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Bio-couture: arriva il tessuto vegetale compostabile

Dall’Inghilterra ecco il primo tessuto eco interamente vegetale. Ottenuto dalla fermentazione del thè, privo di scarti, e, al termine del ciclo di utilizzo, immediatamente riconvertibile in compost.

Bio-couture: arriva il tessuto vegetale compostabile

L’idea è venuta alla stilista e designer Suzanne Lee, e si orienta intorno alla cellulosa microbica, strato fiamentoso di batteri, lieviti e altri microrganismi che si formano dall’incontro tra il thè caldo, lo zucchero e il lievito – che insieme creano la bevanda alcolica kombusha – lasciati a riposo per almeno due settimane. Dai fiocchi in superficie il procedimento porta alla generazione di un composto secco che può essere tagliato e cucito in qualsiasi forma.

Si tratta di uno dei primi procedimenti di “crescita” di un tessuto simile alla pelle animale. L’inventrice ha già avviato la produzione di capi d’ abbigliamento (cappelli e bomber), con una linea denominata bio-couture.

Al momento si lavora a regime artigianale, la speranza è quella di dare forma a un processo industriale entro 5 anni. Sempre in 5 anni si valuta anche la durata di questi prodotti lavorati, ma non vi sono problemi di inquinamento: gli abiti possono essere inseriti nei normali contenitori per il compostaggio dei rifiuti da cucina.

Ecco allora che perfezionata, e adeguatamente finanziata, questo nuovo tessuto vegetale ha il potenziale per diventare un’alternativa radicale ai tessuti tradizionali!

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