Il sambuco è una pianta che nasce spontaneamente nei boschi, ed è noto per i suoi caratteristici fiorellini bianchi che si trasformano poi in frutti. Dei suoi fiori sono ben note le proprietà benefiche. Molto meno conosciute sono invece le virtù delle bacche di sambuco. Andiamo a conoscerle più da vicino e a scoprire gli usi che se ne possono fare.
Contenuti
Le piccole bacche nere del sambuco derivano dal Sambucus Nigra, una pianta appartenente alla famiglia delle Caprifoliaceae. Cresce in tutta Europa, dalle pianure alle zone di montagna.
Quando sono mature, le bacche di sambuco si presentano di colore nero-violetto. È molto importante saperle riconoscerle in quanto spesso le si scambia con i frutti dell’ebbio, molto simili per l’aspetto, ma molto velenose.
Per evitare spiacevoli disguidi, ecco gli elementi della pianta da osservare attentamente:
Le bacche del sambuco comune (Sambucus nigra) sono considerate molto salutari poiché contengono sostanze benefiche come potassio e magnesio, vitamine del gruppo B e vitamina C. Il loro colore scuro molto intenso, invece, è dovuto al contenuto di antocianine, coloranti naturali che favoriscono lo svolgimento di varie funzioni del corpo, in primis hanno un effetto antiossidante.
Tuttavia, occorre prestare attenzione. Le bacche di sambuco vanno consumate solo cotte e solamente quando hanno raggiunto la giusta e completa maturazione. Le bacche crude contengono infatti anche sambucina, una sostanza velenosa che, in presenza di acqua, libera acido cianidrico, che è tossico.
Nei bambini ed anche negli adulti particolarmente sensibili, ciò può causare disturbi digestivi anche seri, come vomito, diarrea, crampi e dolori allo stomaco.
Per questo motivo – come ha spiegato Silke Raffeiner, nutrizionista presso il Centro Tutela Consumatori Utenti dell’Alto Adige – prima del consumo, le bacche di sambuco vanno sempre brevemente scaldate a temperature superiori agli 80 gradi. Il calore, infatti, decompone la sostanza nociva rendendola innocua.
Hanno un sapore asprigno.
Le bacche di sambuco hanno un elevato contenuto di acqua (oltre l’80%). Sono ricche di sali minerali, quali potassio, magnesio, calcio, sodio, ferro, fosforo, zinco, rame e selenio. Per quanto riguarda le vitamine contengono la vitamina A e la vitamina C. Nonché alcuni complessi del gruppo B (B1, B2, B3, B5 e B6). Contengono inoltre flavonoidi, fibre, carboidrati e proteine.
A livello calorico, 100 grammi apportano circa 73 calorie.
Fin dai tempi antichi, il sambuco viene utilizzato per le sue numerose proprietà terapeutiche. Secondo la tradizione popolare, il sambuco è un ottimo rimedio contro i mali influenzali di stagione.
Entriamo un po’ più nello specifico e vediamo quali sono i benefici che si possono trarre dalle bacche di sambuco:
Non esagerare con le quantità. Assumendone troppe si possono avere effetti lassativi. Ricordare inoltre che le bacche di sambuco contengono un potenziale minimo di tossicità, per tal motivo vanno sempre consumate cotte e mai crude.
Evitare l’assunzione in gravidanza e durante il periodo dell’allattamento. Evitare altresì in caso di malattie autoimmuni.
Evitare infine l’assunzione anche in caso noto di allergia e se si soffre di pressione bassa.
In generale, prima di assumere qualsiasi preparato a base di erbe, sarebbe bene consultare sempre il proprio medico per evitare interazioni potenzialmente nocive.
Al giusto grado di maturazione sono commestibili. Ricordare tuttavia che le bacche di sambuco contengono un minimo potenziale di tossicità. Pertanto vanno sempre consumate cotte e mai crude. Per capire quando i frutti sono maturi basta osservarli, devono avere il caratteristico colore nero-violetto. Inoltre si devono staccare dall’albero semplicemente esercitando una lieve pressione.
