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Bandwagon, l’app per condividere le corse in taxi

La nostra epoca è ricca di contrasti e paradossi: viviamo nel pieno individualismo, chiusi nella ricerca sfrenata del soddisfacimento dei nostri bisogni personali, ma nello stesso tempo amiamo condividere sui social network qualsiasi cosa ci riguardi. I rapporti vis a vis stanno lentamente (ma neanche troppo) cedendo il posto alla comunicazione digitale il cui vantaggio è sicuramente quello di abbattere le distanze.

Bandwagon, l’app per condividere le corse in taxi

Ed è così che con il boom degli smartphone hanno trovato spazio le applicazioni più impensabili, dai personal-coach per il fitness agli indicatori dei prezzi di benzina nei dintorni e tante altre ancora.

E perchè allora non proporre un’app che ci consenta di condividere il taxi con qualcuno, di modo da dimezzare i costi di trasporto?
Bandwagon, creata dal programmatore David Mahfouda, nasce sull’onda del fenomeno del carpooling.

Come funziona quest’applicazione? Basta scaricarla sul proprio telefonino, registrarsi e prenotare un taxi!
Il costo della corsa è automaticamente ridotto nel momento in cui si dà piena disponibilità alla condivisione.

Le transazioni avvengono on line e non c’è neanche bisogno di perdere tempo nel cercare un compagno di viaggio, perchè si viene subito avvisati se c’è qualcuno nei paraggi che ha necessità di prendere lo stesso taxi o che si aggiungerà più tardi durante la corsa.

Attualmente l’applicazione funziona solo per i percorsi da e per gli aereoporti JFK e La Guardia di New York, ma si punta a sviluppare una rete capillare nel resto della città.

In ogni caso, non solo si possono arrivare a ridurre i costi anche di 1/3 del totale, ma si evitano sprechi inutili di carburante evitando di far circolare troppe auto.

Bandwagon
Bandwagon, l’app per condividere il taxi

Bandwagon non è il primo esperimento di carpooling, c’è anche un sito di messaggistica che copre le zone di Washington, DC, Houston, e la zona della baia, si chiama Slug-linee, ma non offre il servizio automatico di ricerca.

Magari con queste nuove forme di condivisione dovremo rinunciare un po’ alla nostra privacy, ma credo che questo sia uno dei pochi casi in cui ne vale davvero la pena!

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Alessia Fistola

Nata in Abruzzo nel 1982, si trasferisce a Roma per conseguire una laurea e un master in psicologia, ma dopo una decina d'anni rientra nel suo piccolo paese ai piedi della Majella, fuggendo dalla vita metropolitana. Attualmente coniuga l'attività di psicologa libero professionista con la passione per la scrittura, un hobby coltivato sin dalle scuole superiori. Collabora con la redazione di Tuttogreen dal 2011, cura un blog personale di taglio psicologico e scrive articoli per un mensile locale. Nel tempo libero ama passeggiare nei boschi e visitare i piccoli borghi, riscoprendo le antiche tradizioni d'un tempo.

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