Il mercato delle e-bike è in costante crescita. Tra i modelli più richiesti, troviamo la bici elettrica pieghevole, un mezzo di trasporto sempre più usato soprattutto nelle grandi città.
Pratica e comoda, semplice da usare ed ovviamente, totalmente sostenibile, permette di spostarsi agilmente ovunque, evitando problemi di traffico e parcheggio. Inoltre, essendo pieghevole, la si può trasportare senza problemi anche sui mezzi pubblici perché occupa pochissimo spazio.
Questo veicolo total green, rappresenta la soluzione ideale per gli spostamenti in città, specie se prevedono l’integrazione con mezzi pubblici.
Andiamo a conoscere meglio questi mezzi, capire come funzionano e come scegliere il modello più adatto alle proprie esigenze personali.
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Nota anche come “eFolding”, la bici elettrica pieghevole è una ebike con telaio richiudibile.
Si tratta di una tipologia nata per soddisfare le esigenze delle numerose persone che vivono soprattutto nelle grandi città e utilizzano anche bus, treni e metropolitana per spostarsi. Il modello e il meccanismo di funzionamento sono molto simili a una classica city bike. La differenza sostanziale sta nel telaio pieghevole che dà la possibilità di chiuderla e portarla in giro occupando pochissimo spazio. Si può infatti parcheggiare ovunque: dentro casa, in ufficio e sui mezzi pubblici.
Potremmo dire che, per le sue caratteristiche e la sua funzionalità, la bici elettrica pieghevole è la perfetta via di mezzo tra un monopattino e una bicicletta elettrica.
Nata per poter essere trasportata con facilità ed occupando il minimo ingombro possibile, la bici elettrica pieghevole presenta caratteristiche bene specifiche.
Ogni modello ha un proprio sistema di chiusura e apertura della bici elettrica pieghevole che è dettagliatamente spiegato nel libretto di istruzioni del prodotto. In genere, comunque, il meccanismo è abbastanza semplice. Si tratta infatti di un’operazione che richiede pochi secondi (circa 20-30 secondi).
All’inizio si deve fare un po’ di pratica ma, poi, già solo dopo qualche volta, si raggiunge dimestichezza.
Vediamo qui di seguito i passaggi fondamentali:
Ovviamente, per aprire la e-bike pieghevole, basta eseguire il procedimento inverso.
Com’è facilmente intuibile, proprio per le sue intrinseche caratteristiche, i vantaggi di una bici elettrica pieghevole sono molteplici.
Dopo aver visto tanti vantaggi, passiamo ora a prendere in considerazione anche qualche svantaggio delle bici elettriche pieghevoli.
La legge che regola la mobilità elettrica prevede le medesime indicazioni per le bici elettriche classiche e quelle pieghevoli, sulla base della direttiva europea 2022/24/CE.
In Italia, le bici elettriche pieghevoli possono essere inquadrate come velocipedi, nel rispetto di quanto disposto dagli articoli 50 e 182 del Codice della Strada. Nello specifico, devono avere una potenza del motore non superiore a 250 watt, la pedalata assistita deve attivarsi dopo la spinta iniziale manuale e, quando viene raggiunta la velocità di 25 Km/h, il motore elettrico si deve disattivare.
In questi casi, le biciclette elettriche pieghevoli possono usufruire di alcune agevolazioni come l’utilizzo anche senza casco (sebbene fortemente consigliato), la guida senza patente anche per i minorenni, l’assenza di oneri come targa, bollo e assicurazione.
Di contro, se l’e-bike pieghevole supera i predetti parametri, il veicolo viene allora classificato come ciclomotore. In questo caso, la bici elettrica è legale ma, prima di circolare su strada, è necessario richiedere la targa, pagare il bollo e attivare una polizza assicurativa. Inoltre, è necessario indossare il casco, ottenere il rilascio della carta di circolazione e avere una patente di guida compatibile. Le e-bike elettriche equiparate ai ciclomotori si possono condurre con la normale patente B; in alternativa, a partire dai 14 anni, bisogna prendere la patente AM, quella con cui si possono condurre mezzi fino a 50 cm cubici di cilindrata o con potenza non superiore a 4 kW e velocità fino a 45 Km/h.
Prima di acquistare una bici elettrica pieghevole bisogna valutare vari parametri che sono del tutto simili a quelli da considerare per comprare una bicicletta elettrica classica.
Oltre ai dettagli tecnici che andremo ad analizzare a breve, bisogna anzitutto tenere conto delle proprie esigenze. Tra i principali fattori da considerare ci sono, ad esempio, i chilometri da percorrere abitualmente e le caratteristiche del tragitto.
Concentriamoci ora sulle caratteristiche tecniche del mezzo.
Il motore è la parte più importante per garantire la pedalata assistita. Secondo le normative, le e-bike non devono superare i 250W, altrimenti vengono considerate dei ciclomotori e quindi, per l’utilizzo, è necessario possedere la patente e dotarsi di bollo e assicurazione.
