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Bioplastica: dagli States arriva un nuovo simbolo

Il 21 di aprile si è concluso il concorso “Make Your Mark“, indetto dal produttore californiano Cereplast, per l’ideazione del simbolo che andrà a rappresentare la bioplastica.

Bioplastica: dagli States arriva un nuovo simbolo

Il premio di 25.000 dollari è stato aggiudicato dalla giovane studentessa Laura Howard, il cui logo è stato selezionato fra 1.500 proposte. Tra i componenti della giuria spiccava il nome di Gary Anderson, il designer americano che negli anni ’70 ideò il logo per le attività di riciclo.

Cereplast è attualmente l’azienda leader nella produzione della bioplastica, la plastica ottenuta non dagli scarti del petrolio, ma dalle piante, quali mais, patate e barbabietola. I costi di produzione restano tuttora elevati, ma garantisce tempi di smaltimento notevolmente ridotti rispetto alla plastica tradizionale, da 4-5 giorni a pochi anni.

La bioplastica non rilascia sostanze inquinanti nell’ambiente, essendo composta prettamente da materiale organico, ed abbatte i costi legati al riciclaggio e al successivo reimpiego.
Tuttavia non mancano critiche al riguardo: si è obiettato che in tal modo si avrà una riduzione delle derrate alimentari (nel caso si utilizzi il mais come elemento base) o che siano necessari appositi siti di compostaggio a temperature elevate. Critiche che però sembrano di poco conto se ci soffermassimo a riflettere che una singola bottiglia di plastica lasciata nell’ambiente impiega ben 400 anni per essere degradata.

Insomma, la produzione di bioplastica sembra rappresentare un’interessante alternativa. Non resta che attendere i successivi sviluppi!
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Alessia

Nata in Abruzzo nel 1982, si trasferisce a Roma per conseguire una laurea e un master in psicologia, ma dopo una decina d'anni rientra nel suo piccolo paese ai piedi della Majella, fuggendo dalla vita metropolitana. Attualmente coniuga l'attività di psicologa libero professionista con la passione per la scrittura, un hobby coltivato sin dalle scuole superiori. Collabora con la redazione di Tuttogreen dal 2011, cura un blog personale di taglio psicologico e scrive articoli per un mensile locale. Nel tempo libero ama passeggiare nei boschi e visitare i piccoli borghi, riscoprendo le antiche tradizioni d'un tempo.

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2 Commenti

  1. dipende che inchiostri usano sulla bioplastica se non usano inchisotri naturali, ogni bottiglia si decompone e crea un danno elevato

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