Spesa biologica

Il beeswax wrap o beewrap è un tessuto di cerato utile per conservare gli avanzi al posto della plastica

Una delle migliori alternative ecologiche alla plastica in cucina

Il beeswax wrap, chiamato anche semplicemente beewrap, è un tessuto cerato o una pellicola imbevuta di cera d’api adatta a proteggere il cibo avanzato. È una delle risposte più efficaci alla lotta contro l’uso smodato della plastica monouso per conservare gli alimenti. Eliminare quanto più possibile la plastica dalle abitudini quotidiane è una sfida fondamentale per chi vuole ridurre il proprio impatto sull’ambiente. Allora, provate questo ‘telo magico’ che potete anche anche fare da soli grazie al nostro tutorial!

Il beeswax wrap o beewrap è un tessuto di cerato utile per conservare gli avanzi al posto della plastica

Beeswax wrap o beewrap: cos’è e a cosa serve

La pericolosità di alcune tipologie di plastiche spesso utilizzate dall’industria alimentare è già stata confermata da diversi studi e ricerche scientifiche.

Questo pezzo di tela cerata può rappresentare un’alternativa concreta e sicura alla plastica e quali sono i rischi potenziali legati all’uso di alcuni polimeri quando si parla di alimenti.

Beeswax wrap

Letteralmente, beeswax wrap (o beewrap) significa involucro in cera d’api. In tal senso sembra essere la risposta più green al duplice problema legato all’utilizzo della plastica (ambiente – sicurezza alimentare). Si tratta di un panno avvolgente che permette di conservare perfettamente i cibi senza alterarne sapore ed umidità. Inoltre, a differenza dei classici imballaggi di plastica usa e getta, è decisamente più durevole e sicuro.

In cucina, si rivela utilissimo per mantenere i cibi freschi, esattamente come le comuni pellicole per alimenti o la carta frigo. Ma, a differenza di questi ultimi, è impermeabile, riutilizzabile e facilmente lavabile senza utilizzare detergenti.

Beewrap fai da te

Acquistarlo è facile sia online che nei negozi specializzati. Tuttavia, questo speciale panno cerato può essere realizzato facilmente anche in casa. Vediamo insieme come e cosa serve per riuscirci in poche e semplici mosse.

Il consiglio è di confezionarne di diverse forme e misure in modo che ogni panno cerato si adatti perfettamente a tutte le esigenze quotidiane in cucina.

Ciò che occorre e che trovate facilmente online:

  • scampoli di tessuto di cotone biologico di varie dimensioni, rettangolari o quadrati
  • pastiglie di cera d’api (oppure cera grattugiata)
  • 2-3 gocce di olio di jojoba o altra resina naturale

Utensili per fare il beewrap:

  • ferro da stiro
  • pennello piatto
  • carta da forno

Preparazione. Tagliate la stoffa nella forma che preferite (quadrata, rettangolare, tonda,). Meglio usare una forbice ben affilata per evitare che il tessuto si sfilacci durante l’operazione e ancora meglio usare le forbici che seghettano il bordo.

Foderate una placca con carta da forno e cospargetela di pastiglie di cera. Poi disponetevi sopra la stoffa, avendo cura di avere un bordo di carta ben più ampio della stoffa. Cospargete uniformemente la stoffa con le pastiglie o la cera grattugiata e ricoprite con un altro foglio di carta forno. Potete seguire 2 procedimenti:

  • infornate per pochi minuti a 180° fino a che la cera sarà completamente liquida. Togliete dal forno e lavorate la cera sciolta con un pennello da cucina o un pennello in setole naturali in modo da distribuirla uniformemente e far sì che penetri bene nella stoffa.
  • posizionate la placca su un piano di legno meglio se coperto da stoffa (perchè la cera è difficile da pulire). Appoggiate un altro foglio di carta forno sulla stoffa e passate delicatamente il ferro da stiro per dare uniformità. Ripassate piano piano il ferro per incerare bene la stoffa.

