A volte la creatività dell’uomo nasce dietro forti spinte umanitarie e non in virtù di guadagni e fama. E’ questo il caso di una giovane donna ingegnere di 22 anni, Rachel Field, a cui va il merito di aver inventato una bici con una funzione davvero speciale.
Dopo essere stata in visita ad una discarica vicino ad un mercato del Ghana a gennaio del 2012, Rachel rimase colpita dalla montagna di rifiuti ammucchiati uno sopra all’altro. Quello che era ancora più incredibile, oltre all’aria irrespirabile e all’inquinamento del fiume nelle vicinanze, erano le tante persone che brulicavano sulla discarica, alla ricerca disperata di rame e altri metalli da poter rivendere.
Questi ‘riciclatori’, se vogliamo chiamarli così, durante il processo di smantellamento di elettrodomestici, computer, telefoni e altri prodotti tecnologici, vengono quotidianamente a contatto con una serie di sostanze tossiche.
Rachel decide allora di sfruttare i suoi studi di ingegneria per sviluppare un mezzo che consentisse loro di lavorare in condizioni di maggiore sicurezza ed igiene.
ANCHE QUESTA E’ UNA BELLA IDEA: Imparare ad essere eco-sostenibili anche in carcere!
Nasce così Bicyclean, una bicicletta modificata, dove la ruota posteriore è sostituita da un sistema che macina i rifiuti elettronici e, grazie all’utilizzo di un magnete, separa i materiali ferrosi da quelli non ferrosi. Quest’ultimo avviene all’interno di una camera chiusa di modo che non vengano disperse nell’aria sostanze nocive.
Bicyclean è una bici a buon mercato, quindi potrà essere facilmente diffusa su larga scala, ed è costituita da materiali facilmente reperibili anche in Ghana.
Il prototipo è piaciuto così tanto che è in lista per il James Dyson Award, il concorso internazionale rivolto ai giovani designer. Anche a noi è piaciuto molto e ci auguriamo che possa anche vincerlo.
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