Le bacche di sambuco vengono utilizzate per preparare una nota bevanda alcolica, la sambuca. In cucina, le bacche mature possono trasformarsi in gustose marmellate, liquori, sciroppi, gelatine, succhi e salse. Perfetti per la preparazione di torte e biscotti ma anche per accompagnare yogurt e gelati.
Anticamente, il succo delle bacche di sambuco veniva utilizzato come tintura naturale per colorare il cuoio e le fibre naturali o per produrre inchiostro.
Oggigiorno, le bacche di sambuco vengono spesso utilizzate per realizzare varie preparazioni. Vediamo qualche ricetta.
Perfetta per farcire crostate, è ideale anche da spalmare sulle fette biscottate a colazione.
Ingredienti
Preparazione
Lasciare in ammollo nell’acqua le bacche per almeno una notte. La mattina seguente, farle cuocere a fuoco medio per 10 minuti circa. Aggiungere tutti gli altri ingredienti e continuare a cuocere per mezz’ora. Mescolare di tanto in tanto, e quando ha raggiunto la giusta consistenza, versare in appositi contenitori sterilizzati.
Ideale come digestivo a fine pasto.
Ingredienti
Preparazione
Mettere le bacche a macerare nell’alcol, in un contenitore chiuso ermeticamente, per circa 40 giorni in un posto buio e fresco. Ogni tanto, agitare il recipiente. Trascorso il tempo necessario, filtrare l’alcol. A questo punto si può preparare lo sciroppo: far bollire l’acqua con lo zucchero. Quando lo zucchero si è sciolto, lascia raffreddare e poi unire all’alcol. Filtrare di nuovo il liquido e imbottigliarlo.
Lasciar riposare per 1-2 mesi prima di consumarlo.
Bevanda estiva fresca e molto dissetante.
Ingredienti (per ottenere circa 3 litri di succo)
Preparazione
Mettere acqua e bacche in una grossa pentola. Portare ad ebollizione e far bollire per 5 minuti. Spegnere la fiamma e lasciare per altri 10 minuti coperto con un coperchio. Filtrare e riempire i contenitori con il succo.
Consumare entro 2/3 giorni.
Portare ad ebollizione circa un litro di acqua, versarvi 100 gr di bacche di sambuco e spegnere il fuoco. Lasciar scaldare le bacche nell’acqua per altri 20 minuti, quindi filtrare il liquido.
A piacere, dolcificare con un po’ di miele. Il dosaggio consigliato è di 3 bicchieri al giorno.
In una pentola capiente versare 500 ml di acqua, 30 gr di bacche di sambuco, 5 gr di polvere di cannella e 10 gr di polvere di curcuma. Far cuocere per 15 minuti circa. Aspettare il completo raffreddamento del composto e filtrare il tè. A piacere, dolcificare con del miele o della stevia.
Sicuramente sono le più comode per preparare infusi, tè e tisane. Le possiamo raccogliere mature e far essiccare in maniera naturale. Altrimenti, si trovano con facilità da un bravo erborista e ovviamente on-line. Su Amazon, ad esempio, sono in vendita a 67,35 €/kg.
Si tratta di una preparazione che deriva da una antica tradizione di montagna. Le bacche di sambuco vengono raccolte quando ancora sono verdi e acerbe. Esattamente come si fa con i capperi, vengono messe sotto sale per 6 mesi circa. Trascorso tale periodo di tempo, si fanno dissalare per bene in acqua corrente e poi cotte direttamente nel vasetto in una bagna di zucchero e aceto.
Piccole e croccanti, sono perfette per preparare la salsa tartara e per condire carpacci o tartare. Ottime anche nelle insalate miste.
La tisana, una volta raffreddata, può essere utilizzata per fare gargarismi o impacchi per il corpo e per il viso.
Leggi anche:
Utilizziamo i cookie insieme ai nostri partner per personalizzare i contenuti e gli annunci pubblicitari, fornire le funzioni dei social media e analizzare il nostro traffico.