Togliete la carta forno e prendete la stoffa dai due lembi opposti. Sventolatela delicatamente finché la cera non si sarà raffreddata e indurita adeguatamente.

Ripetete l’operazione se notate delle parti con poca cera. Beeswax wrap

Il trucco per mantenere i panni sempre perfetti è quello di ripetere il procedimento dopo qualche mese e di lavarli con acqua fredda e sapone delicato tra un utilizzo e l’altro.

E se non vi sentite in vena di fai da te, l’online ci fornisce diverse soluzioni:

Beeswax wrap per alimenti

Sebbene il panno di cera d’api sia adatto alla conservazione di quasi tutti gli alimenti, non è consigliabile utilizzarlo per avvolgere cibi gelatinosi o particolarmente grassi. In questi casi, infatti, il panno tenderà a sporcarsi e sarà più difficile pulirlo adeguatamente.

In generale, questa speciale pellicola consente di mantiene gli alimenti freschi più a lungo. Si rivela ideale per conservare sopratutto pane, frutta e verdura, poiché il tessuto trattato con la cera d’api protegge gli alimenti dagli sbalzi termici ma è comunque traspirante.

Inoltre, sono molto pratici e versatili per avvolgere i formaggi stagionati e altri alimenti da frigo, trasportare snack e sandwich in viaggio, coprire ciotole e piatti contenenti avanzi o alimenti liquidi.

Con il solo calore prodotto dalle mani durante la manipolazione, il panno diventerà duttile e malleabile, modellandosi perfettamente intorno ai cibi e senza lasciare residui appiccicosi sulle mani. Un’ottima alternativa ecologica e sicura alla pellicola trasparente e ai sacchetti di plastica.

Beeswax wrap

Beeswax wrap vs plastica

I polimeri contenuti nei film e nei materiali plastici da imballaggio che vengono a contatto con gli alimenti sono potenzialmente pericolosi non solo per l’ambiente, ma anche per la salute umana. Distinguere quelli sicuri, inoltre, non è sempre facile.Tra codici di dubbia interpretazione, sigle ed etichette alfanumeriche incomprensibili, orientarsi può diventare una vera sfida.

PET e il PVC sono ritenuti sicuri se non esposti a variazioni termiche. Il calore, infatti, determina il rilascio di sostanze nocive come antimonio e ftalati. Il PE e il PP (usati per la produzione di tappi, vasetti dello yogurt, contenitori per gelati o per detersivi), sono considerati più sicuri perchè sopportano meglio il calore, sono più resistenti e durevoli nel tempo.

In generale, le plastiche più pericolose sono catalogate con la lettera “O” o con il numero “7“. In questi due gruppi rientrano il policarbonato o la melammina, impiegate per la produzione di bicchieri, stoviglie usa e getta e recipienti vari. Consumare cibi e bevande attraverso questi prodotti è molto pericoloso perché il calore rilasciato dai cibi, a contatto con la plastica, può rilasciare bisfenolo e formaldeide.

Il modo migliore per preservare salute e ambiente è sostituire queste plastiche per alimenti con alternative ecologiche.

Si possono utilizzare contenitori in vetro, in alluminio, in legno di cocco, bambù ecc. Alternative naturali e durevoli che consentono di risparmiare, evitare sprechi e ridurre sensibilmente l’utilizzo di plastica a tutto vantaggio dell’ambiente.

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Erika Facciolla

Giornalista pubblicista e web editor free lance. Nata nel 1980, si trasferisce a Bologna dove si laurea in Scienze della Comunicazione. Dal 2005 è pubblicista e cura una serie di collaborazioni con redazioni locali, uffici stampa e agenzie editoriali. Nel 2011 approda alla redazione di tuttogreen.it per occuparsi di bellezza e cosmetica naturale, fonti rinnovabili e medicine dolci.

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