L’auto a idrogeno è una chimera oppure una realtà destinata a rivoluzionare il mondo delle quattro ruote e salvare l’ambiente? O peggio ancora, una subdola operazione di marketing delle case automobilistiche, che magari pensano di spuntare più sovvenzioni, o dei gruppi petroliferi, visto che attualmente per produrre idrogeno si usano (e tanti) idrocarburi?
Contenuti
Tutto può essere, ma per farsi un’idea può essere utile sintetizzare le principali argomentazioni di entusiasti e scettici dell’auto a idrogeno.
I critici dell’auto a idrogeno, che fino ad oggi sono andati per la maggiore, puntano l’indice verso questi due aspetti:
I fautori dell’auto a idrogeno, invece, potrebbero trovare qualche argomentazione in un report del Pike Reasearch che fa due considerazioni interessanti:
Come risultato di questi due fattori, Pike Research – che dalla sua ha il fatto di essere una impresa indipendente ed imparziale nel fare determinati pronostici – prevede che per il 2020 ci siano in circolazione 2,8 milioni di macchine ad idrogeno. Un mercato che sarà trainato, secondo Pike Research, da Asia ed Europa, con Nord America come terzo contribuente.
Bando ai facili entusiasmi: sebbene Rifkin con la sua visione di rivoluzione ecologica ed economica basata sull’idrogeno abbia affascinato molti, gli ostacoli davanti sono parecchi.
La nostra sensazione è che i primi a non essere sufficientemente convinti di questa strada siano i governi, che però sono un giocatore essenziale nella partita.
Non a caso, uno dei primi provvedimenti della seconda amministrazione Obama era stata l’eliminazione dall’agenda delle priorità i piani di sviluppo per le auto a idrogeno che erano stati varati dall’amministrazione Bush nel 2003: un faraonico programma da 1,2 miliardi di dollari per espandere la rete di distribuzione e di immagazzinamento dell’idrogeno per il successivo decennio.
Troppo lungo l’orizzonte temporale, troppo ingenti i costi e troppo incerte le prospettive. Soprattutto, ad oggi risultano essere più efficaci ed efficienti le forme di risparmio energetico esistenti.
Infine, i fatti, non dimentichiamoli, mai. Nel 2018 è stata immatricolata in tutta Italia una sola auto ad idrogeno. Si tratta di una Toyota Mirai, venduta in provincia di Bolzano, che tra l’altro è l’unica città ad avere punti di rifornimento per auto ad idrogeno.
Scopri i listini aggiornati delle auto ecologiche:
E questa è anche la nostra morale che ricaviamo dall’avventura dell’auto ad idrogeno. Da un lato auspichiamo che si continui a fare ricerca sull’idrogeno e sulle celle a combustibile. La tecnologia è interessante, il piano infrastrutturale non certo impossibile.
Dall’altro non dobbiamo dimenticare che si possono e si devono adottare immediate soluzioni sia per ridurre i consumi che per aiutare l’ambiente.
A titolo di esempio, tassando i veicoli inefficienti, reinvestendo nella miglioria dei trasporti pubblici e soprattutto facendo una camminata o un tratto in bicicletta, lasciando a casa la tanto dispendiosa auto qualche volta di più. Sarebbe anche facile…
Approfondimenti tematici:
Utilizziamo i cookie insieme ai nostri partner per personalizzare i contenuti e gli annunci pubblicitari, fornire le funzioni dei social media e analizzare il nostro traffico.