Bici, nuovo status symbol?
Una volta era il SUV a testimoniare, con la mole possente e il prestigioso marchio, lo status sociale di chi lo possedeva. Ora, sulla scia della nuova sensibilità green, il must have tra i mezzi di trasporto è diventato la bicicletta, e in Gran Bretagna è decisamente una cosa seria: con un’industria del ciclo che ha un valore stimato di 1,5 miliardi di sterline, non poteva essere altrimenti.

La bicicletta è il veicolo verde per eccellenza: non inquina, non disturba, non ingombra, non svuota regolarmente le tasche di chi la usa. Questi motivi la eleggono “amica dell’ambiente” e utilizzarla con costanza significa anche sposare una precisa filosofia di vita, che ha poco a che fare, però, con la moda e il prestigio sociale.
In particolare nella capitale britannica sta prendendo piede la bici come espressione del proprio benessere. Non è strano, quindi, trovare in vendita biciclette da 10.000 sterline (circa 12.000 euro), placcate in oro o tempestate di swaroski, con il sellino in pelle intarsiata o la bisaccia in pelliccia cucita a mano. Sono biciclette “haute couture”, firmate dai grandi della moda o premium bike, come quella realizzata in collaborazione con McLaren.
La classe benestante londinese può in questo modo sfoggiare una bicicletta all’ultimo grido, per gridare quanto siano ricchi e apparire, allo stesso tempo, come convinti ecologisti. Della serie: quando l’immagine è tutto.
Ci chiediamo cosa accadrà quando la moda si sposterà su altri “gingilli”. I ricchi saranno ancora disposti a spostarsi in bicicletta per amore dell’ambiente? Noi abbiamo i nostri dubbi…
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