale, ha varato un piano organico ed integrato con target ambizioni soprattutto in termini di riduzione delle emissioni di gas serra e protezione del clima: si prevedeva infatti di ridurre le emissioni di CO2 del 40% entro il 2020 e addirittura dell’80% entro il 2050. Ad oggi, le emissioni di CO2 pro capite risultano essere state ridotte di circa il 15% rispetto al 1990, per un risparmio energetico annuo complessivo pari a circa 46.000 MWh.

Il piano di azione, come detto, non ha trascurato alcun aspetto possibile di miglioramento: si va dal porto, dove i dazi portuali per le aziende mercantili che adottano accorgimenti eco-friendly sono stati ridotti, ai trasporti pubblici, tra i migliori della Germania attualmente per capillarità, alle piste ciclabili, agli spazi verdi aperti alla cittadinanza, nonchè alle agevolazioni verso il terziario, che hanno aiutato Amburgo ad allentare la dipendenza, per altro già in atto, dalle industrie pesanti.

Per prendere visione di questi obiettivi e delle policy concrete che la città di Amburgo ha messo in atto per raggiungerli, la città ha pensato a due iniziative speciali: la prima sarà costituita da un Infopavillion in centro città, che fungerà da esposizione permanente sul tema e avrà una valenza educativa anche per la cittadinanza, la seconda il cosiddetto “Treno delle Idee“, tramite il quale la città farà viaggiare per l’Europa un treno che promuoverà la propria esperienza e servirà da mezzo di scambio di idee e prassi green.

Ricordiamo che invece la Capitale Verde Europea del 2010 è Stoccolma.

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