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Autoprodurre olio di noci grazie al vento

In Olanda, paese del vento e dei mulini, l’energia eolica è una risorsa preziosa e abbondante. Per sfruttarla a pieno, uno studente universitario di Eindhoven, Dave Hakkens, ha pensato di mettere in piedi un processo di estrazione naturale di olio di noci.

Autoprodurre olio di noci grazie al vento

Il procedimento è abbastanza elementare, ma molto efficace.

Dave ha posizionato una piccola pala eolica in un punto ricco di vento, collegando ad essa una pressa che, grazie all’azione del vento, si azionerà per spremere i semi, precedentemente inseriti in un cestino collegato alla pressa. La pressa restituirà olio e polpa residuale della spremitura delle noci.

L’olio può essere raccolto in bottiglie di vetro e utilizzato per cucinare, mentre la polpa, sebbene sia a tutti gli effetti uno “scarto” della spremitura, potrà trovare un nuovo utilizzo grazie al ricco contenuto di proteine; può essere un ottimo condimento per pietanze, ma anche un alimento nutriente per animali e piante.

La spremitura avviene a freddo e in maniera del tutto naturale e meccanica. Con un po’ di pazienza ed ingegno, Dave ha creato il Wind Oil, ma ispirandoci alla sua idea, potremmo farlo tutti e potremmo fare anche altre cose cui magari non ha ancora pensato nessuno!

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Claudia Raganà

Classe 1977, romana di nascita, cittadina del mondo di adozione. Una laurea in Economia e un master in mobilità sostenibile in tasca, la aiutano ad approfondire un tema per lei sempre caro, la sostenibilità dello sviluppo economico e la green economy. Ha un'innata passione per la scrittura fin da quando è bambina ed è così che, coniugando le due cose, nel 2012 entra nel mondo di tuttogreen.it. Nel tempo libero ama viaggiare, fotografare, leggere, stare a contatto con la natura, praticare yoga e sognare.

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