Biodiversità in Italia: lo stato dell’arte
Che cos’è la biodiversità di preciso, innanzitutto?
La biodiversità è la variabilità tra organismi viventi di qualsiasi tipo, compresi, tra gli altri, quelli terrestri, marini e di altri ecosistemi acquatici ed i complessi ecologici dei quali questi sono parte; questa include la diversità all’interno delle specie, tra le specie e quella degli ecosistemi.

La situazione in Italia
In Italia quello che si è appena concluso è stato un anno decisamente nero per quanto riguarda l’ambiente del nostro paese. Il 2010 era l’Anno Internazionale della Biodiversità, ma nonostante questo, nel nostro stato, il più ricco proprio dal punto di vista della biodiversità (con oltre 57 mila specie animali e 12 mila floristiche), questa risulta essere seriamente in pericolo. Oltre agli scarsi risultati per quanto riguarda lo scorso anno, preoccupa anche la mancanza di prospettive per il 2011: non solo non si intravede la possibilità di una politica ambientale di stampo europeo, ma addirittura si vede ogni azione di tutela e di conservazione sacrificata nel nome di determinati interessi.
Specialmente il WWF boccia la politica ambientale del Governo, in particolare per quanto riguarda i Parchi Nazionali e le Aree protette, cui vengono destinate risorse insufficienti a garantire la conservazione della natura: quello che manca è l’integrazione delle politiche ambientali e di una strategia sostenibile all’interno degli ambiti d’azione del Governo stesso. Accuse vengono rivolte anche al ritardo accumulato nel settore delle politiche energetiche e al consumo incontrollato del suolo, oltre alla grave mancanza di interventi urgenti e importanti a favore della prevenzione del rischio idrogeologico. In Italia infatti ogni anno sono dati al cemento più di 240 mila ettari di terreno, coste e spiagge incluse, in più avendo ormai definito la scelta per il nucleare, si disincentiva, ogni forma di crescita di energie alternative e di azioni tese al risparmio e all’efficienza energetica.
Per di più, secondo le analisi sono addirittura 266 le specie animali a rischio. La caccia è tra i fattori che maggiormente contribuiscono alla perdita di biodiversità; altri fattori negativi sono il consumo del suolo, l’inquinamento, i cambiamenti climatici, gli incendi boschivi.
L’unica nota positiva è l’approvazione, avvenuta lo scorso ottobre, di una Strategia nazionale per la biodiversità, anche se l’importante adesso è che vengano redatti dei piani di azione che riconoscano pienamente i servizi economici e sociali forniti dagli ecosistemi e dalla biodiversità.
E’ dunque importante ricordare che la diversità biologica ci consente di esplorare forme di vita dalle quali ricavare preziose informazioni in ambito medico, ci permette di individuare specie animali e vegetali che possano costituire risorse alimentari alternative di fronte agli sconvolgimenti climatici ed ecologici, in conclusione, la biodiversità è di fondamentale importanza, non solo per la sussistenza della Terra, ma per la sopravvivenza stessa della specie umana.
Soprattutto oggi, in un momento storico in cui l’uomo, con le sue attività, modifica drammaticamente le caratteristiche ambientali, è importante salvaguardare la biodiversità.