Il motore può essere posizionato in 3 posti diversi: anteriore, centrale o posteriore. La soluzione migliore è quella centrale. In posizione anteriore, può infatti costituire un problema nel caso di cambio ruota e, inoltre, la trazione potrebbe non essere ottimale in salite in forte pendenza. Altrettanto poco vantaggioso è il motore collocato in posizione posteriore perché rende difficoltoso lo smontaggio.
Di solito, il peso di un’e-bike pieghevole a pedalata assistita può andare dai 10 kg per i modelli più leggeri ad oltre 30 kg. La grande differenza è data dal materiale del telaio, dalle ruote, dal motore e dalla batteria.
Una bici elettrica deve avere una batteria potente per garantire una lunga autonomia prima di essere ricaricata. Le batterie possono essere agli ioni di litio, a Ni-MH o a piombo gel. Le prime, più leggere e durature, sono le migliori. In genere, sulle bici elettriche pieghevoli, la batteria è collocata sul telaio e quasi sempre è possibile estrarla per metterla in carica.
Si consiglia di preferire modelli dotati almeno di una batteria da 36 volt e 10 Ah, possibilmente rimovibile.
L’autonomia indica i km che si possono percorrere con una batteria a pieno carico. Bisogna fare attenzione al numero di km che viene dichiarato dalle aziende produttrici di e-bike perché è in quanto soggetto a diverse variabili: il tipo di strada che si percorre, il peso del guidatore, l’usura della batteria, il livello di assistenza impostato…
La pedalata assistita entra in funzione semplicemente pedalando. Alcune e-bike pieghevoli hanno il sensore di pedalata, che permette di pedalare senza fare fatica perché mantiene costante l’intensità; altre, invece, sono dotate di sensore di sforzo, che si regola in base alla pedalata stessa. Questa seconda versione è perfetta per chi vuole utilizzare la bici non solo come mezzo urbano per muoversi ma anche per fare sport.
La piegatura può essere centrale o laterale. La prima, che sfrutta il centro del telaio come perno, costituisce il sistema di chiusura più rapido e veloce, ma non riduce al massimo l’ingombro. Con il sistema di piegatura laterale, che consiste nello spostare la ruota posteriore sotto il telaio, una volta chiusa, la bici è molto compatta e può essere sistemata davvero ovunque. Questo secondo sistema, seppur leggermente meno pratico e veloce rispetto al primo, garantisce però ottimi risultati.
Oltre ai fattori tecnici appena analizzati, quando si prende in considerazione l’acquisto di una e-bike, vanno valutati anche i fattori relativi alla struttura e ai materiali con cui la bici è stata realizzata.
Componente portante della bici dai cui materiali dipendono il suo peso, la sua robustezza e la sua leggerezza. In genere è realizzato in alluminio. I modelli di alta gamma sono in fibra di carbonio, materiale molto più leggero.
La maggior parte delle bici elettriche pieghevoli ha ruote piccole e poco ingombranti. Le più diffuse sono le ruote da 20 pollici, ma si trovano anche ruote da 16 pollici o addirittura ancora più piccole. Ovviamente sono indicate per superfici piane e lisce; mentre non sono adatte per spostarsi su salite o strade sterrate.
Quasi tutte le e-bike pieghevoli a pedalata assistita sono modelli monomarcia, privi quindi di cambio. Esistono comunque anche mezzi con un cambio a diversi livelli di velocità.
Le bici elettriche possono avere il freno a disco, a tamburo o V-brake.
Oltre alle funzionalità base, la differenza fra i vari modelli di bici elettrica pieghevole la fanno gli accessori. Tra i vari, ricordiamo, ad esempio, il computer di bordo, la sacca per il trasporto della bici, il display LCD e le luci a LED utili per la guida notturna.
È importante controllare la garanzia. In genere si trova nella scheda tecnica ed è compito del rivenditore metterla in evidenza. La garanzia ottimale è quella di due anni, in modo tale da avere supporto e assistenza in caso di problemi, inclusa l’usura della batteria.
I prezzi di una bici elettrica pieghevole sono variabili e dipendono da diversi aspetti, come la qualità costruttiva, la potenza del motore, la capacità della batteria, la meccanica, il sistema di piegatura…
Sul mercato è possibile anche trovare modelli low cost, intorno ai 400 euro. Diciamo comunque che, per una e-bike pieghevole di buona qualità, il prezzo giusto da spendere è di almeno 700-800 euro. Per i prodotti top di gamma il prezzo poi aumenta fino a superare 1.000 euro.
Di seguito, vi presentiamo la nostra selezione di alcune biciclette pieghevoli che abbiamo scelto in uno dei più famosi negozi specializzati in sport e, ovviamente, on-line, dato che, oggigiorno, è il sistema di acquisto preferito da molti.
C’è un’ampia scelta di prodotti sul più famoso store online. Ecco qualche esempio.
Questi invece sono i modelli da tenere d’occhio sul sito Decathlon.
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