Piante e fiori

Barba di Giove: tutti i consigli su come coltivarla

Clima, esposizione, annaffiatura, potatura e concimazione

La Barba di Giove è una delle piante grasse più belle. Durante la bella stagione produce infatti dei meravigliosi fiori rosa. Ideale per il giardino roccioso, si inserisce bene in un giardino di piante mediterranee e tropicali, ed è adatta anche per la coltivazione in vaso. Andiamo quindi a scoprire come coltivare una delle piante grasse fiorite più scenografiche e facili da coltivare.

Barba di Giove: tutti i consigli su come coltivarla

Caratteristiche della Barba di Giove

Originaria del Sud Africa, il Drosanthemum hispidum è una pianta succulenta appartenente alla famiglia delle Aizoaceae. Dal portamento strisciante o ricadente.

Presenta un apparato radicale molto robusto da cui si sviluppano steli carnosi e piuttosto coriacei, ricoperti da piccole foglie cilindriche, color grigio-verde e ricoperte da una leggera peluria. Non si tratta dunque di un cactus, bensì di una succulenta dal fusto.

Barba di Giove

Durante il periodo della fioritura, produce numerosissimi fiori molto simili alla margherita. La peculiarità sta nel fatto che i loro petali presentano due tonalità di colore: rosa o lilla sulla punta e bianchi al centro.

Fioritura della Barba di Giove

La fioritura è molto abbondante e va da maggio a settembre. Simile al Mesembriantemo per il portamento strisciante e ricadente, è però caratterizzata da fiori, simili alla Cosmea, che hanno petali di due tonalità.

La parte centrale è sempre bianca. Poi, sfumando verso l’esterno, diventa rosa, più chiaro o intenso.

Come si cura Barba di Giove

Trattandosi di piante tropicali, sono adatte ad essere coltivate un po’ ovunque, proprio grazie alla loro rusticità.

Ma non sopportano i lunghi e intensi freddi inverni tipici del nord Italia, ed in questo caso è meglio inserirle tra le piante da appartamento.

Nelle altre regioni, dove le temperature sono più miti anche in inverno, possono essere piantate anche in vaso, in terreni rocciosi e nei giardini. Essendo piante resistenti al sole, sono perfette anche nei giardini delle case al mare.

Vediamo ora nello specifico i fattori a cui prestare più attenzione.

  • Esposizione: amano i luoghi luminose e riparati dai venti. Temono il freddo e le temperature al di sotto dello zero
  • Terreno: prediligono i terreni sciolti, ricchi di sostanza organica e ben drenati
  • Concimazione: nel periodo che precede la fioritura (entro aprile), somministrare del fertilizzante liquido per piante da fiore diluito nell’acqua delle annaffiature ogni 20 giorni
  • Annaffiature. In realtà è poco esigente in fatto di acqua. In inverno non va irrigata perchè è in fase di quiescenza. Mentre in estate, quando è in fase vegetativa e fiorisce, va data acqua solamente quando il terreno è completamente secco e asciutto. Mai esagerare con le quantità, perché soffre i ristagni idrici.
  • Potatura. Non è necessaria una vera e propria potatura. Tuttavia, per favorire l’incespimento e la produzione di nuovi rametti floreali, 1 volta al mese o ogni 2 mesi va eseguita una leggera cimatura. Basta semplicemente accorciare i rami ed eliminare quelli meno fioriferi.

Barba di Giove in inverno

Questa una pianta grassa soffre molto il freddo. Nei mesi invernali va quindi messa al riparo anche dal vento.

Quando comincia la brutta stagione, è bene portarla in casa e posizionarla nuovamente in giardino o sul balcone con il ritorno della primavera e quando il rischio gelate è del tutto passato.

Barba di Giove

Come si riproduce la Barba di Giove

La propagazione avviene per seme, che va messo a germinare in un terriccio umido, sabbioso e ben drenato.

Una volta ricoperto con un po’ di terra, piantato ad una profondità di circa 1 cm, annaffiate con un po’ d’acqua. La temperatura del terreno deve essere di circa 21°.

Quando travasare Barba di Giove

Durante la piena fioritura, recidete un rametto e fatelo essiccare per un giorno. Quindi, rinvasatelo in acqua o terriccio misto a sabbia, e attendete l’attecchimento.

Per favorire la crescita, rinvasate quando si notano che le radici spuntano fuori dai buchi di drenaggio del vaso.

Durante l’operazione, fate attenzione a non rovinare né strappare le radici, in quanto ciò andrebbe a indebolire la pianta.

Parassiti e malattie della Barba di Giove

Resiste molto bene agli attacchi di malattie e parassiti. Teme il marciume radicale causato di ristagni idrici. Attenzione quindi alle annaffiature.

Barba di Giove: il significato

Nel linguaggio dei fiori è associata a concetti particolari come il trionfo e la vittoria sul nemico.

Etimologia: origine del nome Barba di Giove

Molto probabilmente, il nome ‘barba di Giove’ fa riferimento al portamento ricadente della pianta e alla caratteristica peluria che ricopre le foglie.

Entrambe queste caratteristiche richiamerebbero l’immagine della barba del re degli Dei greci.

La Barba di Giove è velenosa?

Non è una pianta tossica, né per l’uomo né per gli animali domestici come cani e gatti.

Quanto costa la Barba di Giove

È una pianta economica. Il costo di una piantina può variare dai 3 ai 7 euro circa.

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Federica Ermete

Nata a Busto Arsizio nel 1982, dopo il diploma si trasferisce a Cremona – dove vive tutt’ora – per conseguire la laurea in ambito umanistico. Sia per formazione professionale che per passione personale, i suoi ambiti di specializzazione sono l’alimentazione, la salute, il fitness di cui è appassionata anche nella vita quotidiana, ed il benessere naturale. Collabora con entusiasmo con la redazione di Tuttogreen dal giugno 2020.

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